La piattaforma aeroportuale italiana 2i Aeroporti, joint venture tra Ardian Infrastructure e F2i, ha partecipato alla prima tranche da 23 milioni di dollari del round di Serie B di Skyports, specializzato nello sviluppo di infrastrutture per il settore emergente della mobilità aerea avanzata (si veda qui il comunicato stampa). Al round della scaleup che progetta, costruisce e gestisce reti di vertiport che consentono operazioni sicure ed efficienti di decollo e atterraggio per aerotaxi e droni cargo nelle principali città del mondo, hanno partecipato investitori nuovi ed esistenti. In particolare, hanno partecipato tutti gli investitori isrtituzionali già presenti nel capitale, tra cui Deutsche Bahn Digital Ventures, Groupe ADP, Solar Ventus, Irelandia e Levitate Capital. A questi investitori si sono aggiunti, oltre appunto a 21 Aeroporti, anche il conglomerato giapponese Kanematsu Corporation, il gruppo immobiliare globale Goodman Group,e la società di venture capital Usa GreenPoint. Kanematsu Corporation prenderà un posto nel consiglio di Skyports e sarà affiancato da Ken Allen, ceo di DHL eCommerce, che entrerà a far parte del consiglio come amministratore non esecutivo indipendente. Il nuovo capitale e gli ingenti bilanci degli investitori consentono a Skyports di accelerare il suo lavoro con i principali produttori e operatori di taxi aerei elettrici del mondo, fornendo infrastrutture di decollo e atterraggio nei principali mercati di lancio. Skyports amplierà anche materialmente le sue operazioni di Drone Services in mercati nuovi ed esistenti, basandosi sulle operazioni attive nel Regno Unito, in Europa e in Asia. Ricordiamo che 2i Aeroporti, possiede l’80% di Geasar (Olbia), il 55% di Trieste Airport (Trieste), l’87% di Gesac (Napoli), il 90% di Sagat (Torino) il 71% di Sogeaai (Alghero), oltre al 45% di Sea (aeroporti di Linate e Malpensa). Quest’ultima a sua volta detiene il 31% Sacbo (Bergamo), oltre a una partecipazione del 10% nello scalo di Bologna.
La divisione infrastrutture del fondo Apollo ha acquistato il 49% della società di logistica spagnola Primafrio. (si veda qui iberian property). Questo investimento servirà ad “accelerare i piani di crescita strategica dell’azienda, compresi gli investimenti nella sua rete infrastrutturale e un’ulteriore espansione internazionale”, sottolineano dal fondo. Primafrio gestisce 45 centri logistici in più di 25 paesi europei. I fondatori della società, il presidente, Juan Conesa, e l’amministratore delegato, José Esteban Conesa, continueranno ad essere azionisti di maggioranza e continueranno a guidare il corso dell’azienda. La transazione è soggetta ad alcune approvazioni normative e dovrebbe concludersi a metà del 2022. Evercore e Linklaters sono stati advisor di Primafrio, mentre Ashurst e Paul, Weiss, Rifkind, Wharton e Garrison hanno agito come advisor di Apollo. Dylan Foo, Co-Head of Infrastructure di Apollo, ha spiegato che “nell’effettuare questo investimento, siamo stati attratti dalle dimensioni, dalla resilienza e dall’eccellenza operativa di Primafrio, nonché dal suo forte impegno per la sostenibilità e la transizione energetica nel settore energetico. trasporti e logistica, che sono priorità chiave per Apollo.
Katie Haun, ex collaboratrice del giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Anthony Kennedy nei primi anni 2000 ed ex procuratore federale, dopo essere poi entrata nel Board di Coinbase ed essere diventata partner della nota società di venture capital Andreessen Horowitz, ha lanciato la sua società di venture capital, battezzata Haun Ventures (si veda qui wired.com). Haun insieme al suo team otto professionisti ha già raccolto 1,5 miliardi di dollari per il suo primo fondo, che si concentrerà sulle società Web3 e quindi su metaverso e sul settore delle criptovalute. Un terzo dei capitali raccolti sarà investito insocietà in fase iniziale mentre il resto sarà investito per accelerare la crescita delle società target. Haun ha già investito in Autograph, OpenSea, Aptos e Moonwell. La passione per il mondo cypto viene da lontano per Haun. Sono state le indagini di Haun sui crimini dei colletti bianchi nel suo ruolo di procuratore federale a spingerla ad approfondire il mondo Bitcoin.
