Cresce ancora l’attività di Generalfinance, intermediario specializzato nel factoring soprattutto per le imprese in tensione finanziaria, che nel primo trimestre dell’anno ha visto una crescita dell’80% del turnover rispetto al primo trimestre 2021 a 432 milioni di euro e dell’83% dell’erogato, a 359 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Un dato che segue quello record dell’intero 2021, quando la società ha chiuso il bilancio con un turnover in crescita dell’84% sul 2020 a 1,4 miliardi e un erogato a sua volta in rialzo addirittura del 99% a 1,118 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
I numeri sono stati comunicati da Generalfinance lo scorso venerdì 29 aprile, a valle del Consiglio di amministrazione che ha esaminato i risultati del trimestre, che hanno evidenziato anche un margine di intermediazione di 7 milioni di euro (+ 34%), un margine di interesse di 1,8 milioni (+39%), commissioni nette per 5,2 milioni (+32%) e un utile netto a 2,7 milioni (+21%). Il tutto a fronte di I costi operativi per 2,8 milioni di (+46%), un cost/income ratio del 40% (dal 41% dell’esercizio 2021) e un ROE del 40% (dal 42% del 2021). Inoltre il costo del rischio è stato di un solo punto base e l’NPE ratio lordo dello 0,4% (dallo 0,2%), nonostante le implicazioni del conflitto tra Russia e Ucraina, anche grazie al fatto che circa il 75% delle anticipazioni coperte da garanzia assicurativa, attraverso la storica partnership strategica con Allianz Trade (già Euler Hermes), leader mondiale nell’assicurazione del credito. Il patrimonio netto, infine, si è attestato a 30 milioni, con un Total Capital Ratio del 13,6%, a fronte di un minimo regolamentare dell’8%, e risulta stabile rispetto al 13,7% del 2021. Il CET1 Ratio è invece pari a 9,5%, in linea con il dato a fine 2021.
Massimo Gianolli, amministratore delegato di Generalfinance, ha dichiarato: “In questo trimestre abbiamo proseguito nel percorso di crescita nell’ambito della nostra attività caratteristica, il finanziamento delle imprese distressed attraverso lo smobilizzo del capitale circolante, con grande focalizzazione e risultati commerciali importanti. Registriamo una forte accelerazione della dinamica del flusso di erogazioni, pari a oltre 350 milioni nel trimestre, con un +83% rispetto al 2021. Continuiamo a crescere in un contesto di carenza di liquidità per le imprese distressed o con rating bassi (nostro target di clientela), che non hanno accesso al credito bancario, concentrato prevalentemente su controparti a basso rischio o su finanziamenti a MLT garantiti dallo Stato. Prevediamo ulteriore crescita nei prossimi mesi; i nostri sforzi sono da sempre orientati alla focalizzazione, alla crescita di valore delle risorse umane, all’investimento in tecnologia e al conseguente miglioramento dei servizi dedicati alla nostra clientela e a tutti i soggetti (advisor, studi legali, fondi, brokers ecc.) con cui da anni proficuamente collaboriamo”.
Gianolli controlla la capogruppo Gruppo General Holding srl (GGH), che detiene circa il 53% del capitale di Generalfinance, mentre Credito Valtellinese (CreVal) detiene il resto del capitale. CreVal aveva rilevato il 46,81% della società nel giugno 2017, acquistandola dalla stessa GGH (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Generalfinance nel marzo 2020 aveva comunicato l’intenzione di valorizzare la società tramite cessione o quotazione in Borsa, in linea anche con quanto previsto dagli accordi parasociali in essere tra GGH e Credito Valtellinese (si veda altro articolo di BeBeez). Nel frattempo l’opzione della quotazione è quella che è prevalsa, così come descritto anche nella Relazione al bilancio 2021, dove a pag. 13 si legge che nel corso dell’anno le attività per il processo di quotazione sono state prima sospese in pendenza dell’opa promossa da Crédit Agricole Italia sulle azioni di Credito Valtellinese e poi sono successivamente riprese. Da qualche mese si parla di un possibile sbarco a Piazza Affari questa primavera. Il processo si svolgerà ovviamente d’intesa con il Crédit Agricole che, a seguito della recente opa su Creval, ha ereditato il 47% delle azioni di General Finance.