Marzia Bartolomei Corsi è una nuova partner di Fondo Italiano d’Investimento (FII) sgr, dove è arrivata lo scorso luglio.
Ha iniziato la propria carriera nel 2001 in Arthur Andersen (poi Deloitte) dove ha preso parte a progetti di consulenza per alcune delle principali banche italiane.
Nel 2003 è entrata in Kairos Partners nel team di private equity, dove, in qualità di Associate, ha partecipato a operazioni di investimento in piccole-medie imprese italiane in svariati settori industriali.
Nel 2006 ha partecipato allo spin-off della divisione private equity di Kairos Partners e al conseguente start-up di Consilium sgr. In Consilium, in qualità di investment manager prima e poi di partner, ha seguito operazioni di buy-out e development capital di aziende italiane con fatturato compreso tra i 20 e i 100 milioni di euro.
Marzia Bartolomei entra ora come partner del fondo di FII sgr destinato agli investimenti diretti, Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC), rispondendo ai senior partner Aldo Di Bernardo e Gianpaolo Di Dio.
Lo scorso agosto Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC) ha acquisito tramite un aumento di capitale riservato la minoranza del system integrator italiano MaticMind (si veda altro articolo di BeBeez). La sgr ha annunciato nel luglio scorso che intende investire direttamente e indirettamente 3 miliardi di euro in 600 pmi italiane, sulla base del piano industriale 2020-2023 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, con l’attività di investimento diretto, FII sgr punta a realizzare operazioni di sviluppo, aggregazione e internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane in ambiti strategici. Per questo, lavorerà per coinvolgere alcuni rilevanti capi filiera italiani che possano collaborare con il Fondo Italiano a individuare le imprese più strategiche delle filiere stesse, a monte e a valle. Sul fronte dell’investimento indiretto, invece, FII ha pianificato di investire oltre un miliardo di euro in fondi, anche di nuova costituzione, che condividano strategie e obiettivi del Fondo Italiano d’Investimento e abbiano l’ambizione di coprire ambiti di mercato non ancora pienamente presidiati o di raggiungere dimensioni maggiori rispetto al passato.