Passa per un soffio la business combination proposta da Industrial Stars of Italy 3 (Indstars 3), la Spac promossa da Giovanni Cavallini, Attilio Arietti, Davide Milano ed Enrico Arietti e quotata all’Aim Italia nell’ottobre 2017, con Salcef Group spa, azienda attiva nel settore railway systems and technology in Italia e all’estero.
Lo scorso luglio, infatti, l’assemblea della Spac aveva approvato all’unanimità la business combination, ma soltanto alla presenza del 46,9% del capitale sociale ordinario (si veda altro articolo di BeBeez), per cui l’epilogo non era scontato, visto restava da verificare se e quanti recessi sarebbero stati esercitati dagli azionisti della Spac.
Ebbene i soci della Spac hanno esercitato recessi per un numero di azioni pari al 34,312% del capitale, quindi superiori alla soglia massima del 30% fissata dalla statuto per l’annullare l’operazione (si veda qui il comunicato stampa). Tuttavia, visto che a fare la differenza è una percentuale di poco superiore al 3,4%, il socio di controllo di Salcef, Finhold srl, si è detto disposto a intervenire per salvare il deal.
Ora infatti le azioni dei soci che hanno esercitato il recesso saranno offerte in opzione agli altri soci della Spac. Tra questi, appunto Finhold srl, socio unico di Salcef e titolare di 42.600 azioni ordinarie di Industrial Stars of Italy 3, si è impegnato a comprare la sua quota parte di azioni e a comprare anche l’inoptato nella misura necessaria a realizzare l’operazione.
Grazie alla disponibilità degli imprenditori, quindi, il deal si farà. Ma resta il fatto che si confermano tempi duri per le Spac, che da fine 2018 sono nel mirino della speculazione, con molti investitori della prima ora che hanno venduto i loro titoli sul mercato secondario a prezzi inferiori a quelli del collocamento e che sono stati sostituiti da investitori molto diversi per approccio, che puntano semplicemente a comprare basso e poi a esercitare il recesso per incassare il prezzo di rimborso fissato al prezzo di collocamento (i lettori di BeBeez News Premium possono scaricare qui il l’ultimo Report Spac di BeBeez aggiornato a fine luglio, scopri qui come abbonarti)
L’operazione di business combination di Industrial Stars of Italy 3 prevede come noto un aumento di capitale in Salcef Group di 100 milioni di euro e la distribuzione di parte delle riserve della Spac agli azionisti, ad eccezione di coloro che abbiano esercitato il diritto di recesso, per un ammontare massimo di 50 milioni di euro (in caso di recessi pari a zero); nel caso in cui i recessi siano massimi, saranno restituiti 5 milioni di euro agli investitori. Il massimo dei recessi possibili perché l’operazione si concluda è, come detto, pari al 30% dei capitali raccolti.
Nei prossimi giorni sarà depositato presso il Registro delle Imprese di Milano l’avviso di offerta in opzione delle azioni e saranno indicati i termini e la condizioni dell’offerta. Finhold srl è una società di diritto italiana di nuova costituzione, divenuta titolare del 100% del capitale sociale di Salcef Group perché, come già previsto nel progetto di fusione, prima dell’assemblea i soci precedenti di Salcef (Titania srl, Fidia srl ed Ermes Gestioni srl, controllate tutte dai fratelli Gilberto e Valeriano Salciccia) le hanno conferito tutte le loro partecipazioni.
La business combination era stata annunciata lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez), mentre lo scorso maggio erano stati presentati i dettagli del progetto a stampa e investitori (si veda altro articolo di BeBeez). Come già annunciato ad aprile, la business combination con la Spac sarà condotta sulla base di un enterprise value di Salcef di circa 325 milioni di euro, pari a 5,2 volte l’ebitda del 2018, corrispondente a un equity value di 285 milioni o 9,7 volte gli utili e tenuto conto di un debito finanziario netto di 39,9 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). La quotazione sul segmento Aim di Salcef è prevista entro il novembre 2019, con l’obiettivo di approdare sul segmento Star del MTA entro i successivi 12-18 mesi (si veda altro articolo di BeBeez).
Quella con Salcef è la terza business combination per Giovanni Cavallini e Attilio Arietti, che in precedenza hanno promosso insieme altre due Spac che hanno effettuato business combination, rispettivamente, con LU-VE nel 2015 (si veda altro articolo di BeBeez) e con Sit Group nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Salcef è stata fondata nel 1949 col nome di Cosfer ed è stata acquisita nel 1975 da Rodolfo Salciccia. Fra il 1998 e il 2019 la società ha effettuato ben 8 acquisizioni, l’ultima delle quali è avvenuta fine luglio 2019, quando ha acquisito il 100% di Coget Impianti spa, azienda bresciana che si occupa della progettazione, costruzione e manutenzione delle linee elettriche di distribuzione ad alta, media e bassa tensione e delle linee elettriche di contatto (catenaria) per la trazione elettrica, prevalentemente per il trasporto ferroviario (si veda altro articolo di BeBeez). Oggi Salcef si occupa di manutenzione ordinaria e straordinaria, messa in sicurezza e progettazione di infrastrutture ferroviarie, reti tramviarie e metropolitane, in cui è leader in Italia ed è uno dei principali operatori a livello europeo. Conta 1.000 dipendenti ed è composta da sette società localizzate in Italia e all’estero e ha realizzato nel 2018 un valore della produzione di 319 milioni di euro, con un ebitda di 64,6 milioni (ebitda rettificato di 62,6 milioni), pari al 20%, un utile netto di 29,4 milioni e una posizione finanziaria netta di 39,9 milioni di euro (incrementata rispetto ai 2 milioni dichiarati in bilancio, a seguito dell’aggiustamento per tenere conto della distribuzione straordinaria dell’utile del 2018).