Cassa di Risparmio di Bolzano ha cartolarizzato un portafoglio di crediti classificati in bonis e derivanti da finanziamenti erogati a pmi del valore di 3 miliardi di euro. Arranger dell’operazione è stato FISG (Gruppo Banca Finint). Orrick, in qualità di deal legal counsel, ha assistito sia CR Bolzano sia FISG.
L’operazione è stata condotta attraverso il veicolo di cartolarizzazione Fanes srl, che ha emesso due classi di titoli asset backed nella forma di partly paid notes, di cui una classe senior da 2 miliardi di euro e una classe junior da un miliardo. I titoli senior hanno ricevuto un rating da parte di DBRS e S&P (si veda qui il report di DBRS).
La cartolarizzazione è revolving e prevede un periodo di cosiddetto rump-up di 24 mesi, che scadrà a fine giugno 2022, durante il quale CR bolzano potrà cedere altri crediti all’spv. A oggi il portafoglio crediti già ceduto è costituito da mutui ipotecari e prestiti unsecured a pmi italiane, imprenditori, artigiani e famiglie produttrici, originati da CR Bolzano e in piccola parte anche da Banca Sella e Kärntner Sparkasse, prima che alcuni dei loro sportelli fossero acquisiti da CR Bolzano, rispettivamente nel 2013 e 2012. Il portafoglio in questione a fine aprile 2020 era costituito da 3208 prestiti disribuiti su 2541 debitori per un valore aggregato di circa 738 milioni.
Nei giorni scorsi anche Alba Leasing ha cartolarizzato crediti in bonis verso pmi. Nel dettaglio si è trattato di una cartolarizzazione STS da 1,26 miliardi di euro di un portafoglio di crediti derivanti da contratti di leasing performing generati prevalentemente negli ultimi 18 mesi (si veda altro articolo di BeBeez).