Di Alessandro Luongo
GreenIT ha acquisito dal Gruppo Fortore Energia spa l’intero suo portafoglio eolico composto da quattro campi onshore attivi in Italia della capacità globale di circa 110 MW. L’operazione comprende 55 aerogeneratori localizzati in Puglia, in un’area ad alta ventosità e con prospettiva di repowering fra le più interessanti del mercato nazionale (si veda qui il comunicato stampa).
GreenIT è la joint venture tra Cdp Equity ed Eni Gas e Luce, la società di Eni che integra generazione di energia da fonti rinnovabili, distribuzione retail e servizi di mobilità elettrica, ribattezzata Plenitude e destinata a sbarcare presto a Piazza Affari (si veda qui il comunicato stampa del novembre 2021), dopo che è stata definitivamente accantonata l’ipotesi di vendita a un fondo (si veda altro articolo di BeBeez).
GreenIT è nata nel marzo dello scorso anno ed è dedicata allo sviluppo, costruzione e gestione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Partecipata al 51% da Eni e al 49% da Cdp Equity, ha la finalità di produrre energia soprattutto da impianti fotovoltaici ed eolici con l’obiettivo di raggiungere una capacità installata al 2025 di circa 1.000 MW, con investimenti cumulati nel quinquennio per oltre 800 milioni di euro. La joint venture ha inoltre tra le sue finalità lo sviluppo e la costruzione di impianti greenfield, anche attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo CDP e della Pubblica amministrazione.
Rothschild è stato advisor di Eni gas e luce – Plenitude e Cdp Equity, mentre L&B Partners ha assistito Fortore Energia, in qualità di financial advisor, per gli aspetti m&a. Fortore Energia, con sede legale a Roma, ma quartier generale operativo a Lucera (Foggia), si occupa di progettazione, costruzione e gestione di impianti e servizi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, nei settori dell’eolico, fotovoltaico e delle bioenergie e dalla fondazione a oggi ha realizzato oltre 300 MW di impianti. Fortore Energia è controllata al 100% da Fortore 2020 srl, che a sua volta fa capo a Energia Futura srl, controllata da Antonio Salandra, presidente di Fortore Energia.
I campi eolici appena acquisiti da GreenIT in Puglia hanno un’operatività media di oltre 2.000 ore equivalenti, con una produzione di oltre 230 GWh/anno. Il che consentirà di evitare l’emissione di circa 100.000 tonnellate/anno di CO2. La vita residua incentivata degli impianti, entrati in esercizio fra il 2008 e il 2013, è ancora di cinque anni. In seguito, saranno avviate tutte le attività propedeutiche al repowering, con l’obiettivo di aumentarne la capacità installata e la produttività, cogliendo al contempo i miglioramenti tecnologici allo scopo di consentire un utilizzo più virtuoso del territorio. L’operazione rientra nella missione di GreenIT, creata per contribuire alla transizione energetica del Paese in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030.
Ricordiamo inoltre che Plenitude è salita lo scorso gennaio al 36% del rivenditore di gas ed energia elettrica Tate (si veda altro articolo di BeBeez), di cui aveva già acquisito il 20% nel giugno 2020. Eni Gas e Luce ha, infatti, esercitato l’opzione a incrementare la sua quota in Tate tramite Evolvere, società di cui detiene circa il 70%. Tate, fondata da Matteo Riffeser Monti (dell’omonima famiglia a capo del gruppo editoriale Monrif), Micael Saillin, Alexander Frizzi e Mattia Lobertini, è stata incubata da Nana Bianca e ha sviluppato un’app proprietaria che, in modo semplice e lineare, permette al cliente di sottoscrivere il proprio contratto di fornitura di energia elettrica e di gas in pochissimi minuti e gestirlo in completa autonomia.
Intanto poche settimane fa si è quotata alla borsa di Oslo Vår Energi as (si veda altro articolo di BeBeez), joint venture nata nel luglio 2018 tra la stessa Eni e il fondo norvegese HitecVision. Operazione che, al prezzo di 28 corone per azione (2,8 euro), ha fruttato all’Eni un incasso di 308 milioni di euro. La capitalizzazione è stata di circa 7 miliardi di euro. Sempre con il fondo Hitec Vision l’Eni nel novembre del 2020 Eni aveva creato un’altra joint venture, Vårgrønn, per sviluppare progetti nelle energie da fonti rinnovabili nel mercato nordico (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine ricordiamo che il gruppo italiano degli idrocarburi sta attualmente lavorando a una Spac da quotare al London Stock Exchange con la quale raccogliere 200 milioni di euro, e per questo ha dato mandato a a JP Morgan e Bofa Merrill Lynch (si veda altro articolo di BeBeez).