Dopo poco più di due anni dal debutto a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez), Civitanavi Systems si avvia a dire addio all’Euronext Milan Exchange. Il colosso statunitense della difesa Honeywell ha infatti dichiarato di voler acquisire l’intero capitale sociale del gruppo italiano attivo nei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali (si vedano qui il comunicato stampa di Civitanavi System e qui quello di Honeywell). A tal fine, dopo il via libera della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo, la conglomerata quotata sul Nasdaq lancerà un’offerta pubblica d’acquisto volontaria a 6,3 euro per azione in contanti, per un controvalore complessivo pari a 200 milioni, che dovrebbe concludersi nel terzo trimestre. Il prezzo rappresenta un premio di circa il 27,1% rispetto al prezzo medio di negoziazione ponderato per gli scambi delle azioni di Civitanavi Systems avvenuti nei trenta giorni precedenti il comunicato. Ieri in Borsa il prezzo si è allineato a quello d’opa, chiudendo a 6,14 euro con un balzo del 13,28%.
Bird & Bird ha assistito Honeywell in veste di consulente legale dell’operazione di acquisizione, mentre UniCredit ha ricoperto il ruolo di advisor finanziario. Rothschild & Co ha invece supportato Civitanavi Systems in qualità di consulente finanziario.
L’obiettivo di Honeywell, che con l’opa intende raggiungere il 95% del capitale, è quello di rafforzare ulteriormente le sue capacità di aiutare i suoi clienti a creare dispositivi di applicazioni di volo autonomo negli aerei e in altri veicoli. L’operazione consentirà all’azienda statunitense di allineare il proprio portafoglio inotorno a tre megatrend: l’automazione, il futuro dell’aviazione e la transizione energetica. “Assieme a Civitanavi, Honeywell sarà in grado di offrire un insieme più ampio di tecnologie ai suoi clienti in tutto il mondo, siano essi operatori tradizionali che cercano di aumentare la capacità autonoma delle loro flotte esistenti o nuovi entranti nello spazio della mobilità aerea avanzata”, si legge nella nota.
Il gruppo americano, che opera nel controllo e nell’automazione industriale e lavora per l’aeronautica militare Usa, si è già assicurato il 66,2% della società marchigiana in mano alla holding Civitanavi Systems Ltd (ex Civitanavi UK), che raggruppa direttamente e indirettamente un pool di investitori strategici riuniti intorno al co-fondatore, presidente e amministratore delegato Andrea Pizzarulli e agli amministratori Thomas Werner Jung (che possiede il 12,67% tramite Jung Technologies Holding ag, società che presiede) e Micheal Perlmutter, che è anche co-fondatore di Civitanavi Systems (si vedano le notifiche sul Registro delle imprese britannico di Pizzarulli, Jung e Perlmutter). Civitanavi Systems Ltd si è infatti impegnata a portare le proprie azioni in adesione all’opa, spiega la nota. Il resto del capitale, pari al 33,8%, è flottante, di cui il 5,09% posseduto da Athena spa (si veda qui l’azionariato).
Il perno dell’operazione è comunque Perlmutter, non solo perché statunitense di nascita, ma perché vanta esperienze in altri due colossi della difesa a stelle e strisce, quali Raytheon e Northrop Grumman, e sa pertanto bene come muoversi nel comparto militare americano. Tra l’altro, come ricorda MF-Milano Finanza, “Honeywell fa parte del consorzio Pantex Plant, che assembla bombe nucleari per l’arsenale Usa. Durante la seconda Guerra mondiale, il gruppo sviluppò l’autopilota C-1 usato sul Boeing B-29 Superfortress che sganciò le due testate atomiche sul Giappone nel 1945”.
L’acquisizione di Civitanavi Systems, si legge ancora nel testo, “non è soggetta ad alcuna condizione di finanziamento”, ma al via libera dell’Antitrust e, soprattutto, al ricevimento delle necessarie autorizzazioni ai sensi delle normative sugli investimenti diretti esteri in Italia, Regno Unito e Canada, che nel Belpaese si traduce nel rilascio del cosiddetto golden power da parte del Governo.
“Integrando le tecnologie e i sensori inerziali di Civitanavi nelle piattaforme commerciali, militari, spaziali e industriali di Honeywell, i nostri clienti in tutto il mondo avranno ora accesso a un portafoglio più robusto di soluzioni di navigazione aerospaziale a sostegno del loro percorso verso applicazioni di volo autonomo. Con questa acquisizione, saremo in grado di espandere immediatamente la nostra offerta ai clienti dell’Unione europea grazie alle soluzioni di navigazione Civitanavi, una capacità che intendiamo sviluppare ulteriormente nel breve termine. Non vediamo l’ora di aggiungere questa tecnologia fondamentale al nostro portafoglio per contribuire ad accelerare la crescita della nostra attività nel settore aerospaziale. Siamo entusiasti di dare il benvenuto al talentuoso team di Civitanavi come nostri nuovi Honeywell futureshapers”, ha commentato Jim Currier, numero uno di Honeywell Aerospace Technologies.
Civitanavi Systems, nata come startup nel 2012, “è leader nella tecnologia di navigazione e nei riferimenti di tempo assoluto per i settori aerospaziale, della difesa e industriale. Sia Civitanavi che Honeywell hanno una storia di successo nello sviluppo di soluzioni innovative di navigazione inerziale, in grado di tracciare la posizione e l’orientamento di un veicolo utilizzando accelerometri, sensori e giroscopi. L’offerta della società sotto opra di sistemi di navigazione inerziale, geo-riferimento e stabilizzazione, completerà le tecnologie dell’attuale business di navigazione e sensori di Honeywell. L’azienda italiana è specializzata nella tecnologia dei giroscopi a fibre ottiche ad alte prestazioni che Honeywell non offriva in precedenza nel suo portafoglio di soluzioni di navigazione”, si legge ancora nella nota.
Ricordiamo che a settembre Civitanavi Systems ha siglato prima una collaborazione con la società coreana Hanwha Systems Co. per sviluppare sistemi di navigazione inerziale all’avanguardia (si veda qui il comunicato stampa di allora) e poi un patto proprio con Honeywell per il lancio di un nuovo sistema di misurazione inerziale per il mercato internazionale nei settori industriali e della difesa (si veda qui il comunicato stampa dell’epoca).
La società ha la sede a Pedaso (Fermo) e stabilimenti ad Ardea (Roma), Casoria (Napoli), Torino e Filton (Bristol), nel Regno Unito, questi ultimi inaugurati l’anno scorso (si veda qui il comunicato stampa di Torino e qui quello di Filton). Nel Regno Unito Civitanavi Systems è fornitore del gruppo della difesa britannico Bae Systems.
L’azienda ha chiuso il 2023 con un fatturato consolidato rettificato pari a 46 milioni di euro (più 33,7%), un ebitda adjusted di 13,1 milioni (più 31,8%) e una liquidità netta di 22,5 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Ricordiamo che il debito include un minibond da 2,5 milioni di euro emesso nel 2018, con scadenza dicembre 2024, struttura amortizing, cedola variabile pari al tasso euribor a tre mesi più 200 punti base, interamente sottoscritto allora da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez).