Il Pio Albergo Trivulzio (Pat), la casa di riposo più importante di Milano, ha siglato un documento di intenti con Invimit sgr, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con lo scopo di valutare la fattibilità e la convenienza di un progetto dedicato all’istituzione di un fondo immobiliare con conseguente conferimento di parte del patrimonio di proprietà del Trivulzio. Stando a quanto si apprende dal Corriere, il suo valore ammonta a circa 800 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
L’obiettivo del supporto che Invimit apporterebbe è duplice: ridurre il debito del Pio Trivulzio e valorizzarne il patrimonio, una strada quest’ultima che del resto è già stata sperimentata con successo dal Policlinico di Milano, che è riuscito così anche a finanziare gran parte del nuovo ospedale.
Sempre secondo quanto riportato dal Corriere, che cita la relazione consegnata dal commissario del Pat Franceso Paolo Tronca (nominato la scorsa estate) alla Regione Lombardia, a fine 2023 la struttura doveva oltre 40 milioni di euro ai fornitori (a cui poi aggiungere quelli del nuovo anno).
Più nel dettaglio, l’accordo con Imvimit arriva dopo mesi di lavoro della struttura commissariale che, in accordo con gli enti controllanti, ha elaborato e approvato le linee guida del documento per valorizzare il portafoglio immobiliare dell’ente. Gli advisor incaricati da Invimit condurranno attività di due diligence sotto vari profili, tra cui immobiliare, fiscale e legale.
Pio Albergo Trivulzio gestisce diverse strutture operative dislocate in più sedi in Lombardia, avvalendosi del contributo di oltre 1.600 professionisti tra medici, infermieri, terapisti, assistenti sociali, operatori socio-sanitari, educatori, in grado di offrire una rete di servizi integrati per rispondere alla più diversificata domanda di cure e assistenza. Nel dettaglio vanta 932 alloggi, la maggior parte a Milano (764) e il resto in più comuni dell’hinterland (101 a Peschiera Borromeo, 21 a Colturano) nonché fuori regione: Torino, Genova, Acquaviva delle Fonti (Bari). Quelli occupati sono 713, di cui ben 608 a Milano.
Quanto a Invimit, istituita nel 2013, alla luce della sua mission e della sua natura di soggetto partecipato interamente dal MEF, nell’attuare la sua politica di investimento è da sempre molto attenta all’impatto sociale delle su iniziative e al supporto degli enti in una più efficiente gestione dei patrimoni, contribuendo così al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio.
Ricordiamo che lo scorso novembre Invimit aveva immesso nuovi asset nel mercato immobiliare per circa 100 milioni di euro, in aggiunta agli oltre 200 asset già in vendita in tutta Italia, nonché alle oltre 70 proposte di locazione tra Roma, Firenze, Trieste, Perugia, Mantova, Cagliari, Ancona e Alessandria. Sempre lo scorso anno, Invimit aveva avviato la prevendita di Piazza D’Armi a Milano, proprietà di circa 388mila mq del Comparto 8 quater del Fondo i3-Sviluppo Italia gestito dalla stessa Invimit, nella parte ovest del capoluogo lombardo (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto, per il quale i termini per presentare manifestazioni di interesse sono scaduti il 31 ottobre scorso, prevede la realizzazione di un parco urbano che si estenderà sul 75% dell’area e lo sviluppo di circa 135.000 mq di superficie lorda edificabile, e dovrebbe generare investimenti per oltre 500 milioni di euro.