Generalfinance, intermediario finanziario vigilato specializzato nel factoring, lo scorso 27 maggio ha finalizzato un programma di emissioni di cambiali finanziarie (Euro Commercial Paper Programme) da 100 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione, Generalfinance è supportata da Intesa Sanpaolo – Divisione IMI Corporate & Investment Banking in qualità di arranger e dealer. Hogan Lovells Studio Legale ha assistito l’arranger e il dealer e ha predisposto la relativa documentazione contrattuale del programma. I primi collocamenti sono previsti tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.
Generalfinance è uno dei primi operatori in Italia a emettere commercial paper. Ricordiamo infatti che le cambiali finanziarie erano state introdotte come strumento finanziario nel 1994, ma la loro emissione era preclusa alle banche. Il divieto è però stato eliminato con il Decreto Rilancio, convertito in legge lo scorso luglio 2020. Nel dettaglio, l’art. 27 comma 18-quater della legge di conversione del Decreto Rilancio ha modificato l’articolo 1, comma 2-bis della Legge 13 gennaio 1994, n. 43 (Legge sulle Cambiali Finanziarie) eliminando le parole “diverse dalle banche” e consentendo appunto anche alle banche di emettere cambiali finanziarie. In precedenza, nel 2012, il Decreto Sviluppo (si veda altro articolo di BeBeez) aveva disposto che le cambiali finanziarie potessero essere emesse soltanto da società di capitali, società cooperative e mutue assicuratrici diverse dalle banche e dalle micro-imprese.
Il programma di Generalfinance (di durata triennale) prevede l’ammissione delle cambiali finanziarie in forma dematerializzata in Monte Titoli e le negoziazioni sull’ExtraMot Pro. Il programma è stato predisposto in conformità ai criteri e ai requisiti stabiliti nel Market Convention on Short-Term European Paper (STEP) e ha ricevuto la relativa certificazione di conformità (STEP Label).
Massimo Gianolli, amministratore delegato di Generalfinance, ha dichiarato: “Sebbene ancora poco diffuse sul mercato italiano, le cambiali finanziarie offrono, a nostro avviso, un’opportunità molto interessante per diversificare le fonti di finanziamento. Attraverso l’emissione di commercial paper puntiamo a rafforzare ulteriormente i canali di funding, per mettere a disposizione ulteriore liquidità alle aziende nostre clienti in una fase molto importante di ripresa delle attività economiche nel nostro Paese”.
Fondata nel 1982 e guidata da Massimo Gianolli, Generalfinance è un intermediario finanziario vigilato specializzato nel factoring, in grado di garantire interventi rapidi e personalizzati in base alle diverse esigenze della clientela. Operativa presso le due sedi di Milano e Biella, conta un team di circa 50 professionisti, ed è leader nel segmento del factoring alle pmi distressed.
La capogruppo Gruppo General Holding srl (GGH), controllata dall’amministratore delegato di Generalfinance, Massimo Gianolli,detiene una partecipazione del 53% circa del capitale di Generalfinance, mentre Credito Valtellinese (CreVal) è azionista con una quota pari al 47% circa. CreVal aveva rilevato una quota del 46,81% della società nel giugno 2017, acquistandola da GGH (si veda altro articolo di BeBeez). Generalfinance nel marzo 2020 aveva comunicato l’intenzione di valorizzare la società tramite trade sale o quotazione in Borsa, in linea anche con quanto previsto dagli accordi parasociali in essere tra GGH e Credito Valtellinese (si veda altro articolo di BeBeez).
A fine marzo 2021 il turnover di Generalfinance è cresciuto del 24% a 240 milioni di euro rispetto al dato a fine marzo 2020 a fronte di 196 milioni di euro di crediti erogati (+50%). Un risultato che seguiva un aumento del 29% del turnover in tutto il 2020 a quota 761 milioni di euro a fronte di 561 milioni di crediti erogati (+26%) (si veda altro articolo di BeBeez).