Briolf Group, gruppo catalana dei rivestimenti e prodotti chimici, è tornata ad investire in Italia rilevando dal titolare Paolo Raffaghello il 100% di Areco Italia, azienda specializzata nello sviluppo e produzione di vernici in bombole spray per usi industriali e fai da te (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’operazione, Areco è stata assistita dall’advisor finanziario Translink Corporate Finance e dal team legale dello studio Laways. AZ Capital ha fornito invece consulenza a Briolf in merito al finanziamento del progetto.
Con quest’ultima acquisizione, Briolf asprira a raddoppiare il fatturato nei prossimi anni, prevedendo già per il 2022 di chiudere con una crescita del fatturato superiore al 20%, raggiungendo i 220 milioni di euro una volta integrata Areco Italia.
Con oltre 50 anni di attività, e stabilimenti ad Abbiategrasso (MI), Areco è stata fondata nel 1971 da Sergio Raffaghello come ditta individuale, poi trasformata nell’attuale Areco Italia spa. L’azienda si è rapidamente imposta sul mercato nazionale nel settore della produzione conto terzi, di vernice in bombolette spray. Fin dalla costituzione, il fondatore ha voluto che la sua Azienda mirasse ad assicurare ai clienti la “qualità totale” intesa come migliore qualità ed assistenza al miglior prezzo. Nel tempo si è allargata la gamma prodotti, introducendo i prodotti tecnici spray di più alta rotazione estendendo il range delle gamme colore. Nei primi an ni 2000, poi, è avvenuto il passaggio del timone dal fondatore ai figli, mantenendo comunque la stessa impostazione e potenziando la ricerca di materiali e soluzioni tecniche che la mantenessero al passo coi tempi e con le normative di settore.Secondo le ultime previsioni, Areco dovrebbe chiudere il 2022 con ricavi superiori ai 31 milioni di euro. Il 2021 è stato chiuso con un fatturato di 30,5 milioni, in sostanziale pareggio operativo e con un debito netto di 2,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Xavier Sagué, ceo di Briolf, ha dichiarato: “Rafforziamo l’impegno per la diversificazione settoriale e geografica, elemento essenziale nella concezione stessa del Gruppo, accrescendo la nostra presenza in un settore che consideriamo fondamentale per la crescita futura. L’arrivo di Areco Italia ci rende più solidi e, nel lungo periodo, ci consentirà di affrontare al meglio le possibili difficoltà che i diversi cicli economici potranno generare in futuro. In un momento complesso per l’economia nazionale e internazionale, questo modello ci permetterà dunque di offrire un servizio sempre migliore, generando valore per tutte le aziende del nostro gruppo”.
Come accennato in apertura, per Briolf si tratta della seconda acquisizione in pochi mesi nel mercato italiano. Lo scorso febbraio aveva infatti rilevato Impacar, azienda veneta che si occupa della produzione di stucchi e materiali per la carrozzeria (si veda qui il comunicato stampa). Con quell’investimento l’azienda catalana ha rafforzato la sua presenza internazionale, in linea con il piano strategico dell’azienda per il periodo 2022-2026, che prevede una maggiore diversificazione e innovazione come fattori distintivi.
Prima dell’ultima operazione, Briolf riuniva già il know-how e l’esperienza di sei aziende globali con una lunga esperienza nel campo delle specialità chimiche: Roberlo, Montana Colors, Chemfix, Cromaresme, Dexia e appunto Impacar. Il gruppo societario di Girona è il risultato dell’iniziativa e dell’espansione dell’azienda a conduzione familiare Roberlo, con sede a Riudellots de la Selva, ed emerge occupando posizioni di privilegio a livello europeo sia per giro d’affari che per il suo grado di diversificazione e presenza internazionale. Briolf Group riunisce oggi più di 50 anni di esperienza nel settore e si estende in più di 120 Paesi.