Intesa Sanpaolo ha lanciato S-Loan Climate Change, il primo finanziamento pensato per le pmi e mid-cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti per una trasformazione sostenibile. Il finanziamento prevede una garanzia SACE all’80% per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo di 15 milioni di euro e per una durata massima di 20 anni. La garanzia è destinata ad imprese con fatturato, a livello di singola azienda, fino a 500 milioni di euro. (si veda qui il comunicato stampa).
S-Loan Climate Change si aggiunge quindi agli altri prodotti lanciati da Intesa Sanpaolo S-Loan ESG e S-Loan Diversity, finalizzati rispettivamente a investimenti di sostenibilità su tutte le tematiche ambientali, sociali e di governance e a quelli per favorire la parità di genere. Il tutto ricordando che, oltre allo stanziamento di 6 miliardi di euro per finanziare progetti di circular economy, Intesa Sanpaolo ha stanziato 2 miliardi di euro per i vari tipi di S-Loan, di cui sono già stati erogati oltre 1,5 miliardi di euro per le pmi.
Le progettualità delle piccole e medie imprese italiane che potranno essere finanziate grazie all’S-Loan Climate Change sono legate alla sostenibilità ambientale e, nello specifico, mirano a conseguire alcuni importanti obiettivi, condivisi in anticipo con il gruppo bancario e con SACE: approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili o bioenergia; introduzione di una Green Procurement Policy su acquisti, trasporti ed energia; raggiungimento della Carbon Neutrality; adeguamento di una quota dei beni immobiliari aziendali agli standard di bioedilizia; introduzione di nuovi automezzi a impatto ambientale ridotto nella flotta aziendale; e introduzione di iniziative per la protezione e il ripristino degli ecosistemi.
Al raggiungimento di almeno due obiettivi prefissati si attiva il doppio meccanismo previsto dalla formula S-Loan, che include un premio per l’impresa in termini di costo del finanziamento e una donazione da parte della banca per sostenere progetti a scopo benefico, ai quali anche l’azienda finanziata può partecipare a sua volta in un circolo virtuoso di sostenibilità propria e di terzi.
Ad esempio, attraverso il meccanismo di donazione congiunta è stato individuato il progetto “A scuola di Inclusione: giocando si impara”, coordinato dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, per la costruzione e riqualificazione di 28 parchi gioco per bambini in tutta Italia. Le donazioni, che già ammontano a 60mila euro, sono raccolte sulla piattaforma di crowdfunding del Gruppo Intesa Sanpaolo
“Questo accordo con Intesa Sanpaolo rientra nell’ambito dell’impegno di SACE a supporto dell’attuazione del Green New Deal sul territorio italiano e testimonia il percorso di digitalizzazione e semplificazione della nostra offerta a beneficio dei partner finanziari e delle aziende”, ha dichiarato Pierfrancesco Latini, amministratore delegato di SACE, che ha aggiunto: “Come previsto dal Decreto Legge Semplificazioni dello scorso luglio, infatti, SACE può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Un mandato che portiamo avanti con impegno e responsabilità a sostegno del tessuto imprenditoriale italiano e al fianco di una finanza sostenibile”.
Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha aggiunto: “Grazie alla proficua relazione con SACE introduciamo oggi un nuovo strumento della nostra gamma S-Loan che sarà destinato a finanziare i nuovi progetti per lo sviluppo sostenibile delle imprese e, contemporaneamente, a migliorare l’impatto sull’ambiente delle imprese stesse, che traineranno la ripresa della nostra economia. Nell’ottica di contenimento dell’impatto che tutti abbiamo sul cambiamento climatico e grazie alla prospettiva congiunta di crescita responsabile che unisce un’azienda privata come Intesa Sanpaolo e un grande operatore pubblico come SACE, confidiamo di attivare nuovi ulteriori strumenti sempre più adatti al nuovo ciclo e al rispetto dell’ambiente e nella linea della transizione green indicata dal PNRR”.