di Francesca Vercesi
Nel 2021 il Gruppo Banca Finint ha rafforzato la leadership nel mercato italiano delle cartolarizzazioni, come testimoniatodalle 64 operazioni nei 12 mesi relative a una vasta tipologia di asset, cui si affiancano oltre 10 LeaseCo e ReoCo, dalle operazioni su NPL con garanzia dello stato (GACS), delle quali 4 chiuse a fine 2021, e tra cui spicca quella da 3,1 miliardi di euro su Npl di Intesa Sanpaolo e BPER (si veda altro articolo di BeBeez). Lo ha comunicato la stessa banca ieri, in occasione della presentazione dei conti 2021 (si veda qui il comunicato stampa).
Ma altri importanti progetti innovativi sono stati realizzati nel corso dell’anno. Si va dalla prima cartolarizzazione in Italia relativa a un parco auto, ovvero l’operazione da 65 milioni di euro di brumbrum spa (si veda altro articolo di BeBeez), a quella rientrante nell’ambito di un modello innovativo di instant buying immobiliare. Banca Finint non lo dice esplicitamente ma si tratta della cartolarizzazione da 150 milioni di abs emesse dal veicolo Casavo Theta CR Spv, per acquistare i crediti vantati dai venditori di case verso l’omonima scaleup immobiliare, e sottoscritte da Goldman Sachs (si veda altro articolo di BeBeez). Ma non mancano operazioni relative a piattaforme fintech e quelle riferite a beni immobili e crediti sia in bonis che non performing, contratti e beni in leasing e in altre operazioni aventi come sottostante mutui commerciali, finanziamenti alle PMI e cessione del quinto dello stipendio. Le controparti sono state le principali banche e fondi a livello nazionale ed internazionale che operano nel settore.
Quanto alla strutturazione e collocamento di bond, dopo un primo trimestre poco dinamico, gli ultimi nove mesi hanno mostrato un notevole fermento, con la partecipazione diretta della Banca nella gestione di oltre 65 emissioni sia stand alone sia inserite nei diversi programmi di basket bond sviluppati negli anni. In questo settore la quota di mercato si attesta a circa il 25%, che tuttavia diventa il 96%, in termini di volumi, nei soli basket bond. di cui il principale, il Garanzia Campania Basket Bond da 144 milioni, ha appena esaurito la dotazione (si veda altro articolo di BeBeez). Dal 2013 a oggi (anno di lancio della prima operazione in Italia, targata Finint) sono 8 le operazioni effettuate dalla banca, superando 1,7 mld di volumi. La Banca è inoltre attiva nel direct lending con oltre 10 operazioni nel 2021.ƒ
Passando a Finint Investments sgr, le masse in gestione sono cresciute a circa 3,4 mld (+ 26% sul 2020), con oltre il 50% delle masse gestite in accordo con i principi Esg sanciti dagli UN PRI. A fine 2021 erano 34 ìi fondi mobiliari e immobiliari in capo al team di 50 gestori della sgr. Il business è cresciuto sia in ambito mobiliare, con il lancio, avvenuto lo scorso luglio con target a 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), del nuovo fondo alternativo Finint Equity for Growth che fa capo alla neo (ri)costituita divisione di private equity all’interno dell’area private capital, sia nel Real Estate, grazie in particolare al lancio dei fondi Canadian Solar Finint Solare in capo alla divisione energy dell’area infrastructure e Gran Torino, che si inserisce nell’area real estate – oltre al subentro, avvenuto lo scorso novembre, nella gestione dei fondi Aida, Nabucco e Norma per conto della SIAE., gestione sino ad allora affidata a Sorgente sgr, in amministrazione straordinaria da fine 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo bancario trevigiiano, in vista della quotazione in Borsa, ha quindi compiuto grandi sforzi, che i sono già riflessi nei numeri del 2021, già oltre gli obiettivi fissati dal Piano strategico triennale 2021-2023 (si veda qui il comunicato stampa). Si parla di un utile lordo consolidato di 20,8 milioni di euro (+11% sul 2020), un utile netto a 15,1 milioni, ricavi per commissioni a 54,7 milioni (+9% rispetto all’anno precedente) e pari all’86% del margine di intermediazione del gruppo, margine finanziario e da servizi a 61,5 milioni di euro (+8,9%), un incremento dell’organico di oltre il 10% (63 le assunzioni in corso d’anno). Infine risultano in crescita anche i risultati della partecipata Finint Investment sgr, che raggiunge un risultato netto di 3 milioni di euro (+22,5%). I progetti di crescita del piano triennale mostrano un aumento dei costi operativi di gruppo che si attestano a fine anno a 41,8 milioni (+14,2% sul 2020).
