Friulia, la finanziaria del Friuli Venezia-Giulia, ha annunciato che metterà a disposizione delle pmi della regione 90 milioni di euro. Lo prevede il piano industriale 2019-2022, presentato lo scorso 9 luglio da Marco Signori, direttore generale di Friulia spa, Federica Seganti, presidente Friulia spa e Massimiliano Fedriga, presidente della Regione FVG (si veda qui i comunicato stampa). A oggi Friulia può contare su un patrimonio che ammonta a 640 milioni di euro, fondi propri che saranno messi a disposizione delle imprese del territorio, incluse le pmi e le microimprese. Gli obiettivi del piano sono ampliare la platea di imprese beneficiarie, raggiungendo circa 70 imprese in portafoglio e concorrere all’erogazione di finanziamenti ad un target stimato di oltre 130 giovani imprese in fase di crescita tramite gli strumenti di finanza agevolata.
In particolare, Friulia metterà a disposizione strumenti per facilitare l’accesso al credito (minibond, tranched cover e liquidity facility), il money & coaching (il finanziamento finalizzato al rilancio aziendale), il replacement (il sostegno nella delicata fase del passaggio generazionale) e il project financing. Grazie alla partnership tra Friulia e l’Agenzia Lavoro & Sviluppo Impresa, saranno favoriti nuovi investimenti e insediamenti produttivi. Infine, la Finanziaria accompagnerà le pmi nell’ingresso ai mercati internazionali, potendo contare sui servizi della controllata Finest che saranno ulteriormente implementati per supportare l’export delle imprese del territorio già prima dell’apertura di una sede all’estero.
Le imprese partecipate da Friulia sono soprattutto pmi (80%), che producono un fatturato aggregato pari a 1,8 miliardi di euro, equivalente a circa il 7,1% dei ricavi totali di tutte società di capitali del Friuli Venezia Giulia, e offrono complessivamente 7.000 posti di lavoro (il 6,7% dei dipendenti nel settore privato della Regione).
Tra le ultime operazioni annunciate ci sono gli investimenti in Biolab, azienda di Gorizia che produce e commercializza prodotti biologici, e in Venchiaredo, società della provincia di Pordenone specializzata nella produzione di stracchino.
In particolare, in Biolab Friulia ha investito nei giorni scorsi un milione di euro , sottoscrivendo un aumento di capitale da 700 mila euro ed erogando un finanziamento fino a 300 mila euro di durata quinquennale (si veda qui il comunicato stampa). Biolab è un’azienda leader nel settore degli alimenti biologici, grazie ai suoi prodotti di gastronomia, affettati e alimenti a base di Seitan e Tofu, particolarmente indicati per vegetariani e vegani. Le diverse specialità sono commercializzate con i 3 marchi di proprietà di Biolab (Biolab, Liveg e Una Rosa di Sapori). Inoltre, l’azienda commercializza i prodotti derivanti dalla trasformazione della rosa di Gorizia, radicchio tipico goriziano. E’ stata fondata nel 1991 da Massimo Santinelli. Il suo fatturato nel 2018 ha raggiunto gli 8,4 milioni di euro (+11% rispetto al 2017).
Quanto a Venchiaredo, Friulia lo scorso giugno ha sottoscritto un prestito obbligazionario da 1,5 milioni di euro per il piano di sviluppo della società (si veda qui il comunicato stampa). La finanziaria regionale conferma così la sua presenza a sostegno dell’azienda friulana, dopo che nel 2016 aveva sottoscritto un aumento di capitale per 1,2 milioni di euro. L’intervento di Friulia si inquadra nel più complesso piano di riassetto societario di Venchiaredo, che ha portato Granarolo ad acquisire il controllo del 72,3% delle azioni, dopo un primo investimento nel 2017, quando aveva rilevato dalla svizzera Emmi il 24% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez) e dopo che lo scorso aprile Granarolo aveva comprato un ulteriore 33,47% da Cooperativa Venchiaredo (si veda qui il comunicato stampa). Venchiaredo è nata nel 1968, quando alcuni agricoltori, che tutt’ora forniscono il latte alla società, hanno dato vita a una cooperativa per la lavorazione del latte. Nel 2005, nell’ambito di un piano di ristrutturazione aziendale a cui ha partecipato anche Friulia, è nata la Venchiaredo spa. I dati di bilancio mostrano oggi un trend positivo, con ricavi che nel 2018 hanno raggiunto i 26,9 milioni di euro, con 80 dipendenti e 36 milioni di litri di latte trasformati all’anno, tra latte standard (60%), biologico (30%) e alta qualità (10%).