Plenitude, il business retail e legato alle energie rinnovabili di Eni (precedentemente nota come Eni Gas e Luce), ha firmato un accordo per l’acquisizione del 100% della romagnola PLT (PLT Energia srl e SEF srl e rispettive controllate e partecipate), un gruppo italiano integrato nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (impianti eolici) e nella fornitura di energia a clienti retail. Non sono stati rivelati i dettagli finanziari dell’accordo (si veda qui il comunicato stampa di Eni).
Nell’operazione Rothschild & Co ha svolto il ruolo di advisor finanziario esclusivo di PLT e SEF. Gli studi BonelliErede e Orsingher Ortu – Avvocati Associati il ruolo di advisors legali, EY il ruolo di advisor contabile e fiscale e Fichtner il ruolo di advisor tecnico di PLT e SEF.
L’operazione era attesa, come anticipato in un altro articolo di BeBeez. Lo aveva riportato Il Sole 24 Ore, dove si leggeva che l’interesse di Plenitude per la società energetica green andava inquadrato principalmente nell’ottica di un investimento funzioale all’Ipo di Plenitude che la società del cane a sei zampe intende realizzare entro il 2023 su un perimetro rafforzato dalla strategia di acquisizioni.
PLT ha un portafoglio di 1,6 GW di capacità rinnovabile in Italia e in Spagna e di 90.000 clienti retail in Italia. In particolare, può contare su oltre 400 MW (>80% eolico) di asset in Italia, per l’80% già operativi e per il 20% in costruzione con avvio atteso entro il 2024; 1,2 GW di progetti in fase di sviluppo (>80% eolico), in Italia e Spagna, per il 60% ad un avanzato stadio di maturità, grazie ai quali viene rafforzata la pipeline di progetti rinnovabili di Plenitude che oggi raggiunge circa 13 GW (si veda qui il comunicato stampa di PLT). PLT e SEF rappresentano insieme uno tra i più grandi gruppi italiani attivi nel settore dell’energia, impegnati nello sviluppo, realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia da fonte eolica, fotovoltaica e biomasse, nonché nella vendita di energia elettrica e gas a clienti finali.
“Questo accordo segna un significativo passo in avanti nel raggiungimento dei nostri obiettivi”, ha commentato l’ad Stefano Goberti. “Acquisiamo una piattaforma di progetti e di competenze di grande valore che si integra perfettamente nel modello di business di Plenitude e ci consentirà di rafforzare il percorso di crescita della società, anche al di fuori dell’Italia”, ha aggiunto.
“Superiamo così i 2 GW di capacità netta installata e, in linea con gli obiettivi dichiarati al mercato, prevediamo di raggiungere più di 6 GW nel 2025 con una crescita supportata da 13 GW di pipeline di progetti solari ed eolici e da accordi strategici e sinergici come quello che annunciamo oggi”, ha concluso l’ad.
Pierluigi Tortora, presidente di PLT, ha dichiarato: “È per me motivo di soddisfazione aver sottoscritto l’operazione di vendita dei gruppi PLT e SEF con Eni/Plenitude, operatore industriale italiano, che si pone ai primi posti sullo scenario internazionale con un ambizioso piano di crescita nel settore delle energie rinnovabili. Sono stati apprezzati la validità degli asset, la pipeline, il modello organizzativo di PLT energia frutto di competenze e professionalità delle risorse umane, ed è proprio grazie a loro che abbiamo potuto raggiungere negli anni significativi traguardi nel panorama nazionale”.
Stefano Marulli, ad PLT e amministratore unico di SEF, ha dichiarato: “È doveroso ringraziare Pierluigi Tortora, fondatore del Gruppo PLT energia e SEF, unitamente agli altri soci di minoranza, per la lungimiranza delle scelte strategiche che negli anni hanno portato il gruppo a essere il primo operatore indipendente italiano, con respiro internazionale, integrato sia nella produzione sia nella vendita retail dell’energia elettrica e gas. L’integrazione perfetta con il modello di business di Plenitude permetterà al management e a tutti i collaboratori di valorizzare l’esperienza acquisita in questi anni e al contempo accrescere le nostre potenzialità per contribuire in modo significativo agli obiettivi dichiarati, in un settore sempre più competitivo e capital intensive”.