Ricordiamo che, quanto agli obiettivi del Piano strategico, la banca punta a generare, entro il 2023, un margine di intermediazione di 81,5 milioni di euro, commissioni nette per 69,7 milioni, un utile netto di 23,8 milioni, un cost/income ratio in calo al 60,4%; un Roe del 34%, un Cet1 Capital Ratio stabile al 13,5%-13,6%; un ebitda di 7,5 milioni e masse in gestione per 3,5 miliardi. Nell’ambito delle gestione, il gruppo intende entrare nel filone legato all’acquisto di crediti deteriorati, asset class attualmente già seguita a livello di servicing (si veda altro articolo di BeBeez).
Come ha spiegato Enrico Marchi, presidente dell’istituto di credito “nel 2021 Banca Finint ha confermato la propria capacità di crescere e guardare al futuro, pur in un contesto straordinario quale quello pandemico, dimostrando la validità del proprio modello di business. Vogliamo accompagnare la ripartenza anche con un’evoluzione del nostro modello di business nella direzione di una gamma sempre più completa, trasversale e innovativa di soluzioni a disposizione dell’imprenditore e della sua azienda, curandone inoltre, e in misura sempre maggiore, patrimonio e investimenti”.
Fabio Innocenzi, ad di Banca Finint, ha aggiunto che la banca “ha registrato risultati in significativo aumento sul 2020 e anche superiori agli obiettivi del piano strategico triennale presentato nel corso del 2021. Il contributo positivo deriva da tutte le aree di business e in particolare dalle aree della gestione delle cartolarizzazioni e dell’asset management”.
Alla crescita organica si associa quella per linee esterne: l’acquisizione di Banca Consulia sarà completata nel secondo trimestre ampliando il perimetro del gruppo al private banking (si veda altro articolo di BeBeez). La banca d’affari trevigiana ha deciso infatti di avere la sua private bank (si veda qui il comunicato stampa di allora), così come previsto dal piano strategico 2021-2023 presentato lo scorso luglio (si veda altro articolo di BeBeez).
Banca Consulia finora era controllata da Capital Shuttle spa, società veicolo partecipata da una cordata di manager della stescsa Consulia e dal private equity americano Magnetar Capital, che in Italia ha varie altre partecipazioni e solo due settimane fa ha rilevato insieme al Clessidra Restructuring Fund l’80% di Acque Minerali d’Italia per 50 milioni, ponendo fine a una procedura di concordato in continuità (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che l’interesse di Banca Finint per Banca Consulia era arrivato dopo il nulla di fatto dell’offerta vincolante prresentata nel febbraio 2021 dall’istituto presieduto da Marchi per il 62,4% di Banca Profilo, quotata a Piazza Affari e messa in vendita da Sator Private Equity Fund (si veda altro articolo di BeBeez). Offerta prontamente declinata dalla stessa Sator (si veda altro articolo di BeBeez).
A questo punto, l’operazione Consulia permetterà a Banca Finint di integrare nel gruppo le attività di private banking e di wealth management, complementari all’attuale core business dell’istituto veneto, che sul mercato è presente con posizioni di leadership nei settori del corporate & investment banking con la strutturazione e gestione di operazioni di cartolarizzazione, minibond e basket bond, dell’asset management con la controllata Finint sgr, e degli Npl.
Se da un lato i clienti di Banca Consulia potranno beneficiare di nuove opportunità di diversificazione dei loro investimenti attingendo ai servizi e ai prodotti di Banca Finint nell’asset management, nel corporate & investment banking, e di entrare nel mondo dei clienti Ultra High Net Worth, dall’altro la clientela di Banca Finint potrà beneficiare di nuovi servizi anche per le esigenze finanziarie di investimento e consulenza.