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L’assemblea degli azionisti di Amundi RE Italia SGR spa, la controllata dell’omonimo asset management francese che gestisce i portafogli di beni beni immobili non residenziali a sud delle Alpi, ha rinnovato gli organi sociali per il prossimo triennio. Da segnalare soprattutto la nomina di Silvia Rovere quale amministratore indipendente, tuttora presidente di Confindustria Assoimmobiliare e in precedenza esponente di spicco di primari asset manager immobiliari, anche internazionali (si veda qui il comunicato stampa). In particolare, per sei anni e fino all’aprile 2020 Rovere ha ricoperto la carica di ceo di Morgan Stanley sgr.
Commenta in proposito il presidente del cda Giovanni Carenini: “Silvia offrirà un importante contributo alle opportunità di crescita e consolidamento della nostra società sul mercato italiano”. Infatti l’arrivo di Rovere coincide con un intensificazione dell’attività di Amundi RE italia.
Ai fondi attualmente in gestione infatti si aggiunge a decorrere dall’inizio di aprile quella di Salute Italia, fondo riservato a investitori professionali e specializzato in residenze sanitarie localizzate in Italia e partecipato da cinque investitori istituzionali francesi tra cui Icade SA, specializzata in uffici e appunto strutture sanitarie. Il fondo, in precedenza gestito da Numeria sgr, ha in portafoglio sette residenze sanitarie in Piemonte, Lombardia e Veneto, valutate circa 112 milioni di euro, la cui realizzazione è partita a fine 2019 e dovrebbe essere stata appena ultimata (si veda il comunicato stampa di allora). Ricordiamo che la stessa Icade nl maggio dello scorso anno ha rilevato due RSA e una casa di cura psichiatrica da KOS, il gruppo socio-sanitario controllato da CIR (la holding di Carlo De Benedetti quotata a Piazza Affari) e partecipato daF2i Healthcare (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre, è in fase di pre-marketing Nexus 4, fondo riservato a investitori professionali di diritto italiano ma dalla strategia di investimento core (cioè orientato a rendimenti in linea con la media di mercato) pan-europea, che vede la gestione congiunta dei team di Milano, Lussemburgo e Parigi, quest’ultimo leader in Europa negli investimenti nel settore degli uffici.
Giovanni Di Corato ha dichiarato: “Queste due iniziative dovrebbero condurre in tempi ragionevolmente brevi a una crescita degli attivi gestiti stimata in circa 350 milioni di euro e confermano la nostra volontà strategica di presentarci alla comunità degli investitori istituzionali del nostro paese come partner esperto e di riferimento nel mondo immobiliare italiano”.
Amundi RE Italia è operativa da oltre 30 anni ed è partecipata al 70% da Amundi Immobilier e al 30% da Amundi Asset Management. Dopo aver gestito per diverso tempo i due fondi Amundi RE Italia, specializzato sul mercato nazionale, e Amundi RE Europa, focalizzato sul mercato europeo, fino alla loro messa in liquidazione con il termine di cessazione al 31 dicembre scorso, attualmente gestisce i fondi riservati ad investitori professionali: Nexus 1, 2 e 3. In particolare Nexus 1, aperto a nuove sottoscrizioni, segue una politica d’investimento orientata all’acquisto di immobili localizzati in Italia con un stile di gestione core.
Nell’ambito del processo di liquidazione appena ricordato, Amundi RE Italia sgr ha ceduto a fine anno a DeA Capital Real Estate sgr un portafoglio di immobili valutato circa 44 milioni comprendente anche il Santo Stefano Resort nell’Arcipelago della Maddalena in Sardegna oltre a quattro immobili a uso uffici (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra le più recenti operazioni, ricordiamo che Amundi ha lanciato lo scorso febbraio l’Eltif Private Investment Capital Opportunity (Epico), distribuito in esclusiva dal Gruppo Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez). Il veicolo, sottoscrivibile fino al 14 marzo 2022 presso le filiali UniCredit (che nel 2016 aveva ceduto ad Amundi le gestioni di Pioneer per 3,5 miliardi di euro), ha un ciclo di vita di 7 anni dalla prima data di chiusura delle sottoscrizioni (30 marzo 2022) ed è suddiviso in diverse classi di azioni, di cui la A e la E presentano soglie minime di ingresso rispettivamente di 11 mila e 100 mila euro. Lo strumento, costituito all’interno della sicav PI Solutions, è concepito per ottimizzare l’investimento nei mercati non quotati grazie a un portafoglio diversificato di co-investimenti in strumenti rappresentativi di equity, quasi-equity e debito, emessi da società non quotate.
Con un’operazione che ha riguardato invece l’Italia, a luglio scorso il fondo Amundi Private Debt ha messo 41,8 milioni di euroa disposizione di Trophaeum, fondo immobiliare londinese fondato nel 2012 e specializzato negli investimenti in zone di alto pregio, per rifinanziare un portafoglio di immobili, occupati prevalentemente da società del gruppo LVMH e situati all’interno del Quadrilatero della Moda di Milano. L’operazione ha inoltre riguardato l’acquisto di ulteriori stabili (si veda altro articolo di BeBeez).
A gennaio 2021, invece, Amundi sgr aveva lanciato il fondo Amundi Eltif AgrItaly PIR, dedicato agli investitori retail con un taglio di investimento mnimo di 10 mila euro, per investire in minibond emessi principalmente da pmi italiane del settore agroalimentare, quali i produttori di specialità a denominazione di origine protetta o controllata (si veda qui il comunicato stampa). Il fondo ha poi chiuso la raccolta nel giugno 2021 a quota 70 milioni di euro. Giusto un anno prima si erano diffuse voci sul fatto che Amundi stava studiando il lancio di un fondo da 100 milioni di euro dedicato al debito di produttori di vino italiano (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo Amundi è nato nel 2010 dalla fusione, dopo il via libera dalla Commissione Ue, delle attività di asset management di Crédit Agricole e Société Générale. Dopo varie acquisizoni all’estero, alla fine del 2015 ha rilevato per 3,75 miliardi di euro Pioneer Investments, gestore del risparmio di UniCredit, portando gli asset under management a 1.276 miliardi di euro, rendendo così la società l’ottava asset management a livello mondiale e la prima in Europa. Infine, il 4 Gennaio 2022 è stata completata l’acquisizione, da parte di Amundi, di Lyxor Asset Management, società di risparmio gestito precedentemente controllata da Société Générale, dando vita al secondo più grande provider di ETF in Europa. Oggi Amundi, quotata in borsa e con asset in gestione per oltre 2.000 miliardi di euro, conta 100 milioni di clienti.