
Alma, la scaleup francese dei pagamenti rateali, che sta crescendo veolcemente con lo slogan Buy Now Pay Later (BNPL), ha lanciato i suoi servizi anche in Italia con l’obiettivo di raggiungere 1.000 esercenti solo nel nostro Paese entro la fine di quest’anno (si veda qui il comunicato stampa).
A capo della divisione italiana, che dovrebbe raggiungere i 50 dipendenti entro la fine del 2023, è stato nominato Riccardo Schiavotto, ex CEO e co-founder di Lanieri (venduta al Gruppo Reda a fine 2020),
Un anno fa, lo stesso Schiavotto aveva partecipato a un round per WeRoad, scaleup italiana specializzata in viaggi avventura a lungo raggio focalizzata sulla fascia dei Millennial, da complessivi 13,5 milioni di euro suddivisi tra equity, debito e bond convertibili sulla base di una valutazione pre-money di 30 milioni di euro. Di quel round 4 milioni sono stati raccolti tramite una campagna di equity crowdfunding su BacktoWork (si veda altro articolo di BeBeez). A quell campagna avevano aderito 100 clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking riuniti nel veicolo Finroad coordinato dallo stesso Schiavotto.
Lo sbarco in Italia di Alma segue di pochi mesi la conclusione di un round di serie C che ha consentito alla scaleup tyransalpina di raccogliere 115 milioni di euro in equity irrobustiti da un finanziamento tramite debito per 95 milioni euro. Il round è stato guidato dalla holding cinese Tencent, GR Capital e Roosh Ventures. Al round hanno partecipato anche gli investitori già presenti nel capitale, cioè Cathay Innovation, Eurazeo, Bpifrance’s Large Venture fund, Seaya Ventures e Picus Capital. (si veda qui Techcrunch). Finora Alma ha raccolto 185 milioni di euro in equity in questo e in due precedenti round.
Con la mission di aiutare i commercianti a offrire ai propri clienti la possibilità di pagamento rateale presso il punto vendita, in soli tre anni Alma è già sbarcata in Spagna, Olanda, Inghilterra e Belgio, oltre alla Francia, Paese. Mettendo al centro del suo progetto una visione di finanza a supporto del commercio che, lontana dal classico credito al consumo, punta ad aiutare le persone a “consumare meglio”, Alma ha costruito il modello Buy Now Pay Later su due pilastri: la totale rimozione degli interessi di mora a carico del consumatore finale e il rispetto dei dati dell’utente. Il pagamento è garantito per il commerciante, ricevendo il prezzo intero al momento dell’acquisto, mentre il cliente paga nel tempo (in base appunto alle opzioni di pagamento rateale che ha scelto tra quelle offerte da Alma). Sinora ha raccolto adesioni da oltre 6.500 commercianti in tutta Europa, per un totale di transazioni che ha superato 1 miliardo di euro in tre anni di attività.
L’azienda si presenta in Italia con tutte le sue formule di finanziamento in 2, 3 e 4 rate e con i pagamenti differiti di 15 o 30 giorni, a cui presto si aggiungerà anche la possibilità, per l’acquirente, di pagare in 10 o 12 rate. In tutti i casi, il commerciante riceve immediatamente da Alma stessa l’intero ammontare dell’acquisto. L’approccio è omnichannel, con la soluzione disponibile tanto per gli e-commerce quanto per i retailer, grazie a un virtual POS che permette al cliente di pagare in cassa in meno di un minuto, con accettazione e pagamento immediati, e senza bisogno di scaricare alcuna app.
Ha dichiarato Schiavotto, Managing Director Italia di Alma: “Ciò che ci differenzia da tutte le piattaforme è una user experience semplice e fluida, resa possibile proprio dal fatto che non forziamo l’utente che acquista a creare un account o darci più dati di quelli che ci servono per completare l’acquisto. Inoltre, siamo gli unici player Buy Now Pay Later ad aver scelto di impostare il nostro modello sull’eliminazione degli interessi di mora a carico del consumatore finale: una decisione coerente con la nostra volontà di non incentivare il consumo non sostenibile e l’indebitamento, infatti grazie a un’attenta analisi del rischio basata sulla tecnologia sviluppata internamente, siamo certi di concedere il credito solo a consumatori “solventi”; in questo modo, il nostro pagamento a rate si configura esattamente come ciò che vogliamo che sia: uno strumento finanziario che migliora il rapporto tra consumatori e commercianti, aiutando i primi a consumare meglio, con più qualità e con una migliore gestione delle finanze personali, e i secondi a servire più clienti e aumentare il valore dell’ordine medio. In un modo, per entrambi, più sostenibile”.
Il mercato del BNPL sta vivendo una fase di forte espansione, anche in Italia. Lo scorso gennaio, infatti, Scalapay (altro protagonista europeo nel settore) ha annunciato un investimento di 27 milioni di dollari da parte di Poste Italiane (si veda qui altro articolo di BeBeez). L’investimento ha rappresentato un’estensione del mega-round di Serie B da 497 milioni di dollari annunciato dall’azienda nel febbraio 2021, che aveva portato la società a superare il miliardo di dollari di valutazione e quindi a entrare nell’elenco degli unicorni. Quel round era stato guidato, anche in qesto caso, da Tencent affiancata da Willoughby Capital, con la partecipazione di Tiger Global e Fasanara Capital (già investitori in round precedenti), Gangwal, Moore Capital e Deimos (si veda qui altro articolo di BeBeez). In precedenza, era stata la fintech italiana Soisy spa ad annunciare l’apertura di un round di raccolta di capitali da 5 milioni a inizio 2022 (si veda qui altro articolo di BeBeez), mentre la svedese Klarna Bank aveva rilevato la startup fintech italiana Moneymour dalla compagnia assicurativa italiana Reale Mutua Assicurazioni e dall’incubatore italiano di startup quotato all’Aim Italia Digital Magics (si veda qui altro articolo di BeBeez). Nel mondo business, invece, ricordiamo che soltanto pochi giorni fa la piattaforma italiana CashInvoice ha lanciato il servizio BNPL dedicato alle aziende in partnership con Allianz Trade, colosso dell’assicurazione del credito. Il servizio, battezzato PausePay, che è la prima soluzione di questo tipo in Italia dedicata al segmento business, mette a fattor comune le competenze di CashInvoice per il servizio di BPNPL e quelle di Allianz Trade, che gestirà l’intero processo di valutazione del merito di credito (si veda qui altro articolo di BeBeez).