Le software house Sydema, Mangrovia Blockchain Solutions e Oracle ieri a Milano hanno presentato ufficialmente NPlus, piattaforma che permette agli operatori del settore degli Npl di scambiarsi portafogli o singole posizioni in modo sicuro su un mercato secondario. L’imminente lancio della piattaforma era stato anticipato nel luglio 2019 da Mangrovia (si veda altro articolo di BeBeez).
La piattaforma è gestita dall’omonima società NPlus, partecipata al 51% da Sydema srl e al 49% da Mangrovia Blockchain Solutions, mentre Oracle ha messo a disposizione la sua piattaforma tecnologica.
La cessione dei crediti deteriorati tramite la piattaforma include 5 fasi.
La prima fase è la registrazione al marketplace, in cui il venditore inserisce le caratteristiche del portafoglio e della garanzia (solo nel caso di Npl secured); carica il data tape con le caratteristiche dei crediti e seleziona il suo tracciato (da caricare il formato xls o csv, che può essere di tipo Eba, Sydema o personalizzato). Una volta salvato il portafoglio, il file caricato è salvato sulla blockchain. A questo punto si passa alla pubblicazione del portafoglio, con quindi il venditore che mette il suo portafoglio in vetrina (rendendolo visibile a tutti gli operatori, che non possono effettuare offerte di acquisto), oppure pianificare un’asta pubblica o privata (un beauty contest accessibile solo su invito), impostandone il termine iniziale e finale. Il compratore a sua volta può vedere tutti i portafogli (tranne quelli in asta privata, se non è invitato) e consultare il data tape, scaricando il tracciato. In questo caso, la blockchain registra chi ha effettuato il download. Inizia poi la terza fase, cioé quella dell’apertura dell’asta, dove i compratori inviano le loro offerte, che non possono rilanciare, ma solamente ritirare se cambiano idea. Si arriva quindi alla quarta fase di chiusura dell’asta, in cui avviene la valutazione delle offerte da parte del venditore e l’assegnazione del portafoglio: automatica (al miglior offerente) o manuale (il venditore sceglie a chi cedere il portafoglio). La blockchain interviene ancora nella quinta fase, quella della finalizzazione della vendita, per registrare l’operatore cui è stato assegnato il portafoglio. La formalizzazione dell’operazione avviene poi con i canali classici del contratto e dell’incontro tra le parti off-line.
Daniele Morisco, direttore generale di Mangrovia, ha ricordato che la blockchain è stata ammessa dall’ordinamento giuridico italiano (si veda altro articolo di BeBeez), per cui offre al compratore una dataroom certificata, che può essere usata come prova in un contenzioso nel caso in cui sorgessero problemi di mancata corrispondenza tra i portafogli e quanto dichiarato nei data tape. Questa tecnologia si presta in particolare a essere utilizzata quando gli operatori non si conoscono oppure non si fidano l’uno dell’altro. Inoltre, per utilizzarla non occorre modificare i sistemi gestionali utilizzati dalle parti. Secondo Riccardo Marciò, responsabile della direzione Npl di Banco Desio, NPlus è molto potente per il mercato secondario degli Npl, in fase di espansione. A suo avviso la piattaforma non è adatta alle maxi cessioni di crediti deteriorati, per cui è necessario capovolgere molti consulenti, ma si presta molto alle cessioni routinarie di portafogli di Npl di dimensioni medio-piccole, rese necessarie per i parametri di Npl stabiliti dalla Bce.
Mangrovia Blockchain Solutions è stata fondata nell’aprile 2018 da Mangrovia Lab, che fa capo a privati e manager della startup, e al presidente esecutivo AngeloMario Moratti, secondogenito di Massimo Moratti, presidente di Saras, attraverso la sua holding Seven, che detiene il 60% del capitale di Mangrovia. La startup, che ha sede a Milano, Barcellona e Berlino ed è attiva in Italia, Spagna, Germania e Svizzera, è guidata dal managing director e cfo Daniele Morisco e ha messo a segno diverse partnership importanti con realtà prestigiose come IBM, oltre a Oracle. Inoltre è stata iscritta come centro di trasferimento tecnologico nell’apposito registro del Mise.
Nel dicembre scorso Mangrovia si è alleata con Iconium Blockchain Ventures, startup innovativa fintech dedicata allo sviluppo dell’ecosistema finanziario e industriale basato su blockchain, al fine di creare in Italia un punto di riferimento per le aziende interessate a comprendere meglio la tecnologia decentralizzata (si veda altro articolo di BeBeez). Mangrovia inoltre ha supportato Snam nella realizzazione di una piattaforma basata su blockchain per la compravendita di gas naturale, su cui è stata effettuata la prima transazione nel dicembre 2019 (si veda Teleborsa).
Mangrovia conta tre divisioni: fintech, energia (Prosume) e supply chain (Brandzledger). La divisione fintech propone soluzioni di tracciabilità documentale, accesso a sistemi fisici e virtuali (Log in), messaggistica interna e workflow. Prosume si rivolge invece ai prosumer, ovvero consumatori che sono al contempo produttori dell’energia che utilizzano, e si pone come obiettivo la liberalizzazione del mercato energetico locale e lo sviluppo offrendo soluzioni basate su blockchain e supporto di smart-grid resilienti ed efficienti. Infine la divisione supply chain, attraverso Brandzledger, tiene traccia delle transazioni tra due o più attori in maniera efficiente, verificabile, permanente e trasparente. Si applica soprattutto ai settori moda, cibo, farmaceutico e arte.
Sydema è una software house attiva dal 1978. Fornisce anche programmi per il settore finanziario e del recupero crediti, e conta tra i suoi clienti la maggior parte delle banche. Ha sede a Milano e conta oltre 120 clienti. Attualmente sta investendo parecchio in analisi dei dati, AI e blockchain.
Oracle è una multinazionale del settore informatico attiva dal 1977, con sede a Redwood, nella Silicon Valley. Quotata alla Borsa di New York, l’azienda sviluppa e costruisce inoltre strumenti per lo sviluppo di database, hardware, software di gestione delle risorse aziendali (ERP), gestione delle relazioni con i clienti(CRM) e di gestione della catena di distribuzione (SCM).