di Veronica Soriano
Newcleo, startup con sedi in Gran Bretagna e Italia che punta a sviluppare reattori nucleari di quarta generazione, che contribuiscano a eliminare la dipendenza dai combustibili fossili riutilizzando le scorie inquinanti per produrre altra energia, ha deliberato un nuovo aumento di capitale da 300 milioni di euro, nominato cinque amministratori non esecutivi (si veda qui il comunicato stampa) e siglato un accordo con ENEA per creare fuori dall’Italia il primo prototipo di reattore di nuova generazione modulare raffreddato a piombo (si veda qui il comunicato stampa).
La delibera del nuovo round segue di pochi mesi la raccolta del precedente round chiusa lo scorso settembre 2021, quando la scaleup ha raccolto 118 milioni di dollari in un aumento di capitale, al quale hanno partecipato anche la rete italiana di business angel Club degli Investitori (con 2,3 milioni di euro), LIFTT (veicolo di investimento in startup nato dall’alleanza pubblico-privata tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, attraverso la Fondazione Links) ed Exor Seeds, il braccio di venture capital di Exor, holding quotata della famiglia Agnelli (si veda articolo di BeBeez). Contestualmente a quel round, era stata annunciata anche l’acquisizione della statunitese Hydromine Nuclear Energy sarl (HNE) da Hydromine Global Holdings sarl, società interamente controllata da Hydromine Inc, gruppo Usa specializzato nella produzione di energia in modo sostenibile.
I reattori veloci raffreddati al piombo (lead-cooled fast reactors, LFR) di newcleo consentono di trasformare completamente i materiali di scarto tossici prodotti dai comuni reattori nucleari in nuovo combustibile da bruciare per la produzione di energia. Il nuovo aumento di capitale sarà quindi finalizzato a costruire entro sette anni il primo prototipo di reattore raffreddato al piombo di quarta generazione al mondo in un paese in cui la produzione di energia nucleare è ammessa e successivamente a commercializzarlo poi a livello internazionale per sostituire gradualmente gli attuali reattori di seconda e terza generazione. Per questo motivo, newcleo ha appena aperto una filiale in Francia e ha intrapreso una campagna di assunzioni per il suo team con sede nel Regno Unito.
Per implementare il suo progetto, newcleo ha siglato come detto un accordo con ENEA che è stato annunciato nei giorni scorsi (si qui il comunicato stampa). Nel dettaglio ENEA metterà a disposizione del progetto, per attività di analisi, formazione e collaudo della sicurezza, le infrastrutture, le competenze e la professionalità del Centro di ricerche ENEA di Brasimone (Bologna), uno dei maggiori centri di ricerca a livello nazionale e internazionale dedicato allo studio e allo sviluppo delle tecnologie nei settori della fissione di quarta generazione e fusione nucleare a confinamento magnetico. Inoltre, nell’ambito dell’accordo, verranno implementate nuove infrastrutture di ricerca, favorendo ove possibile l’uso e il rinnovamento delle sale e dei laboratori sperimentali esistenti. Gli investimenti di newcleo nel progetto potrebbero superare i 50 milioni di euro in un periodo di 10 anni. L’azienda prevede di assumere un team da 25 a 30 ingegneri, che lavorerà stabilmente per circa 10 anni presso il Centro Brasimone.
Con sede a Londra, il team di newcleo include il ceo Stefano Buono, presidente di LIFTT e ex fondatore di Advanced Accelerator Applications, gruppo farmaceutico specializzato nel campo della medicina nucleare quotato al Nasdaq e venduto a Novartis nel 2018; il chief scientific officer Luciano Cinotti; Elisabeth Rizzotti in veste di coo e ceo delle attività di ricerca in Italia. Tra i sostenitori del progetto c’è anche Il premio Nobel Carlo Rubbia, che ha inventato gli ADS (Accelerator Driven Systems) quando era direttore generale del CERN (l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare), e che condivide la visione di energia nucleare pulita di newcleo.
Quanto ai cinque nuovi consiglieri entrati in società si tratta di Adrienne Kelbie, amministratore non esecutivo indipendente, Chair of Nuclear Waste Services della Nuclear Decommissioning Authority (NDA) NED; Julia Pyke, amministratore non esecutivo indipendente, attualmente direttore finanziario ed economico regolamento per Sizewell C nel Regno Unito; Kathryn Kerle, amministratore non esecutivo indipendente, dirigente finanziario con oltre 40 anni esperienza internazionale nel settore bancario e della gestione del rischio; Raffaele Petrone, amministratore non esecutivo, investitore, uomo d’affari e imprenditore; e Ruben Levi, amministratore non esecutivo investitore, e fisico nucleare.
Stefano Buono, founder e ceo di newcleo, ha commentato: “L’importanza di creare una fonte energetica economica, sostenibile e indipendente con questa tecnologia è sotto gli occhi di tutti. Utilizzando la nostra tecnologia, una flotta da 4 GW di dei nostri reattori potrebbe eliminare 15 tonnellate di plutonio ogni 10 anni, generando al contempo energia senza emissioni. Al di là delle considerazioni in tema di ambiente, comunità e costi, questo approccio fornisce una forte livello di indipendenza energetica, prezioso in qualsiasi momento, ma soprattutto nell’attuale situazione geopolitica”. E ha aggiunto: ” Questo significativo slancio e il forte interesse che stiamo ricevendo a livello internazionale ci ha portato ad accelerare i piani di investimento”.