Con sede a Cesena, Plt Energia è controllata dalla famiglia Tortora (attraverso Plt Holding srl e la sub-holding Plt spa) e partecipata al 19,26% da Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (FIEE) sgr, che nel luglio 2019, attraverso il fondo FIEE I aveva investito in aumento di capitale 25 milioni di euro per il 15,82% e aveva sottoscritto un bond convertibile per altri 5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era avvenuta solo pochi mesi dopo il delisting dall’allora Aim Italia (oggi Euronext Growth Milan), avvenuto nell’aprile di quell’anno, a valle di un’opa lanciata dalla famiglia Tortora, che già controllava indirettamente la società, con tre diverse holding, con una quota di circa l’85%. L’opa era stata lanciata a 2,8 euro per azione ed era costata poco meno di 10 milioni di euro.
Plt Energia ha poi chiuso il 2020 con 51,5 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda negativo per 27,1 milioni e un debito finanziario netto di 154,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Non a caso nel novembre 2020 PLT Holding ha costituito PLT spa, a cui ha conferito l’intera partecipazione di PLT Energia, allora del 48,9%, per 87,8 milioni di euro e ha poi sottoscritto nel dicembre dello stesso anno un aumento di capitale della stessa PLT Energia per 46 milioni (si veda qui il bilancio 2021 di PLT spa, disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data), arrivando quindi alla quota attuale del 53,1% e a dotarsi della finanza necessaria per finanziare la costruzione di impianti per una capacità complessiva pari a 185,1 MW. Intanto, da parte sua, il FIEEI ha convertito in equity il bond convertibile sottoscritto nel 2019 e nel marzo 2021, attraverso il fondo FIEE II, FIEE sgr ha investito altri 15 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
In riferimento al debito, sempre nel bilancio 2020 si legge ancora che nel dicembre di quell’anno PLT spa ha anche emesso un bond da 55 milioni di euro, che è stato collocato in private placement a Schroder Securitization (France) e Schroder Securitization (Luxembourg).
FIEE, appunto azionista di minoranza di PLT energia, è il primo fondo di equity italiano (e tra i primi in Europa) dedicato esclusivamente al settore della transizione energetica, con circa 400 milioni di euro in gestione, per la gran parte già investiti in 9 società (oltre 1.100 persone impiegate, circa 200 milioni di ebitda sviluppato), tra cui il primo operatore indipendente italiano nella pubblica illuminazione, ed il leader italiano nel servizio energia nel settore residenziale. Il fondo è il secondo lanciato dall’omonima sgr che aveva annunciato il primo closing della raccolta a quota 125 milioni di euro nel settembre 2020 su un target complessivo di 175 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Raffaele Mellone, co-AD di FIEE, ha dichiarato: “Siamo estremamente soddisfatti del percorso di crescita di PLT, che nel corso degli anni abbiamo contribuito ad accelerare con capitale e competenze. Si tratta di un’operazione di cessione molto prestigiosa per FIEE, anche nella prospettiva di raccolta del nostro terzo fondo”.
Andrea Marano, co-AD di FIEE, ha aggiunto: “Lo straordinario risultato raggiunto è stato possibile anche grazie ad una solida intesa instaurata con la famiglia Tortora, che ha saputo guidare la società con professionalità e forte spirito imprenditoriale. A loro va la nostra stima e il nostro apprezzamento per il lavoro svolto”.
Quanto a Plenitude, è la Società Benefit di Eni che integra la produzione di energia 100% da fonti rinnovabili, la vendita di servizi energetici e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici. Ha circa 10 milioni di clienti e oggi può contare su un portafoglio di attività eoliche e fotovoltaiche con capacità installata complessiva pari a 1,4 gigawatt e una pipeline di progetti green di oltre 10 gigawatt. Insieme all’azionista Eni, Plenitude sta continuando a lavorare al progetto di quotazione in Borsa: processo che è stato momentaneamente congelato, in attesa di avere una finestra positiva sui mercati azionari. L’azienda ha l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 più di 11 milioni di clienti e di installare oltre 30.000 punti di ricarica per la mobilità elettrica. La società prevede inoltre di superare i 15 GW di capacità installata entro il 2030 e di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040.
Ricordiamo che a settembre Plenitude ha siglato una partnership per lo sviluppo di progetti eolici e fotovoltaici in Italia e Spagna per 1,5 GW insieme a Infrastrutture spa, società guidata dal ceo Pier Francesco Rimbotti e attiva da oltre 60 anni nella produzione di energia in qualità di sponsor, investitore e proprietario (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, ENI acquisirà da Infrastrutture il 65% di Hergo Renewables spa, società che detiene un portafoglio di progetti nei due Paesi con una capacità complessiva appunto di circa 1,5 GW, mentre Infrastrutturemanterrà il restante 35%. I lavori del primo progetto, l’impianto fotovoltaico di Montalto di Castro (Viterbo) con una capacità di 37 MW, inizieranno già nelle prossime settimane e l’entrata in esercizio è prevista per la seconda metà del 2023.