E’ stato firmato nei giorni scorsi il closing del passaggio del 100% di Tapì, gruppo specializzato nel design e nella produzione di tappi a T per il mondo degli spirit premium e super premium, dal fondo Wisequity IV gestito da Wise Equity sgr al fondo private equity britannico Stirling Square Capital Partners.
L’operazione, che era stata annunciata lo scorso dicembre, si dice condotta sulla base di una valutazione superiore ai 300 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), è stata finanziata mediante l’emissione di obbligazioni PIK per 35 milioni di euro con scadenza nel 2030, emesse da Tapì Holdings spa e sottoscritte e acquistate da Tikehau Investment Management sas, oltre che la concessione di un finanziamento senior term e revolving a Stirling Square Capital Partners. Il bond paga una cedola capitalizzata a scadenza, pari al tasso euribor 6 mesi più uno spread dell’11,50% (si veda qui la delibera del Cda, disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
Chiomenti e Gattai Minoli Partners hanno assistito Stirling Square Capital Partners, rispettivamente, per i proflili corporate, finance e tax dell’operazione. PwC TLS ha assistito il compratore per gli aspetti fiscali relativi alla due diligence e alla struttura fiscale estera dell’operazione.
Nata nel 1999 in Veneto, Tapì è attiva nei settori delle bevande come distillati, vini, birre e soft drink. Con impianti produttivi in Italia, Francia, Messico e Argentina, Tapì è riconosciuto come leader mondiale nella nicchia dei cosiddetti bar top, destinati a bottiglie premium e luxury.
Guidato dal ceo Roberto Casini, Tapì ha sede a Massanzago (Padova) e stabilimenti in Italia, Messico e Argentina. Sviluppa prodotti per il mercato dei distillati, del vino, dei condimenti, dei cosmetici e della birra. Con oltre 900 dipendenti in tutto il mondo, Tapì vanta oltre 5 mila clienti in più di 60 Paesi.
Il business di Tapì è cresciuto significativamente dall’arrivo di Wise Equity come investitore nel febbraio 2017., con il fondo Wisequity IV, che ha acquisito la maggioranza dai soci fondatori Alberto Baban e Nicola Mason e dal fondo Gradiente I, gestito da Gradiente sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Da allora Tapì ha quasi quadruplicato i ricavi, partendo da un fatturato di circa 35 milioni di euro nel 2017. Nel 2022 è arrivata a registrare ricavi per 125 milioni e un margine operativo lordo di 30 milioni di euro, dopo aver chiuso il 2021 con ricavi per quasi 96 milioni, quasi 22 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 28,2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che, nel frattempo, nel novembre 2017 Tapì era salito al 90% del capitale di Tapì Argentina, da un’iniziale quota minoritaria. Il restante 10% del capitale era rimasto invece di proprietà del direttore generale di Tapì Argentina, Mariano Paz (si veda altro articolo di BeBeez). Poi, a maggio 2019, Tapì ha comprato il 100% del produttore francese di chiusure per spiriti Les Bouchages Delage (si veda altro articolo di BeBeez) con gli azionisti di Les Bouchages Delage che hanno reinvestito parte dei proventi in Tapì, entrando nel consiglio di amministrazione della società e mantenendo le posizioni manageriali all’interno dell’azienda.
(articolo modificato il 18 marzo 2024 – si aggiungono dettagli sul bond)