Autotorino spa, la più grande catena italiana di punti vendita di auto nuove e usate, ha firmato con Intesa Sanpaolo il primo accordo in assoluto per la ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus, a seguito della conversione in legge del Decreto Aiuti Bis, del valore fiscale di 200 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo prevede l’acquisto da parte della superconcessionaria di auto da Intesa Sanpaolo di crediti d’imposta da Superbonus 110% che la banca aveva a sua volta acquisito dallo scorso maggio. In questo modo per la prima volta una banca riesce a scaricare in parte il “cassetto fiscale” di credit d’imposta accumulati negl ultimi mesi in relazione ai vari Bonus deliberati negli ultimi anni dai vari governi per alleviare le conseguenze negative soprattutto del lockdown.
Tuttavia, nel tempo i cassetti fiscali delle banche si erano ingolfati in quanto lacessione dei crediti era stata praticamente bloccata dall’introduzione di norma più stringenti in merito all’assunzione di credito da parte delle banche stesse, che avevano introdotto la responsabilità in solido di cedente e cesionario del credito in caso di irregolarità.
Tuttavia la legge di conversione N° 142 del decreto 115-22 (Decreto Aiuti Bis) del 21 settembre 2022 stabilisce che la cessione del credito d’imposta legato al Superbonus 110% da parte di un operatore non finanziario limita la responsabilità in solido del cessionario (la banca) in caso di irregolarità nei confronti dell’Agenzia delle Entrate ai casi di dolo o colpa grave (si veda qui il testo coordinato della legge 142 apparso in GU), naturalmente per i crediti che abbiano ricevuto tutti i visti e certificazioni del caso Questa limitazione della responsabilità, oltre a sbloccare il meccanismo del Superbonus che la responsabilità in solido tra cedente e cessionario del credito aveva praticamente inceppato, consente alle banche di retrocedere i crediti d’imposta ad altri operatori, finanziari e non. Questi ultimi hanno così la possibilità di compensare le proprie passività verso l’Erario con i crediti acquisiti, mentre le banche possono riprendere ad acquisire crediti legati ai Bonus.
L’accordo tra Intesa Sanpaolo e Autotorino riguarda appunto la retrocessione di crediti acquisiti da Intesa Sanpaolo a partire dallo scorso 1 maggio, che Autotorino potrà acquisire, secondo quanto risulta a BeBeez, in quattro tranche annuali da 50 milioni ciascuna identificati dal codice univoco introdotto dall’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo che Intesa Sanpaolo finora ha acquisito crediti fiscali per 10 miliardi di euro, 7 dei quali nell’anno in corso, a fronte di richieste per oltre 20 miliardi.
Grazie all’accordo con Autotorino, Intesa Sanpaolo potrà iniziare a dare un primo riscontro ai propri clienti in attesa di poter cedere i rispettivi crediti, assicurando gli adempimenti normativi e mantenendo la rigorosa attenzione nella verifica documentale condotta sinora. Proprio questo ha consentito alla banca di costruire un portafoglio di crediti di qualità, che oggi ne agevola la ricessione senza rischi per i clienti con un modello di offerta distintivo sul mercato.
Il contratto tra Intesa Sanpaolo e Autotorino risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti: l’obiettivo del Gruppo Intesa Sanpaolo è coinvolgere nelle prossime settimane un cospicuo numero di imprese per ampliare la propria capacità fiscale, oggi satura. Esse, infatti, sono la controparte essenziale e decisiva per dare impulso al mercato delle ricessioni in unam prospettiva di rilancio e ampliamento dell’attività, oltre che per fornire supporto a numerose imprese del settore delle costruzioni e alle famiglie in difficoltà a causa del blocco delle cessioni.
In riferimento all’ultima operazione con Intesa Stefano Martinalli, Direttore Generale & CFO di Autotorino, ha dichiarato: “Crediamo nella collaborazione fra imprese come strumento di supporto alla pubblica amministrazione nel sostegno all’economia. Ci onora la partnership con Intesa Sanpaolo, è un’altra occasione per dare concretezza alla mission di Autotorino di integrarsi con le persone e le aziende del territorio. Proseguiamo nel piano di evoluzione verso l’essere sempre più operatori di servizi alla nuova mobilità, ma anche soggetto aggregatore di nuove opportunità per i clienti nelle aree finanziarie e assicurative.”
Anna Roscio, Executive Director Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, ha aggiunto: “L’accordo con Autotorino rappresenta la prima attuazione del meccanismo di ricessione dei crediti fiscali per il Superbonus e altri bonus edilizi. Auspichiamo che, a questo primo esempio di fiducia da parte di un’azienda importante seguano presto nuove iniziative con altre imprese, perché questo è l’unico strumento per riattivare il settore, oggi in difficoltà. Intesa Sanpaolo ha da sempre operato in collaborazione con Deloitte, offrendo un elevato grado di controllo delle pratiche e garantendo quindi un portafoglio crediti di qualità. Questo rappresenta un valore sia per le imprese edili che si rivolgono al Gruppo Intesa Sanpaolo per la cessione del credito, sia per le imprese che acquistano i crediti fiscali maturati, affiancandoci nel percorso di rilancio del settore e del suo indotto, con potenziali benefici per diversi ambiti economici nazionali”.
Ricordiamo che Intesa è stata la prima banca ad annunciare l’operatività in ambito Superbonus, Ecobonus e Sismabonus ad agosto 2020, in ottemperanza ai regolamenti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito del Decreto Rilancio. Da allora, attraverso un efficace sistema di controlli monitorato dal partner Deloitte su una piattaforma online dedicata ai clienti Intesa Sanpaolo, il Gruppo ha acquisito 10 miliardi di crediti fiscali, 7 dei quali nell’anno in corso, a fronte di richieste per oltre 20 miliardi.
Con 62 sedi e 2.000 collaboratori, Autotorino, guidata da Plinio Vanini, è il dealer italiano di auto di riferimento nel settore. Soltanto nel 2021 ha venduto 56.000 vetture (nuovo e usato), per un fatturato di 1,39 miliardi di euro e oggi rappresenta 8 Gruppi Automotive, potendo operare attraverso una rete di concessionarie ufficiali che si articola su 23 Province in 5 Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli- Venezia Giulia e Veneto. A gennaio dello scorso anno Autotorino ha rilevato il 100% di Trivellato Auto srl, società veneta specializzata nella rivendita di auto dei marchi Toyota e Lexus, sinora controllata da Trivellato Partecipazioni spa, e con 37 milioni di euro di ricavi nel 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), dando di fatto seguito allo sviluppo per linee esterne del Gruppo avviato nel settembre 2019 attraverso la fusione con Autostar spa, guidato da Arrigo Bonutto e sua volta la più grande concessionaria auto del Veneto e Friuli Venezia Giulia (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre nel 2019. Autotorino aveva quotato all’ExtraMot Pro 10 milioni di euro di minibond a scadenza 12 settembre 2026 e cedola 3% (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione ne seguiva un’altra da 6 milioni di euro, quotata nel febbraio 2017 con scadenza nel febbraio 2022 e cedola 5,20%. Quel minibond era stato interamente sottoscritto dal fondo Anthilia Bond Impresa Territorio, gestito da Anthilia Capital Partners sgr insieme a Banca Popolare di Sondrio e a Credito Valtellinese (si veda altro articolo di BeBeez).