Credit Network & Finance spa, società del Gruppo Frascino attiva da meno di due anni nel settore dei concessionari alla riscossione, ha rilevato un ramo di azienda da Ica Tributi Srl, importante realtà che da oltre 40 anni si occupa della gestione delle imposte e dei tributi su tutto il territorio italiano (si veda qui il comunicato stampa).
Grazie a questa operazione, Credit Network rafforza la presenza a livello nazionale arrivando a gestire 50 Comuni italiani, con un obiettivo di crescita che nel futuro si concentrerà soprattutto in Puglia, Campania e Sicilia. L’obiettivo del gruppo è infatti quello di incrementare sempre più le acquisizioni, sia partecipando ai pubblici incanti sia cercando sul mercato nuove occasioni per acquisire altri rami.
Credit Network è attualmente il più grande special servicer indipendente sul mercato italiano in termini di ebitda, specializzato nel recupero e nella gestione di crediti problematici (npl e utp) su tutto il territorio italiano. La società, con uno staff di più di 180 tra gestori patrimoniali e avvocati, è parte del Gruppo Frascino, nato nel 2007 su iniziativa del suo attuale presidente Luigi Frascino, e che offre servizi finanziari in molteplici settori di business con asset in gestione per 3.4 miliardi di euro. Sin dall’inizio dell’attività, il Gruppo ha ricevuto la licenza di concessionario alla riscossione dei tributi su tutto il territorio nazionale.
L’innovazione consiste soprattutto nella struttura tecnologica e informatica e nell’interazione con il contribuente, che oggi, grazie ai servizi informatici messi a disposizione, può adempiere velocemente agli obblighi verso la Pubblica Amministrazione grazie a piattaforme dedicate dove è possibile consultare la propria posizione contributiva, prenotare un appuntamento, ricevere assistenza online, condividere documenti o sottoscrivere istanze.
Alessandra Casari, responsabile della Tax Unit di Credit Network & Finance, ha commentato: “Puntiamo sullo sviluppo tecnologico per venire incontro alle esigenze delle amministrazioni ma anche dei cittadini. Nell’era digitale crediamo sia un punto di forza l’interazione tra cittadino ed Enti, tuttavia l’innovazione non basta, è necessario adeguarsi alle diverse caratteristiche e diversi gradi di conoscenza tecnologica del contribuente, quindi moduliamo l’interazione anche in base alle caratteristiche del fruitore. Ci piacerebbe aumentare il numero degli enti locali gestiti per espandere questo modello il più possibile”.
Ricordiamo che lo scorso maggio Gamma Capital Markets, gestore di investimenti alternativi che fa capo a un gruppo di diritto maltese, ha investito per conto del fondo d’investimento immobiliare Campo Base (partecipato al 49% da Gamma Capital Markets e al 51% proprio da Credit Network & Finance) nel 49% della società Cangrande 5 srl, veicolo dedicato allo sviluppo di progetti residenziali nell’area di Verona, nato per iniziativa della stessa Credit Network & Finance (si veda altro articolo di BeBeez). Campo Base ha ottenuto la partecipazione sottoscrivendo integralmente un aumento di capitale riservato che, secondo quanto risulta a BaBeez, è all’incirca pari a 2,7 milioni euro. ed è stato effettuato dal veicolo dedicato Sinergica srl, il quale a sua volta ha investito in Cangrande 5.
Il fondo Campo Base è stato lanciato nel novembre scorso, con patrimonio variabile tra 8 e 80 milioni di euro, per investire in immobili e in partecipazioni in società immobiliari, con un focus specifico sul mercato del nord Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
A giugno dello scorso anno, infine, Credit Network & Finance e Gamma Capital avevano costituito la società Campobase srl, sempre per costruire immobili residenziali, e anche in questo caso nel Veronese e nell’area del nord est (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione era avvenuta anche in quel caso attraverso un ulteriore veicolo dedicato, battezzato Parco Verde srl, che dopo aver emesso un bond da 2,6 milioni di euro interamente sottoscritto dal fondo ha utilizzato i provenenti per comprare appunto il 49% di Campobase srl. Sempre Parco Verde aveva anche deliberato un aumento di capitale scindibile da 1,6 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).