Credimi si assicura un accordo di finanziamento per altri 150 milioni di euro di prestiti da erogare alle pmi attraverso la sua piattaforma fintech, nell’ambito del programma Perseveranza (si veda qui il comunicato stampa), che aveva preso l’avvio nell’aprile del 2021, con una prima emissione di abs partly-paid da 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Così come nel caso della prima emissione, le note senior della cartolarizzazione sono sottoscritte da Banco BPM e Intesa Sanpaolo, che ha condiviso con Banca Akros anche il ruolo di arranger; BNP Paribas Securities Services ha partecipato all’operazione in qualità di account bank e paying agent; Banca Finint quale servicer e corporate servicer. Gli aspetti legali sono invece stati seguiti dagli studi Gattai Minoli Agostinelli e Jones Day. Grazie a questa nuova tranche, il totale dell’operazione raggiunge quindi i 350 milioni di euro, posizionando Perseveranza come la più grande cartolarizzazione fintech realizzata in Italia e tra le più grandi nell’Europa Continentale.
I prestiti alle pmi finanziati dal programma avranno durata pluriennale, di cui il primo anno di preammortamento con inizio di rimborso previsto dal 2023. Questo con una procedura completamente digitale, una richiesta fatta esclusivamente online, in 2 minuti, da qualsiasi device, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, con documenti firmati digitalmente a fronte di una risposta che arriva in soli 3 giorni.
Ignazio Rocco, founder e ceo di Credimi, ha commentato: “Le imprenditrici e gli imprenditori italiani sono stati piegati da due anni di pandemia, ma oggi sollevano la testa e cominciano a ipotizzare un futuro fatto di investimenti per ripartire e tornare a crescere, anche se in un contesto geopolitico e macroeconomico incerto come quello attuale. I finanziamenti rimangono uno snodo cruciale per la crescita, basti pensare che noi di Credimi abbiamo ricevuto oltre 48 mila domande di finanziamento solo nel 2021. È fondamentale quindi che le pmi possano avere un supporto adeguato, nei tempi corretti. Ecco perché un’operazione come Perseveranza è importante, grazie all’unione di più forze permette di potenziare investimenti e rilancio dell’economia, anche in quelle aziende piccole e piccolissime che più difficilmente ottengono le risorse”.
Credimi dal debutto operativo, nel 2016, ha erogato oltre 1,9 miliardi di euro alle pmi italiane. Ciò ne ha fatto il maggiore digital lender europeo secondo P2P Market Data, oltre che il maggiore italiano (si veda qui il Report di BeBeez 2021 sulle piattaforme fintech, disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data). In particolare, la piattaforma ha chiuso il 2021 con 434 milioni di euro erogati alle pmi (+38,2% dal 2020) a fronte di richieste complessive di finanziamenti per oltre 6 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez). La crescita dell’erogato è stata spinta negli ultimi due anni da una serie di accordi con varie banche commerciali che, come nel caos del programma Perseveranza, hanno sottoscritto note di cartolarizzazione partly-paid di prestiti che via via vengono erogati alle pmi attraverso la piattaforma Credimi.
L’ultimo accordo di questo tipo è stato sottoscritto lo scorso dicembre 2021 per 30 milioni di euro da Banca Sella e da Banca Patrimoni Sella & C. (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo per Banca Sella si è trattato di un dejà vu, dopo che nel marzo 2021 ha sottoscritto al fianco di Deutsche Bank una cartolarizzazione da 170 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che nel settembre 2020 sempre Banca Sella aveva sottoscritto integralmente i titoli rivenienti da una cartolarizzazione di prestiti alle pmi erogati da Credimi fino a un importo di 32 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’agosto 2020 Banca del Piemonte e Banca di Asti si sono impegnate a investire 30 milioni di euro nei titoli della cartolarizzazione dei prestiti alle pmi nell’ambito dell’operazione battezzata #OpenBankingAlliance e lanciata da Credimi nel giugno 2020 con il supporto di Banco Desio (si veda altro articolo di BeBeez). Banco Desio aveva infatti siglato un accordo con Credimi che impegna la banca a investire 50 milioni di euro in finanziamenti alle pmi che passino dalla piattaforma(si veda altro articolo di BeBeez). Sempre Banco Desio ha poi di recente messo a disposizione un nuovo plafond da 50 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
A inizio aprile 2020, a pandemia appena scoppiata, Credimi aveva strutturato la cartolarizzazione Italianonsiferma con Generali, tramite il suo Fondo Straordinario Internazionale lanciato per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, con Generali anchor investor della tranche junior, per una quota da 10 milioni di euro su un target finale di raccolta di 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2020, a Generali si sono affiancate nel ruolo di anchor investor anche Finpiemonte e Fondazione CRT, il cui investimento di 4 milioni nella tranche junior ha permesso di aumentare di 40 milioni la potenza di fuoco dell’iniziativa. La cifra aggiuntiva è stata destinata alle pmi di Piemonte e Val d’Aosta. Garantita al 10% dai due nuovi anchor investor, il restante 90% è coperto, in conformità con il Decreto Liquidità, dal Fondo di Garanzia Pmi (si veda altro articolo di BeBeez). Entrambe le operazioni erano state effettuate in collaborazione con Banca Generali, che distribuisce il prodotto ai suoi clienti professionali, con l’obiettivo di mobilitare velocemente il risparmio privato italiano a supporto dell’economia reale.