Al 31 dicembre 2022 sono cresciuti del 116,6%, a 117 milioni di euro (erano 54 milioni l’anno precedente) gli investimenti in NPL di Officine CST, società presieduta da Roberto Nicastro, specializzata nella gestione di crediti sia in bonis sia deteriorati verso la pubblica amministrazione, il mercato retail e corporate, il cui azionista di riferimento è il fondo di private equity Cerberus Capital Management (si veda qui il comunicato stampa).
Come anticipato dalla società già all’inizio dell’anno (si veda altro articolo di BeBeez), e ora confermato con l’approvazione dei risultati, nel 2022 il volume di crediti acquistati, in termini di prezzi, ha sfiorato i 90 milioni di euro, cioé tre volte i 30 milioni del 2021. Significativo anche l’aumento del volume degli incassi sugli investimenti diretti, che ha superato i 45 milioni (+30% rispetto al 2021, si veda atro articolo di BeBeez).
Nello stesso periodo, il totale attivo di Officine CST è cresciuto più del 75% a 146 milioni di euro (da 83 milioni), mentre il patrimonio netto ha raggiunto quota 63 milioni di euro (dai 51 milioni precedenti). Questo comprende l’utile netto d’esercizio 2022, attestatosi a circa 12 milioni di euro, quindi inferiore sia ai 14 milioni di euro del 2021 sia ai 26 milioni del 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultimo dato era stato influenzato per 20 milioni da alcune rivalutazioni di attività finanziarie in portafoglio.
Paolo Gesa, ceo di Officine CST da gennaio dello scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez), ha commentato: “Archiviato un ottimo 2022, anche il primo trimestre 2023 ha confermato il trend positivo intrapreso, con livelli record sia in termini di nuovi acquisti che di incassi sul portafoglio d’investimento. La maggior complessità del contesto di riferimento, dovuta in particolare all’inasprimento delle condizioni finanziarie, rappresenta un’opportunità per gli operatori del distress credit che, come noi, hanno attuato una crescita oculata e selettiva”.
Fondata nel 2004 e con sede a Roma, Officine CST opera oggi su tutto il ciclo del credito: origination e strutturazione di operazioni di cartolarizzazione di credito commerciale (anche sfruttando le piattaforme fintech interne), servicing di portafogli di crediti performing e, dal 2018, non performing, avendo in particolare investito in questi ultimi sino ad oggi oltre 200 milioni di euro (a fronte di 800 milioni di crediti acquisiti nel distressed credit). Nell’estate dello scorso anno il gruppo ha optato per una riorganizzazione interna che ha portato, tra le altre, alla nomina come vicedirettore generale di Chiara Alessi, in azienda fin dalla sua fondazione. A lei fanno capo tutte le operations del gruppo, compreso servicing, IT, collection giudiziale verso Pubblica Amministrazione, organizzazione e HR (si veda altro articolo di BeBeez)
Tra i clienti di Officine ci sono alcune delle maggiori utilities, telco e istituzioni finanziarie italiane, oltre a numerose pmi, specie tra i fornitori della pubblica amministrazione, dove è sempre più difficile trovare soluzioni nel sistema bancario tradizionale