Il gruppo valdostano dell’energia CVA ha siglato un contratto preliminare per l’acquisizione, dai fondi Pioneer Point Partners e DavidsonKempner European Partners, del 100% di Sistemi Rinnovabili srl (ST), società che detiene 42 MW di impianti fotovoltaici operativi, 194 MW di progetti autorizzati e 846 MW di progetti in corso d’opera, cui si aggiunge una pipeline aggiuntiva in ulteriore sviluppo per ulteriori 1.200 MW (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione, costata 340 milioni di euro, era attesa dallo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez).
CVA è stata assistita nell’operazione dagli advisor PwC Italia, Greenhorse, Orrick ed Afri. Lazard e Gianni & Origoni hanno assistito Sistemi Rinnovabili.
Guidata da Antonio Urbano, SR ha via via costruito il suo portafoglio conducendo acquisizioni. L’ultima annunciata in ordine di tempo risale allo scorso gennaio e riguardava 10 impianti fotovoltaici in Puglia, per una capacità installata totale di circa 10 MW che sono stati venduti dalla statunitense Evergreenvest (si veda altro articolo di BeBeez). In Puglia nel settembre 2020 SR Investimenti aveva già acquisito un primo portafoglio di impianti fotovoltaici, sempre per 10 MW (si veda qui il comunicato stampa di allora), dal fondo gestito da InfraRed Capital Partners, assistito da L&B Partners. Contestualmente, SR Investimenti aveva raggiunto un accordo per il rifinanziamento del portafoglio con Banco Bpm e Mps Capital Services (si veda altro articolo di BeBeez). SR Investimenti nel novembre 2019 aveva acquisito da Building Energy un portafoglio di 9 impianti fotovoltaici costruiti su tetti di edifici, della potenza complessiva di 7,5 MW (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo infine che nel gennaio 2021 SR Investimenti ha rifinanziato un portafoglio fotovoltaico da 13,7 MW con una linea da 26 milioni di euro messa a disposizione da Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez).
L’acquisizione di SR permetterà quindi a CVA di consolidare ulteriormente la posizione di primario operatore 100% rinnovabile italiano raggiungendo, al 2024, 514 MW di capacità installata eolica e fotovoltaica, grazie ai 292 MW apportati da Sistemi Rinnovabili.
Il presidente di CVA, Marco Cantamessa, ha infatti spiegato: “L’acquisizione consentirà a CVA di giocare un ruolo da protagonista nella sfida della transizione energetica. La crescita nel fotovoltaico si affianca alla storica e radicata presenza del gruppo nell’idroelettrico e ne consolida ulteriormente il profilo di primario operatore rinnovabile italiano, in coerenza con la strategia di diversificazione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica”, ha affermato
L’operazione, che genererà un contributo all’ebitda stimato atteso incrementale cumulato per il quinquennio 2022-2026 pari a 492,3 milioni di euro, si inserisce nel percorso strategico delineato nel Piano Industriale 2026, che prevede circa 650 milioni di euro di investimenti, di cui oltre 410 milioni per nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui 383,6 milioni entro il 2024.
E l’amministratore delegato di CVA, Giuseppe Argirò, ha infatti aggiunto:“L’operazione riveste una particolare valenza industriale poiché consentirà a CVA di raggiungere in anticipo i target fissati dal piano strategico 2022-2026. Consentirà inoltre di valorizzare il proprio importante know-how tecnologico e la propria capacità di gestione degli impianti, consentendole di garantire un contributo rilevante alla costruzione di un mix energetico finalizzato al miglioramento dei prezzi per famiglie e imprese oltre che per una maggiore autonomia e sicurezza energetica. La società potrà altresì conseguire obiettivi di diversificazione e di espansione nella generazione di energia green, con la prospettiva di un ulteriore sviluppo con la messa a terra di progetti autorizzati e in pipeline e la conseguente rilevante ricaduta sul tessuto socio-economico Valdostano”,
Con l’ingresso della piattaforma Sistemi Rinnovabili, lo sviluppo industriale della società valdostana avrà un impulso rilevante, ci sarà un’accelerazione della guidance del Piano Strategico, consentendo l’implementazione di buona parte degli obiettivi di diversificazione della fonte di generazione previsti dal piano, oltre a consentire il consolidamento della struttura organizzativa grazie a nuovo know-how tecnologico e professionale.