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Cambio della guardia al timone di Fire Group, holding operativa del Gruppo Fire, leader indipendente nei servizi a supporto del credito. Il ceo Alberto Vigorelli ha infatti dato le dimissioni, a meno di due anni dal suo insediamento (si veda altro articolo di BeBeez). Vigorelli era approdato a Fire dopo una lunga carriera nel Gruppo Unicredit, dove aveva rivestito, fra gli altri, il ruolo di chief risk officer di UniCredit Leasing, di Deputy Head of Distressed Asset Management e Chief Risk Officer del gruppo Unicredit e di membro del consiglio di amministrazione della Reoco del gruppo.
La guida operativa del gruppo Fire è passata quindi nelle mani di Sergio Bommarito, già executive chairman, che ora assume anche la carica di Group Chief Executive Officer (si veda qui il comunicato stampa). Contestualmente ieri sono state annunciate altre due nuove nomine in Fire, con l’arrivo di Dario Amata, in qualità di Chief Financial Officer, e di Veronica Toscano, in qualità di Head of Internal Audit.
Il group ceo Bommarito ha commentato: “La collaborazione con Alberto, che ringraziamo e al quale formuliamo i migliori auguri per il suo futuro professionale, giunge al termine. Fire prosegue il suo percorso di crescita, adeguatamente supportata dalla squadra di manager a cui si aggiungono Dario e Veronica, due professionisti con un’ampia e diversificata esperienza alle spalle”.
Dario Amata, classe 1980, ha iniziato la sua carriera nel 2003 nell’area consulenza di KPMG e dopo ha ricoperto ruoli di responsabilità crescente nell’investment banking e restructuring, lavorando per 11 anni su numerose operazioni di finanza straordinaria presso prestigiose realtà indipendenti, quali Eidos Partners, Borghesi Colombo e Associati e Mittel. Prima di unirsi al team Fire, è stato per più di 5 anni il Responsabile Corporate Finance & Legal Affairs del Gruppo Tiscali, per il quale ha curato, oltre alle attività ordinarie della funzione, tutte le operazioni di m&a e mercato dei capitali.
Veronica Toscano, classe 1979, vanta una lunga esperienza presso primarie società di consulenza, prima Deloitte e dal 2004 KPMG, ricoprendo il ruolo di Senior Audit Manager. Si è occupata di due diligence per operazioni di fusione e acquisizione di aziende italiane e internazionali, progetti di corporate finance, collaborazioni con istituzioni e istituti di vigilanza, e più in generale, revisione aziendale per realtà globali operanti nell’ambito bancario, telco, assicurativo, industriale e dei servizi.
Forte di oltre 29 anni di esperienza, il gruppo è composto oggi da 5 società operative specializzate su servizi lungo la filiera: credit management, restructuring, advisory e due diligence per acquisto di portafogli, fiscalità locale e riscossione tributi, business information, scoring PMI (Z-score). Grazie a risorse specializzate e a una piattaforma gestionale best-in-class con workflow industrializzati e strumenti basati su intelligenza artificiale e machine learning, il gruppo supporta banche, investitori istituzionali, società di credito al consumo e leasing, utility e multiutility, piccole e grandi imprese commerciali ed enti locali.
Fire Group ha chiuso il 2020 con un fatturato è rimasto sostanzialmente stabile a 49,1 milioni di euro (dai 50,1 milioni di euro nel 2019) e l‘ebitda rettificato è salito del 27% a 9,3 milioni (17% dei ricavi) dai 5,9 milioni del 2019 (12% dei ricavi) (si veda altro articolo di BeBeez). Quanto ai crediti deteriorati in gestione, sono aumentati di ben il 40%, dai 3,4 miliardi del 2019 ai 4,9 miliardi del 2020, soprattutto grazie alla finalizzazione delle due operazioni assistite da GACS di cui Fire è diventato special servicer e cioé POP NPLs 2020, la cessione multioriginator di crediti da banche prevalentemente popolari, e Summer, a opera di BPER, e all’aggiudicazione del servicing di una ulteriore e consistente porzione dei portafogli di sofferenze e unlikely to pay di AMCO.