di Alessandro PIetranera
La società di gestione britannica abrdn, la ex Aberdeen Standard Investments,(gruppo Standard Life Aberdeen) per conto del partner strategico in campo assicurativo Phoenix Group (al quale aveva ceduto il business assicurativo nel 2018, si veda qui il comunicato stampa di allora) ha erogato un prestito da 60 milioni di euro in Società Gasdotti Italia (SGI), il secondo operatore italiano per dimensioni nel trasporto del gas naturale, che gestisce una rete di 1.700 km di gasdotti ad alta pressione, controllata da Ontario Teachers’ Pension Plan e Swiss Life (si veda qui il comunicato stampa). EY ha assistito Macquarie Infrastructure and Real Assets per i servizi di due diligence finanziaria e fiscale.
Il prestito sarà utilizzato per rifinanziare il debito esistente, estendere la scadenza del debito e sostenere nuovi investimenti, tra cui quelli per la sostituzione dell’infrastruttura esistente, l’estensione del gasdotto e la costruzione di una nuova stazione di compressione.
Ricordiamo che Ontario Teachers’ Pension Plan aveva acquisito il 69,14% di SGI nel gennaio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) da Macquarie Infrastructure and Real Assets (MIRA), che nel 2016 aveva comprato la stessa quota attraverso il fondo Macquarie European Infrastructure Fund 4. A vendere allora era stata Macquarie Infrastructure and Real Assets (MIRA), che aveva comprato quella quota nel 2016 con Swiss Life che aveva rilevato il resto del capitale e che era rimasto poi azionista accanto ad Ontario Teachers’ (si veda altro articolo di BeBeez).
Il valore dell’operazione del 2021 non era stato reso noto, ma è stato ipotizzato un EV di 750 milioni di euro, applicando lo stesso premio del 30% sulla RAB (Regulated Asset Base), cioé al valore del capitale investito netto come riconosciuto dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, così come era stato fatto nell’operazione del 2016.
MIRA e Swiss Life avevano a loro volta rilevato SGI da Eiser Infrastructure Partners che nel 2007, ancora con il nome di Abn Amro Global Infrastructure Fund, aveva acquistato SGI da Clessidra sgr per un enterprise value di 300 milioni. A sua volta il fondo italiano aveva rilevato la società da Edison nell’estate 2004 e l’aveva poi ribattezzata SGI (si veda qui il comunicato stampa di allora).
SGI è il più grande operatore indipendente attivo in Italia nel settore della trasmissione del gas naturale. Dall’ingresso di MIRA e Swiss Life nel capitale, SGI ha sviluppato i gasdotti San Marco-Recanati e Larino-Chieti e la rete di trasmissione di gas naturale in Sardegna insieme a Snam. SGI ha chiuso il bilancio 2021 con 84,8 milioni di euro di ricavi netti (da 80,3 milioni nel 2020), un ebitda di 54,6 milioni (da 33,3 milioni) e un debito netto di 554,4 milioni (da 514,1 milioni) (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Tornando al finanziamento da 60 milioni di euro, Manuel Dusina, responsabile Infrastructure di Phoenix ha dichiarato: “Gli asset core regolamentati e difensivi come questo, in giurisdizioni diverse dal Regno Unito, sono fondamentali per il nostro approccio alla diversificazione nella costruzione del portafoglio. Anche le scelte in linea con la nostra agenda di sostenibilità sono importanti e questo investimento migliora l’efficienza energetica e gli aggiornamenti della rete di SGI, oltre a giocare un ruolo fondamentale nella transizione energetica in Italia e in Europa.”
Albane Poulin, responsabile Europa dei private placement presso abrdn, ha aggiunto: “Questa operazione ci permette di sostenere le spese in conto capitale di SGI necessarie ad aggiornare le reti esistenti al fine di migliorare l’efficienza energetica, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento in Italia e prepararsi alla transizione energetica. SGI beneficia in Italia di un quadro normativo consolidato e favorevole con un rischio connesso ai volumi limitato, qualificandosi a garantire flussi di cassa sostenibili per i nostri clienti. SGI svolgerà un ruolo chiave nella decarbonizzazione del gas mediante il trasporto di idrogeno e biometano nei relativi metanodotti. Siamo contenti di realizzare la nostra prima operazione di credito privato in Italia, a sostegno di una priorità strategica fondamentale per abrdn, ovvero la crescita delle nostre capacità nel segmento degli asset reali”.
Ma se è vero che si tratta della prima operazione in Italia, per abrdn non si tratta della prima operazione con un operatore italiano. Ricordiamo infatti che lo scorso ottobre abrdn ha lanciato assieme a DeA Capital Real Estate Iberia il progetto di una struttura logistica a Madrid (si veda altro articolo di BeBeez).