Gruppo Banca Finint ha concluso l’acquisizione di Finint Revalue, società specializzata nel credit asset management, che entra quindi formalmente nel perimetro del gruppo bancario (si veda qui il comunicato stampa), mentre sinora faceva capo a Finint BPO spa, cioè la holding delle attività di business process outsourcing. Daniele Da Lozzo, attualmente amministratore delegato di Finint Revalue, oltre che ceoo del gruppo Banca Finint, assumerà la presidenza di Finint Revalue, mentre Luciano Colombini, consigliere esecutivo di Banca Finint con deleghe per i rapporti con i clienti corporate del Gruppo Banca Finint, assumerà in questa fase anche il ruolo di ad di Finint Revalue.
Finint Revalue è un full service provider nell’ambito della gestione degli NPE in grado di occuparsi, oltre che dell’intera filiera del recupero di attività finanziarie deteriorate, anche degli asset immobiliari rinvenienti da contenziosi in property management, curandone il ricollocamento sul mercato immobiliare.
La società è nata dall’unione delle competenze tra Eurisko Italia, partner dei più importanti istituti bancari italiani, società di leasing e di credito al consumo nella gestione del credito in outsourcing, e
Sogepim Real Estate, specializzata nei mercati dell’outsourcing immobiliare per il leasing e del facility e property management di portafogli di immobili, parte del Gruppo Finint dal 2007 specializzata nella gestione di eventi nel leasing immobiliare & energy. Nel 2015 ha poi acquisito anche Studio Vescovi srl, società fiorentina specializzata nel recupero crediti, che è stata poi a sua volta fusa nel gruppo (si veda qui il bilancio 2015 del gruppo Finint).
Avvalendosi di 90 collaboratori, nel 2021 Finint Revalue ha registrato ricavi per 10,5 milioni di euro e un ebitda di 1,5 milioni. A fine 2021 gestiva asset per 3,6 miliardi, dei quali 3,1 miliardi NPL e 500 milioni tra UTP e past due.
Le attività di credit servicing di Finint Revalue si affiancheranno quindi a quelle di acquisto di portafogli, specialized lending e restructuring in capo a Banca Finint e di gestione di fondi con sottostante crediti deteriorati e sofferenze probabili di Finint Investments sgr, con l’obiettivo di creare un’eccellenza in Italia nel segmento degli NPL e UTP.
Ricordiamo che, nel quadro del suo piano industriale 2021-2023 (si veda altro articolo di BeBeez), Banca Finint ha fatto nel 2021 il proprio ingresso sul mercato delle acquisizioni di portafogli di NPE e ha, al contempo, rafforzato la propria struttura di restructuring e specialized lending a servizio dei crediti UTP, raggruppandole all’interno di un’unica unità di business dedicata. Si sviluppa quindi con questa operazione il quarto pilastro di attività del Gruppo che si affianca a quelli del corporate investment banking, dell’asset management e del private banking (a quest’ultimo proposito di ricorda che nei giorni scorsi si è conclusa l’acquisizione di Banca Consulia, si veda altro articolo di BeBeez).
Nel corso del primo anno di operatività quale investitore in NPE, Banca Finint si è focalizzata su portafogli di crediti prevalentemente ipotecari di size media, da 100 mila a 500 mila euro, coerenti con la forte specializzazione di Finint Revalue nella gestione di crediti di natura immobiliare. Nei prossimi anni il focus sarà quello di estendere l’operatività, oltre all’attuale, anche al bacino dei single name, per i quali la banca potrà mettere a disposizione di terzi o delle stesse società le proprie competenze nel restructuring e risorse finanziarie per facilitarne l’uscita da situazioni di difficoltà o contribuire a chiudere concordati in continuità, perseguendo così la propria missione di sostegno al tessuto economico del paese. In questo contesto, Finint Revalue fungerà da servicer per i portafogli acquisiti da Banca Finint, oltre a continuare a operare anche per clienti terzi.
“Ci aspettiamo che la fine degli interventi di supporto alle imprese e la crisi internazionale porteranno ad un aumento del volume dei crediti deteriorati e delle sofferenze”, ha dichiarato Enrico Marchi, presidente del Gruppo Banca Finint, aggiungendo che “come istituto attento alle dinamiche che toccano realtà imprenditoriali piccole e medie dei territori vogliamo essere pronti a intervenire anche in questo ambito, grazie alle competenze che Banca Finint e Finint Investments hanno maturato in questi ultimi anni e all’apporto che potrà arrivare dall’ingresso di Finint Revalue nel perimetro del gruppo.”
Fabio Innocenzi, ad del Gruppo Banca Finint, ha aggiunto: “Il piano industriale 2021-2023 del Gruppo Banca Finint ha inteso valorizzare la possibilità di sfruttare le sinergie tra le nostre unità operative e l’attitudine delle risorse presenti nel Gruppo a gestire business complessi. Per questo crediamo molto nello sviluppo dell’area dedicata agli NPL e agli UTP la quale, oltre che della capacità di valutazione e acquisto di NPE, beneficerà delle competenze nello smart lending, nello structuring e nel definire operazioni di sistema tipiche del Gruppo. In questo quadro Finint Revalue rappresenterà un importante tassello della più ampia strategia dedicata agli NPE”.
Daniele Da Lozzo, futuro Presidente di Finint Revalue, ha concluso: “Sono particolarmente soddisfatto di aver guidato e di continuare a presiedere una tra le realtà più riconosciute nel mondo del credit servicing e di portare avanti un progetto ambizioso di crescita che l’ingresso nel Gruppo Banca Finint renderà ancora più rapido e soddisfacente. I 90 professionisti di Finint Revalue potranno contribuire allo sviluppo dell’area di business dedicata agli NPE e arricchire il proprio patrimonio di competenze grazie allo scambio di know-how con i colleghi del gruppo”.