Doppio deal per il Supply Chain Fund, il primo fondo chiuso di invoice financing specializzato nell’acquisto di crediti commerciali direttamente dalle pmi, gestito da Groupama am sgr. In entrambi i casi il debitore ceduto è il gruppo Marcegaglia, il gruppo globale specializzato nella trasformazione dell’acciaio, guidato da Antonio ed Emma Marcegaglia.
Il fondo infatti nelle scorse settimane ha acquisito una fattura da 7 milioni di euro emessa da un grande produttore di acciaio estero, siglando contestualmente un accordo per ulteriori cessioni per un totale di circa 60 milioni di euro nei prossimi 12 mesi. L’operazione ha avuto per controparte Marcegaglia Specialities, la controllata del gruppo che trasforma gli acciai inossidabili, per la realizzazione di tubi, prodotti piani e barre trafilate e lavora complessivamente 700 mila tonnellate di acciaio all’anno. Questa prima cessione ha comportato che il fondo saldasse direttamente la fattura del fornitore e concedesse a Marcegaglia una dilazione di 60 giorni rispetto alla originale scadenza.
Un analogo accordo è in via di definizione con un altro produttore di acciaio estero, a sua volta fornitore di Marcegaglia, per una serie di operazioni che nel giro di un anno a loro volta raggiungeranno la cifra di circa 60 milioni di euro. In questo caso la controparte del gruppo Marcegaglia coinvolta è Marcegaglia Carbon Steel, la società che trasforma prodotti piani (coils, nastri e lamiere) in acciaio al carbonio e pre-verniciato e tubi in acciaio al carbonio, lavorando complessivamente 4,6 milioni di tonnellate di acciaio all’anno.
Con 6,2 milioni di tonnellate di acciaio lavorate in totale ogni anno e un fatturato 2019 di oltre 5,5 miliardi di euro, il gruppo Marcegaglia conta 6.600 dipendenti ed è attivo con 28 stabilimenti. Il gruppo ha chiuso il bilancio 2018 con 5,24 miliardi di euro di valore della produzione, 5,06 miliardi di euro di ricavi netti, un ebitda di 384 milioni e un debito finanziario netto di 677 milioni.
La vice presidente del gruppo, Emma Marcegaglia, ha riferito a BeBeez e MF Milano Finanza “la propria soddisfazione per l’esperienza più che positiva maturata con questo primo test di collaborazione con Groupama am sgr, che potrebbe rivelarsi positivamente foriero di altri comuni step successivi”.
Alberico Potenza, managing director dell’sgr, ha detto:” La cessione di crediti commerciali italiani da parte di società estere non è una questione banale a livello contrattuale ed operativo, ma sono orgoglioso di dire che la oramai consolidata esperienza del team di Groupama am sgr assieme alla scelta di digitalizzare tutto il processo di gestione del credito attraverso la Piattaforma offerta da Fifty sono stati in grado di risolvere i problemi che sinora avevano impedito ai nostri competitor di chiudere le operazioni di questo tipo. L’alto livello di qualità del servizio offerto assieme alla forte personalizzazione delle soluzioni offerte alle imprese, il tutto in tempi velocissimi è il motore della forte crescita che stiamo avendo negli ultimi 3 anni. Vorrei ringraziare in particolare Antonio Armillotta Senior Analyst di Groupama am sgr e Alessio Ara, responsabile origination di Fifty, per il risultato raggiunto”.
Il Supply Chain Fund è il primo fondo di direct lending specializzato nell’acquisto di crediti commerciali, è stato il primo fondo di credito ad aver ottenuto a febbraio 2016 il via libera di Banca d’Italia e resta unico nel suo genere anche a livello europeo. Il fondo interviene in ottica di filiera, siglando accordi di reverse factoring con aziende di grandi e medie dimensioni, in relazione ai crediti vantati dai loro fornitori. Dal lancio nel 2016 a oggi il fondo ha erogato oltre un miliardo di euro a favore delle pmi, di cui circa 420 milioni del 2019, mentre nel solo primo semestre 2020 sono stati già erogati altri 200 milioni. I dati sono monitorati dalla piattaforma fintech Fifty, che gestisce il flusso di tutte le fatture acquistate dal fondo e che è partecipata dalla stessa Groupama sgr.
Ogni anno il fondo raccoglie impegni di investimento per l’anno successivo e, al 30 settembre 2019, nell’ultima tornata di sottoscrizioni, aveva raccolto impegni per 60 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Di quel totale, circa 20 milioni di euro erano stati sottoscritti da Cattolica Assicurazioni, HDI Assicurazioni (Gruppo Talanx), ITAS Mutua e dal fondo pensione Previbank, a cui si è aggiunto il rinnovo dell’impegno del gruppo assicurativo Groupama per 40 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Negli anni precedenti il fondo aveva ottenuto la fiducia, oltre che della casa madre, anche da altri due diversi fondi pensione, e cioé Alifond, fondo pensione negoziale del settore alimentare (all’interno di un mandato di gestione preesistente) e Byblos, fondo pensione dei lavoratori dipendenti delle aziende grafiche, editoriali, della carta e del cartone, cartotecniche e trasformatrici.
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