Aleph srl, azienda del Comasco leader nella stampa digitale, controllata dal fondo Wisequity IV, ha incassato un prestito da 1 milione di euro da Unicredit (si veda qui il comunicato stampa). Il finanziamento, di durata quinquennale, è assistito dalla garanzia di Mediocredito Centrale, attraverso il Fondo di garanzia per le Pmi, gestito per conto del Ministero dello Sviluppo economico.
Il prestito a tasso agevolato è subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi in termini di sostenibilità ed efficienza energetica e sostiene la strategia di crescita sostenibile dell’azienda. Quest’ultima sarà attuata tramite iniziative tese alla riduzione o compensazione di emissioni dirette e indirette di anidride carbonica e gas serra nei processi produttivi e programmi di formazione sulla cultura della sostenibilità in azienda. Il prestito rientra nel programma Futuro Sostenibile, l’innovativa gamma di prodotti per le imprese che s’impegnano a ridurre il proprio impatto ambientale, lanciata da Unicredit lo scorso luglio.
Fondata a Como nel 1999, Aleph è un riferimento a livello internazionale nello sviluppo di soluzioni di stampa digitale per l’industria tessile e la visual communication. Specializzata nei macchinari per la stampa diretta e sublimatica su carta e tessuto, l’azienda propone al mercato soluzioni integrate di ultima generazione e altamente sostenibili. Il lancio della nuova serie di stampanti tessili industriali LAFORTE nel 2015 ha portato l’azienda a contribuire in modo consistente all’adozione della tecnologia digitale nel mondo della stampa tessile.
L’acquisto del controllo da parte di Wise Equity sgr, tramite il fondo Wisequity IV, risale poi al maggio 2017, con i fondatori di Aleph hanno continuato a gestire la società focalizzandosi sullo sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni e sul miglioramento della presenza internazionale. (si veda altro articolo di BeBeez). Aleph ha chiuso il 2020 con ricavi per 8,7 milioni di euro, un ebitda di 538 mila euro e una liquidità netta di 1,9 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Roberto Frigerio, general manager e cfo di Aleph, ha spiegato: “Il finanziamento futuro sostenibile di UniCredit è un traguardo importante per Aleph, perché conferma la validità della strategia adottata dall’azienda verso sostenibilità e responsabilità sociale. E rappresenta un nuovo, entusiasmante punto di partenza che ci vede affrontare il futuro all’insegna di un impegno sempre più centrato sull’abbattimento dell’impatto ambientale in ogni processo produttivo al fine di incrementare la sostenibilità ambientale e sociale dell’azienda. Con l’obiettivo di contribuire, attraverso tecnologie e soluzioni sempre più innovative e sostenibili, a migliorare la green reputation dei nostri clienti”.
UniCredit, in linea con il paradigma ESG, prevede tre categorie di obiettivi legati al finanziamento futuro sostenibile: tutela dell’ambiente, miglioramento degli aspetti sociali della collettività e conduzione etica dell’impresa. La banca si impegna a monitorare l’andamento dei risultati ottenuti dall’azienda e comunicati tramite autocertificazione o dichiarazione dedicata nella nota integrativa al bilancio della società̀ cliente. Unicredit inoltre riconosce direttamente al momento dell’erogazione una riduzione del tasso rispetto alle condizioni offerte previste per queste operazioni, con successiva verifica del raggiungimento di almeno due obiettivi di miglioramento in ambito ESG, prefissati alla stipula del finanziamento.
Prosegue dunque con grande intensità l’attività di Unicredit nella finanza green. Solo due giorni fa la banca di Piazza Gae Aulenti ha infatti erogato un green loan da 30 milioni di euro al gruppo Ghella, tra i leader nell’ingegneria civile e le infrastrutture (si veda altro articolo di BeBeez). E il giorno prima aveva sottoscritto un minibond sustainability-linked da 2,5 milioni all’azienda editoriale CEF Publishing spa (si veda altro articolo di BeBeez).