Sarà delistata da Piazza Affari il prossimo 18 maggio Falck Renewables, a valle dell’opa obbligatoria lanciata da Green BidCo spa, veicolo indirettamente controllato dall’Infrastructure Investments Fund (IIF), gestito da JPMorgan Investment Management e partita lo scorso x aprile (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso 10 maggio si è infatti chiuso il periodo di adesione all’offerta con Green Bidco che è arrivata a detenere una partecipazione complessiva superiore al 95% del capitale sociale della società e ha di conseguenza comunicato che darà seguito alla procedura di squeeze out finalizzata all’acquisto delle rimanenti azioni della società, a seguito della quale Borsa disporrà appunto il delisting (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che a inizio marzo Green BidCo ha concluso l’acquisizione dell’intera partecipazione detenuta da Falck spa in Falck Renewables spa, pari al 60% del capitale sempre a 8,81 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, annunciata lo scorso ottobre (si veda altro articolo di BeBeez), ha fatto scattare l’obbligo di opa sul resto delle azioni in circolazione e su quelle che nel frattempo saranno eventualmente emesse a seguito dell’eventuale conversione del prestito obbligazionario convertibile equity linked green da 200 milioni di euro a scadenza settembre 2025.
A proposito di bond, il cambio di controllo della società ha fatto scattare la clausola “change of control” prevista dal Regolamento e quindi l’obbligo di riacquisto del bond alla pari da parte dell’emittente. L’offerta di riacquisto, che è stata quindi lanciata da Falck Renewables lo scorso 25 febbraio (si veda qui il comunicato stampa), è scaduta lo scorso 4 marzo con l’adesione di 165 milioni di euro nominali di bond (si veda qui il comunicato stampa). Nel frattempo Green BidCo ha poi comprato a più riprese titoli Falck Renewables sul mercato.
Falck Renewables sviluppa, progetta, costruisce e gestisce impianti di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili con una capacità installata a fine marzo 2022 di 1.385 MW nel Regno Unito, Italia, Stati Uniti, Spagna, Francia, Norvegia e Svezia, generati da fonti eoliche, solari, WtE e da biomasse. Inoltre, Falck Renewables fornisce servizi altamente specializzati di energy management e downstream sia a produttori di energia sia a consumatori. Il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2022 con 264,7 milioni di euro di ricavi rettificati (da 128,7 milioni nel primo trimestre 2021), un ebitda rettificato di 103 milioni (da 62,98 milioni) e un debito finanziario netto di 797,2 milioni (da 988,8 milioni). Il 2021, invece, si era chiuso con con 568,4 milioni di euro di ricavi rettificati, un ebitda rettificato di 207,6 milioni e un debito finanziario netto di 1,013 miliardi (si veda qui il comunicato stampa).