Equita Group studia la costituzione della sua sgr. Lo ha detto l’amministratore delegato Andrea Vismara nei giorni scorsi, in occasione dei conti dei nove mesi della società (si veda qui il comunicato stampa). “Stiamo valutando nuove opportunità di crescita in tutte le aree di attività. È il caso per esempio dell’Alternative Asset Management: nei prossimi anni vediamo un significativo potenziale grazie alle iniziative che stiamo ponendo in essere, dalla gestione in delega di un nuovo fondo di Euromobiliare sgr distribuito dal Gruppo Credem, alla costituzione di una sgr controllata da Equita Group, al lancio di un secondo fondo di private debt“.
Più nel dettaglio, l’Equita Private Debt Fund, gestito formalmente da Lemanik Asset management, risulta a oggi investito al 68%, grazie a due ulteriori investimenti completati in ottobre. La nota di Equita rivela che “il settimo investimento ha riguardato la sottoscrizione di un prestito obbligazionario di 15 milioni di euro per l’acquisizione di un gruppo leader nel mercato della ceramica da parte di un fondo di private equity”, facendo immaginare che il fondo di Equita abbia sottoscritto una parte del bond da 133 milioni emesso da Italcer per l’acquisizione di Rondine, che sinora si immaginava fosse stato sottoscritto interamente da Pemberton asset management (si veda altro articolo di BeBeez). L’ottavo investimento del fondo ha poi riguardato il bond subordinato da 8,9 milioni volto a finanziare l’acquisizione di Neronobile da parte del fondo EOS Investment Management (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione, il gestore del fondo, Paolo Pendenza, aveva già fatto capire che nel 2019 potrebbe essere lanciato il fundraising per un nuovo fondo.
Al 30 settembre 2018 l’Alternative Asset Management aveva in gestione Euro 507 milioni (escludendo le masse in gestione relative a EPS Equita PEP SPAC 2 pari a Euro 74 milioni e la partecipazione in ICF derivante dalla business combination di EPS Equita PEP SPAC).