L’intelligenza artificiale e l’analisi dei big data applicata alla finanza attira sempre più investitori. L’ultimo grande deal nel settore è di pochi giorni fa. La scaleup Usa Affirm, piattaforma Usa specializzata nell’erogazione di prestiti rateizzati nei punti vendita, in grado di stabilire in tempo reale l’affidabilità del cliente appunto grazie a intelligenza artificiale e machine learning, ha annunciato la chiusura di un round di Serie G da 500 milioni di dollari, guidato dal GIC, fondo sovrano di Singapore, e Durable Capital Partners (si veda qui il comunicato stampa). Al round hanno partecipato anche precedenti investitori come Lightspeed Venture Partners, Wellington Management Company, Baillie Gifford, Spark Capital, Founders Fund e Fidelity Management & Research Company. Con sede a San Francisco, la scaleup è stata fondata dal cofondatore di PayPal, Max Levchin, e a oggi ha raccolto quasi 1,5 miliardi di dollari dagli investitori.
Quello dell’analisi dei big data è un approccio che ormai da tempo gli asset manager hanno imparato ad adottare. Giusto tre anni fa, George Walker, presidente e chief executive officer di Neuberger Berman, aveva detto a BeBeez che NB aveva scelto di affidarsi al fintech (si veda altro articolo di BeBeez): “Crediamo molto nell’utilizzo dei big data, tanto che abbiamo assunto un chief data scientist. Si tratta di Michael Recce, che lavorava per il fondo sovrano di Singapore GIC (neanche a farlo apposta, visto che GIC ha guidato il round di cui sopra, ndr) come responsabile del progetto big data e che prima ancora era chief data scientist di Point72 Asset Management. Recce ha costruito sistemi di machine learning e intelligenza artificiale in grado di analizzare un numero enorme di dati raccolti anche attraverso il web per ottenere indicazioni sul reale stato di salute delle aziende nelle quali poi potremmo investire. È uno dei tanti modi per andare oltre l’analisi dei bilanci per valutarle”.
Un approccio che oggi è alla portata anche dei trader privati. FinScience, startup italiana controllata del gruppo Datrix, che si occupa di AI applicata al settore finanziario, ha infatti appena ampliato la sua offerta appunto anche alla clientela privata, dopo che già molti investitori istituzionali hanno scelto di allargare la loro base informativa puntando su intelligenza artificiale e dati alternativi (si veda qui il comunicato stampa).
Per esempio, Finscience nel dicembre 2019 ha stretto una partnership con Alternative Capital Partners sgr (Acp sgr), il primo gestore di investimenti alternativi illiquidi tematici che applica i criteri cosiddetti ESG (acronimo per environmental, social and governance) nel processo di costruzione del suo portafoglio di private asset (si veda altro articolo di BeBeez). Finscience supporta Acp sgr nel miglioramento del processo di screening e valutazione prospettica dei rischi degli investimenti in private asset tramite uno scoring sintetico basato su algoritmi di Machine Learning e Natural Language Processing applicati a un’ampia mole di dati alternativi digitali non convenzionali (siti web, forum, blog, social network, news on- line, mappe, piattaforme di e-commerce).
FinScience utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per raccogliere, interpretare e trasformare enormi volumi di dati alternativi in informazioni di investimento. Gli indicatori principali sono: la global digital popularity value, che misura la popolarità totale di un’azienda sul web, l’investor digital popularity value, che misura la popolarità dell’azienda solo in ambito finanziario, e il sentiment, che indica la percezione positiva o negativa del titolo nel mondo digitale. Grazie alla combinazione di queste tre variabili è possibile Individuare trend disruptive nel mercato, monitorare e intercettare potenziali rischi per gli investimenti e conoscere quali sono le società più interessanti connesse ad un tema o evento market-sensitive.
Il software di FinScience permette così di individuare titoli collegati positivamente e negativamente a settori ed eventi specifici ad alto impatto finanziario. L’intelligenza artificiale, per esempio, avrebbe previsto con largo anticipo l’impatto della crisi da coronavirus sulle principali large cap internazionali, prima ancora che esplodesse l’emergenza a livello mondiale. Emergeva da uno studio di FinScience, pubblicato a fine marzo, in pieno lockdown, e intitolato COVID-19: an investigation on safe and exposed assets leveraging big data (si veda altro articolo di BeBeez). Un altro banco di prova interessante saranno sicuramente le prossime elezioni americane. In quest’ultimo caso l’IA può indicare quali sono i settori industriali e i titoli percepiti come maggiormente impattati dalla vittoria di Trump o di Biden e dalle loro differenti posizioni sui temi al centro della campagna elettorale.
Datrix, la società che sviluppa soluzioni di augmented analytics per finalità di marketing, vendite, editoria e finanza, è nata a fine 2018 dall’integrazione tra Finscience e 3rd Place, e lo scorso maggio ha incassato un round da 2,3 milioni di euro per circa il 10% del capitale. Lo ha guidato United Ventures sgr e vi ha partecipato, tra gli altri investitori, anche la Wellness Holding di Nerio Alessandri, il fondatore di Technogym (si veda altro articolo di BeBeez). United Ventures era già azionista di Datrix dall’agosto del 2019 tramite il suo primo fondo UV1, a seguito dell’acquisizione da parte di Datrix di PaperLit, ex partecipata del fondo, specializzata nella distribuzione e la monetizzazione di contenuti sul mobile e sugli smart speaker per editori e brand, ma allora non era stato comunicato il reinvestimento del fondo nel capitale della controllante (si veda altro articolo di BeBeez).
Finscience è stata fondata nel 2017 da quattro manager, di cui tre provenienti da Google Italia: Fabrizio Milano D’Aragona, che ha lavorato per sette anni a Google Italia, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore retail, fashion e local; Mauro Arte, che nella sede italiana di Google si è occupato del settore media & entertainment, sino a diventare capo della divisione You Tube Italia; Claudio Zamboni, che in Google Italia è stato industry leader per i settori telco ed entertainment; Alessandro Arrigo, con esperienza decennale nel digital consulting. Gli stessi manager, con eccezione di Arrigo, nel 2010 avevano fondato 3rdPlace, pmi innovativa che offre soluzioni e servizi nell’ambito dell’intelligence applicata ai dati digitali.
L’integrazione tra FinScience e 3rdPlace, che aveva visto i fondatori e soci vendere le rispettive quote e reinvestire in Datrix, aveva seguito un secondo round seed di FinScience da 700 mila euro più un finanziamento da 300 mila euro erogato da Mcc (si veda altro articolo di BeBeez) sottoscritto dagli stessi investitori del primo round da un milione di euro del novembre 2017, al quale avevano partecipato investitori privati provenienti soprattutto dal settore finanziario.
A oggi il gruppo Datrix è formato da quattro tech company. Oltre a 3rdPlace, FinScience e Paperlit, c’è anche ByTek , la martech company che sviluppa piattaforme basate su Intelligenza Artificiale per Search Marketing, Online Advertising & Lead Generation, Content Marketing data-driven (si veda altro articolo di BeBeez).