
di Sergio Governale
Sesa, società toscana quotata sull’Euronext Star Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, si rafforza nel mercato dei servizi finanziari rilevando, attraverso la controllata Base Digitale Group, il 51% di Centrotrenta Servicing spa (nota anche come 130 Servicing), uno dei più noti servicer di credito attivi sulla piazza italiana (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione prevede il coinvolgimento operativo, anche attraverso meccanismi di equity commitment a lungo termine del managing partner Raffaele Faragò e del co-fondatore Fabrizio Angelelli.
Con sede a Milano e un organico di circa 120 addetti, 130 Servicing offre servizi e soluzioni di master servicing, non di erogazione, agli operatori finanziari. La società opera in particolare quale master servicer, corporate servicer e calculation agent in molte operazioni di cartolarizzazione di NPL e UTP. Per tale motivo, essendo soggetto vigilato ai sensi della normativa vigente, l’acquisizione necessita del via libera di Banca d’Italia.
Tra le ultime operazioni in cui la società è stata coinvolta, ricordiamo per esempio due nuove cartolarizzazioni immobiliari sulla base dell’art. 7.2 della legge 130/99 strutturate una lo scorso gennaio e l’altra a luglio 2022 da Phinance Partners con sottostanti due immobili di natura industriale derivante da special situation che saranno oggetto di opere di rigenerazione urbana (si veda altro articolo di BeBeez). A novembre 2022, invece, 130 Servicing era stato nominato servicer della cartolarizzazione strutturata da Banca Capasso (gruppo IBL Banca) e Reinvest spa, società specializzata nell’analisi, acquisizione e gestione dei crediti NPL e UTP secured e unsecured, prima di una serie della piattaforma di cartolarizzazione immobiliare Ipanema SPE srl, che arriverà ad acquisire immobili e a emettere titoli asset backed partly paid sino a un totale di 200 milioni di euro, che saranno sottoscritti da un veicolo che fa capo a investitori olandesi (si veda altro articolo di BeBeez).
La società, con ricavi annuali per circa 15 milioni di euro, un ebitda margin del 20% e un utile netto sui ricavi pari al 10%, un patrimonio netto di circa 9 milioni e una posizione finanziaria netta attiva per 4 milioni al 31 dicembre 2022, ha sviluppato internamente una piattaforma digitale per la completa gestione delle attività.
“Siamo lieti di entrare a far parte dell’organizzazione del Gruppo Sesa, al fine di accelerare la crescita di competenze, consolidare ed integrare i processi e lo sviluppo di soluzioni digitali a supporto della clientela, mantenendo le nostre caratteristiche di indipendenza verso il mercato, potendo condividere una comune cultura d’impresa basata su attenzione alle persone, compliance ed orientamento alla crescita sostenibile di lungo termine”, ha commentato Raffaele Faragò
“Grazie alla partnership con 130 Servicing, Base Digitale Group evolve ulteriormente le proprie competenze, quale player di riferimento per la digitalizzazione del settore financial services, rafforzando le soluzioni verticali ed applicative già disponibili con il recente avvio di attività di bdx e bdy. Innovazione e digitalizzazione dei processi costituiscono dimensioni sempre più pervasive all’interno delle dinamiche di business di banche e società di servizi finanziari”, ha spiegato Leonardo Bassilichi, amministratore delegato di Base Digitale Group. Quest’ultima si rafforza così ulteriormente nel campo dei servizi finanziari dopo il recente avvio operativo della partnership con Centrico (Gruppo Banca Sella) e della società controllata BDY, prevede di registrare ricavi nell’esercizio al 30 aprile 2024 di circa 130 milioni, con 850 risorse umane e circa 500 clienti sul territorio nazionale.
E Alessandro Fabbroni, amministratore delegato di Sesa., ha aggiunto: “Proseguiamo il percorso di aggregazione di competenze, rafforzando le nostre specializzazioni e piattaforme verticali per il settore financial services che presenta una domanda di digitalizzazione in continua accelerazione. Abbiamo condiviso con i managing partner di 130 Servicing una comune cultura d’impresa orientata a etica, crescita sostenibile e attenzione alle persone, costruendo assieme un piano di sviluppo industriale e valorizzazione del capitale umano. Continuiamo ad alimentare la crescita del Gruppo attraverso M&A industriali bolt-on, in aree di sviluppo strategico e con obiettivi di generazione di valore sostenibile per i nostri stakeholder”.
Per Sesa si tratta della quarta acquisizione dall’inizio dell’anno, dopo aver comprato tramite Var Group a febbraio sia la maggioranza di Next Step Solution sia la maggioranza di Assist Informatica e a gennaio la maggioranza di Amaeco di cui 10% era già stato rilevato circa due anni fa (si veda altro articolo di BeBeez). Ma sono soltanto le ultime quattro di una lunghissima serie di acquisizioni iniziata dopo lo sbarco a Piazza Affari della società nel febbraio 2013, a valle della business combination con la Spac Made in Italy 1 (si veda altro articolo di BeBeez).
Come riassunto nella più recente presentazione agli analisti, il gruppo Sesa ha condotto dal 2015 a oggi circa 60 operazioni di m&a su aziende target che a oggi registrano un fatturato complessivo di circa 900 milioni di euro.
Sesa fa capo a ITH spa, che detiene il 52,814% del capitale. ITH spa è controllata a sua volta con il 73,3% da HSE spa, il cui socio di riferimento è il presidente di Sesa Paolo Castellacci (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), mentre Tamburi Investment Partners possiede poco meno del 21% circa (si veda altro articolo di BeBeez)
Sesa ha approvato la settimana scorsa il resoconto intermedio di gestione consolidato relativo al periodo di nove mesi al 31 gennaio 2023, che ha registrato 2,15 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di quasi 156 milioni e una liquidità netta di meno 200 milioni circa (si veda qui il comunicato stampa).