LFM Capital, una società di private equity fondata nel 2014 focalizzata sulle attività di produzione e servizi industriali del mercato medio-basso, ha annunciato la chiusura della raccolta del suo terzo fondo, LFM Capital Partners III con 307 milioni di dollari in impegni (si veda qui il comunicato stampa). LFM III ha ricevuto un forte interesse da parte di nuovi investitori sia da parte degli investitori dei due fondi precedenti che avevano raccolto, rispettivamente, 110 e 184 milioni di dollari. Steve Cook, amministratore delegato esecutivo di LFM, ha commentato: “Siamo entusiasti del continuo interesse e supporto degli investitori per LFM nel corso degli anni. Dopo aver chiuso il nostro secondo fondo nel 2018, alla fine abbiamo raccolto il Fondo III prima del previsto a causa del forte slancio nel 2021, comprese numerose uscite di successo dal Fondo I e nuove acquisizioni in tutto il portafoglio. Siamo onorati che tutti i soci a responsabilità limitata del Fondo II abbiano anche investito in LFM III e ci sentiamo fortunati ad essere partner di questo gruppo di rispettati investitori oltre ai nostri nuovi LP. Ci impegneremo a continuare il nostro track record di successi mentre continuiamo a crescere”.
Barton Creek Equity Partners e Varda Partners hanno fondato in joint venture la nuova società di private equity Usa Next Gear Growth Partners che investirà nel settore e-commerce B2C (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione nasce dalla messa a fattore comune delle due diverse esperienze deli fondatori delle due società. Barton Creek Equity Partners, fondata da Ron Dancan, è una società di private equity con sede ad Austin, in Texas, che investe in aziende a conduzione familiare con interessanti opportunità di crescita; mentre Varda Partners, fondata da Joe Peterson, è una società specializzata in marketing online con sede a Charlotte, North Carolina. Next Gear Growth Partners investirà in aziende di vari settori, dalla fase iniziale di vita sino a 10 milioni di dollari di ebitda.
Eight Roads, società di venture capital globale sostenuta da Fidelity, ha annunciato la chiusura della raccolta del suo ultimo fondo tecnologico dedicato alla Cina, Eight Roads China Technology Fund V, con 350 milioni di dollari di impegni (si veda qui il comunicato stampa). Eight Roads effettuerà principalmente investimenti di rischio e crescita iniziale in tecnologie innovative con una forte attenzione alla tecnologia aziendale, fintech e consumer tech. Dal suo primo investimento in Cina negli anni ’90, Eight Roads si è evoluta con lo sviluppo dell’industria tecnologica in Cina e rimane impegnata a supportare gli imprenditori cinesi nello sviluppo della prossima generazione di società tecnologiche globali con la sua profonda esperienza nel settore e una rete globale senza rivali.
Hunkemöller, il principale marchio europeo di lingerie, sarà acquisito da un gruppo di primari investitori olandesi con comprovata esperienza nello sviluppo di marchi di beni di consumo al dettaglio ed e-commerce, tra i quali Parcom e Opportunity Partners, la holding di investimento dell’imprenditore Robert van der Wallen (si veda qui il comunicato stampa). Carlyle, che aveva investito iin Hunkemöller nel 2016, acquisendola da PAI Partners per 440 milioni di euro, e ora reinvestirà per una quota di minoranza. Hunkemöller prevede di rafforzare ulteriormente la sua fedele base di membri investendo in tecnologia e introducendo il suo programma fedeltà in nuovi mercati, migliorando così l’esperienza del cliente online. L’impronta del negozio continuerà ad avere un ruolo essenziale nell’ispirazione e nell’esperienza del cliente e diventerà sempre più importante per la consegna dell’ultimo miglio degli ordini online. Inoltre, l’azienda prevede di espandere la propria offerta attraverso mercati di terze parti sia con nuovi partner di e-commerce che con i partner esistenti About You, Zalando e ASOS.
Skyline Robotics, sviluppatore di Ozmo, il primo robot lavavetri a molti piani al mondo, ha chiuso un round di finanziamento pre-Serie A da 6,5 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa). Il finanziamento arriva mentre Skyline Robotics si prepara per la prima distribuzione di Ozmo a New York City. Skyline Standard Holdings ha guidato il round, al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche Karcher New Venture GmbH, Gefen Capital. I nuovi capitali saranno utilizzati in una varietà di operazioni commerciali, inclusa l’espansione del team di New York City, nonché lo sviluppo continuo del prodotto e nuove capacità per possedere le operazioni di facciata del futuro. A oggi, Skyline Robotics ha raccolto 9 milioni di dollari dagli investitori. “Ozmo è arrivato per svolgere un ruolo fondamentale nel futuro della pulizia dei vetri”, ha affermato Michael Brown, ceo e presidente di Skyline Robotics, che ha aggiunto: “Questo round di finanziamento di successo e la prima implementazione di Ozmo dimostrano che la domanda per i nostri prodotti e servizi non è solo tangibile e sentita dagli investitori, ma che c’è una grande opportunità di business davanti a Skyline. La convinzione del nostro team è stata eguagliata dalla comunità degli investitori”. Ozmo combina intelligenza artificiale, apprendimento automatico e visione artificiale con robotica e sensori avanzati per offrire un’alternativa più intelligente, veloce, sicura ed economica ai lavavetri umani. Piuttosto che sostituire i lavavetri umani, Skyline mira a creare una partnership di lavoro tra umani e robot, poiché gli umani controllano Ozmo da una distanza di sicurezza, fuori pericolo.