Borgosesia, sviluppatore immobiliare quotato sul segmento MTA di Borsa Italiana, si è assicurato una linea di credito chirografaria di 3 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Il finanziamento ha una durata di 24 mesi, di cui 6 di preammortamento, ed è garantito all’80% dal Fondo di Garanzia. “Il nuovo affidamento oltre che premiare l’attività svolta dal Gruppo in un periodo difficile come quello attuale, beneficia di condizioni favorevoli che permetteranno anche una riduzione del costo medio della nostra provvista finanziaria”, ha commentato Mauro Girardi, presidente di Borgosesia.
La società è nata nel 1873 per lavorare tessuti e lana. Oggi acquisisce Npl ipotecari per impossessarsi degli immobili sottostanti, ristrutturarli e rivenderli. Borgosesia ha chiuso il 2019 con un patrimonio netto di 26,9 milioni di euro; un utile netto di 2,7 milioni (+69% dal 2018); un valore della produzione di 14,5 milioni, un ebitda consolidato rettificato di circa 5 milioni euro (+17,6%) e un debito finanziario netto consolidato in calo da 8 a 3,9 milioni. Si è trattato del primo bilancio chiuso dopo il perfezionamento della scissione, parziale e proporzionale a favore di Borgosesia del patrimonio della controllante CdR Advance Capital spa, quotata all’Aim Italia. Patrimonio che quest’ultima ha costruito conducendo attività di investimento in asset non performing. La scissione è stata condotta lo scorso dicembre (si veda qui il comunicato stampa), ma l’operazione era stata annunciata esattamente un anno prima, nel dicembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Da inizio settembre 2020 Borgosesia è in trattative con Consultinvest per verificare la possibilità di una collaborazione nel campo dei fondi alternativi focalizzati sull’economia reale (si veda altro articolo di BeBeez).
Borgosesia lo scorso agosto ha acquistato 3 loft a Cernobbio (Como) al prezzo di un milione di euro. L’acquisizione è stata portata a termine attraverso Cobe srl, società integralmente controllata da Borgosesia (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima a inizio aprile 2020 ha acquisito un immobile in via Rossini a Milano per 1,7 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo scorso, invece, lo sviluppatore immobiliare ha comprato un immobile nel centro di Roma per 4 milioni di euro, attraverso la controllata Doria srl. L’operazione è avvenuta mediante compensazione con crediti, prevalentemente ipotecari, acquistati in precedenza dal gruppo per un valore di 3,5 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Sempre a marzo 2020, Borgosesia ha rilevato un altro immobile a Milano per 1,7 milioni di euro.
Nel luglio scorso la società ha avviato una cartolarizzazione di Npl tramite BGS Securities (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, si tratta di una cartolarizzazione revolving di crediti non performing con sottostanti immobiliari tra i quali i 6 milioni di Npl lordi acquisiti nello scorso mese di giugno (si veda altro articolo di BeBeez). La sottoscrizione delle relative notes sarà effettuata in un primo momento da società del gruppo mentre è previsto l’intervento di investitori terzi per quella delle tranche successive che saranno emesse in corrispondenza dell’acquisto di ulteriori crediti. Nel giugno scorso, Borgosesia, ha rilevato altri crediti per un valore nominale pari a 2,5 milioni nell’ambito del closing dell’acquisizione del 100% del veicolo di investimento immobiliare Lake Holding (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che Borgosesia nel giugno scorso ha lanciato anche la prima Spac nel settore immobiliare non performing, BGS Club Spac (si veda altro articolo di BeBeez), il cui varo era stato deliberato dal Consiglio di amministrazione di Borgosesia nell’aprile scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
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