di Francesca Vercesi
UBS Asset Management ha completato il rifinanziamento di un portafoglio di impianti italiani per la generazione di energia pulita. L’asset manager ha infatti ottenuto un prestito da 46 milioni di euro da un pool di finanziatori tra cui Intesa Sanpaolo e Unicredit. Il portafoglio rientra nel comparto Infrastructure Equity Strategy di UBS AM. (si veda qui il comunicato stampa).
I due istituti di credito italiani hanno ricoperto anche il ruolo di bookrunner e MLA (Mandated Lead Arrangers) e Intesa Sanpaolo avrà anche la funzione di agent e account bank dell’operazione.
Il rifinanziamento ha inoltre consentito di ottenere fondi per rifinanziare un portafoglio misto composto da 13 impianti fotovoltaici, per un totale di 14MW, e 4 impianti di biogas da 4MW.
Ricordiamo che a luglio 2020 UBS Asset Management Real Estate & Private Markets (REPM) infrastructure aveva comprato un portafoglio di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia (si veda qui il comunicato stampa) dal fondo di investimento FPCI Infragreen III e da Econergy Systems Ltd. UBS AM aveva anche acquistato una partecipazione nella futura realizzazione in Italia, da parte di Econergy, di impianti fotovoltaici ed eolici onshore per una capacità complessiva di 1.1GW (si veda qui il comunicato stampa di allora e altro articolo di BeBeez).
L’Italia si è posta degli obiettivi ambiziosi per quanto riguarda la transazione energetica, con la capacità del solare e dell’eolico destinata ad aumentare esponenzialmente nei prossimi dieci anni, spinta da azioni politiche, potenziamenti della rete e prezzi competitivi rispetto ai combustibili fossili. Fanno sapere da UBS AM che “la recente crisi che ha coinvolto il settore energetico ha messo in evidenza l’importanza di investire nella decarbonizzazione e nell’indipendenza energetica, a seguito dell’insorgenza dei rischi correlati alla dipendenza da gas importato”.
“Questa operazione è di grande valore aggiunto per il portafoglio e consentirà un ulteriore sviluppo delle energie rinnovabili nel mercato italiano. Inoltre la nostra collaborazione con Econergy ci consente di accedere a una più ampia pipeline di progetti sulle energie rinnovabili, che permetterà di ottenere ricavi sostenibili nel lungo periodo”, assicura Tommaso Albanese, global head of infrastructure di UBS AM.
UBS AM è stata assistita da ValeCap per gli aspetti finanziari e dagli studi Agnoli & Giuggoli e GOP per quelli legali. Ashurst ha svolto il ruolo di legal advisor per Intesa Sanpaolo e Unicredit. Kiwa/Moroni ha agito in qualità di technical advisor per l’operazione.
Ricordiamo che Unicredit a fine gennaio insieme a ING ha erogato un prestito da 55 milioni di euro alle società di investimento britanniche EOS e Capital Dynamics per la costruzione di una serie di impianti di produzione di energia green senza sussidi statali (cosiddetta grid parity), operazione che ha rappresentato il primo project finance in Italia in campo grid parity (si veda altro articolo di BeBeez).
Dal canto suo Intesa Sanpaolo lo scorso novembre aveva erogato in project finance 31 milioni di euro a Green Arrow Energy Fund, fondo gestito da Green Arrow Capital sgr, (si veda altro articolo di BeBeez) per rifinanziare l’impianto Bio Verola, operativo dal 2020 e acquisito dal fondo nel giugno 2020 dalla Lazzari&Lucchini di Brescia (si veda altro articolo di BeBeez).