Illimity ha avviato l’iter autorizzativo per costituire la sua società di gestione del risparmio che gestirà fondi dedicati agli investimenti in crediti distressed che sottoscriverà in parte con capitali propri e che saranno aperti alle sottoscrizioni di altri investitori istituzionali (si veda qui il comunicato stampa).
Il primo fondo che sarà lanciato da Illimity sgr sarà dedicato agli UTP con prospettive di ristrutturazione e ritorno in bonis, che saranno conferiti da banche e operatori finanziari che li hanno originati oppure acquisiti dal fondo stesso. Il fondo potrà anche investire nell’equity delle società in questione. La sgr affiancherà così le attività di investimento della banca in crediti distressed alla loro gestione per conto terzi, diversificando i ricavi e generando nuove opportunità di business per Illimity.
Illimity dall’inizio dell’operatività nel settembre 2018 al 31 luglio 2019 ha sviluppato 1,19 miliardi di euro di business legati a prestiti alle pmi e Npl corporate (si veda altro articolo di BeBeez), in aumento dai 745 milioni dell’aprile scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Dall’inizio dell’operatività Divisione NPL Investment & Servicing ha originato business per complessivi 733 milioni di euro: 487 milioni di investimenti in Npl e 246 milioni di senior financing dell’acquisto di Npl. Solo nel secondo trimestre 2019, sono stati acquistati crediti deteriorati per 48 milioni di euro, che dall’inizio dell’operatività sono saliti a 1,3 miliardi di euro, di cui l’80% sono portafogli corporate. Alla fine del secondo semestre dell’anno, la Divisione NPL ha siglato accordi per ulteriori 183 milioni di euro di controvalore investito. Per quanto riguarda il senior financing a operatori non bancari nel mondo Npl, la banca ha sottoscritto 4 accordi di finanziamento per 241 milioni di euro, garantiti da portafogli di sofferenze o Utp, prevalentemente corporate secured, per un valore nominale lordo di circa 2,4 miliardi di euro.
Quanto alle ultime operazioni, nel luglio scorso Illimity ha annunciato l’acquisto di un portafoglio di Npl da 210 milioni di euro da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez) e di aver comprato altri crediti in sofferenza per 103 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno scorso la banca ha annunciato l’acquisto di vari portafogli di Npl secured nei confronti di debitori corporate per un valore nominale lordo complessivo di circa 55 milioni di euro, ceduti da istituti bancari e garantiti prevalentemente da asset industriali e commerciali; e contestualmente aveva annunciato il finanziamento, per circa 110 milioni di euro complessivi, di quattro operazioni di acquisto di Npl, garantiti da portafogli prevalentemente corporate secured per un valore nominale lordo complessivo di oltre 500 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’aprile scorso Illimity ha siglato con Banco Bpm un accordo per acquisire un portafoglio di Npl derivanti da contratti di leasing del valore lordo di circa 650 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
In questo mese di settembre llimity lancerà la sua banca diretta digitale, che costituisce il terzo e ultimo pilastro del suo modello di business. Per il 2020, la società punta ad avere asset per 3,5-4,3 miliardi di euro, un utile di 55-70 milioni e un Roe del 9-10%. Per il 2023, mira a raggiungere attivi per 6,6 miliardi, un reddito netto di 280 milioni e un Roe del 25% (si veda altro articolo di BeBeez).