
Intesa Sanpaolo ha partecipato all’erogazione di un prestto jumbo (è il caso di dirlo) finalizzato alla realizzazione della Fase A del nuovo Terminal 1 dell’aeroporto internazionale JFK di New York (si veda qui il comunicato stampa). Il finanziamentoo prevede un importo massimo di 6,63 miliardi di dollari, insieme a un gruppo di altre sei co-ordinating lead arrangers composto da Ferrovial, Carlyle, JLC e Ullico.
Il progetto, che avrà un costo totale stimato di circa 9,5 miliardi di dollari ripartito in tre fasi, è considerato il più cospicuo investimento singolo in un’infrastruttura aeroportuale negli Stati Uniti e intende realizzare al JFK un terminal all’avanguardia in grado di gestire gli oltre 10 milioni di passeggeri annui attesi da qui al 2030.
Più nello specifico, il New Terminal One, il cui completamento è previsto per il 2026, sarà il terminal più grande del JFK (circa 223.000 metri quadrati) e si estenderà sulla superficie degli attuali Terminal 1, 2 e 3. Durante la Fase A verranno realizzati 14 wide body gate, mentre altri 9 verranno aggiunti nelle fasi successive per un totale di 23 gate entro il 2030.
Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Questa operazione è uno dei traguardi più significativi di Intesa Sanpaolo negli Stati Uniti negli ultimi anni. periodo nel quale la nostra esperienza nel mercato Usa del Project Financing è cresciuta notevolmente, in termini di importo e di portata, e siamo pronti a cogliere nuove opportunità in futuro. Questo prestito dimostra il nostro impegno a incrementare gli investimenti negli USA tramite la nostra presenza in loco, che fungerà da importante catalizzatore della crescita per Intesa Sanpaolo nei prossimi anni”.
Nelle ultime settimane Intesa è stata particolarmente attiva nell’erogazione di prestiti green. Da qui al 2026, ha in programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.