Imi Fabi, fra le più importanti società al mondo nell’estrazione, produzione e commercializzazione di minerali di talco, è tornato a quotare minibond all’ExtraMot Pro, dopo le emissioni del 2016 e del 2014 (si veda altro articolo di BeBeez).
I nuovi minibond sono stati quotati, rispettivamente, l’11 e il 12 marzo. Entrambi i bond hanno struttura amortizing, scadono a dicembre 2024 e pagano una cedola del 5%. Un bond è da 10 milioni, mentre l’altro è da 20 milioni.
Cassa depositi e prestiti ha sottoscritto il 50% dell’importo complessivo dell’emissione, per un valore di 15 milioni di euro, Mediobanca Fondo per le Imprese 2.0 gestito da Mediobanca sgr ha sottoscritto i bond per 10 milioni di euro mentre i restanti 5 milioni sono stati sottoscritti da Finint Investments sgr tramite il Fondo PMI Italia II, il Fondo Finint Bond e il mandato affidato a Finint dal Fondo Pensione Solidarietà Veneto. Mediobanca ha assistito Imi Fabi e i tre investitori in qualità di sole arranger dell’operazione.
Le risorse raccolte grazie all’operazione saranno utilizzate a sostegno dei piani di sviluppo del gruppo. In particolare, l’emissione andrà a supportare investimenti in ricerca, innovazione, efficienza energetica e tutela ambientale previsti nel piano industriale 2017-2025.
I due nuovi titoli si affiancano così all’ExtraMot agli altri tre titoli già quotati e cioé a quello da 6,3 milioni a scadenza gennaio 2020 e cedola 6,3%, sottoscritto in emissione dai fondi di private debt di Anthilia Capital Partners sgr, in coinvestimento con Banca Popolare di Sondrio e Credito Valtellinese; a quello da 5 milioni a scadenza gennaio 2022 e cedola 4,5% e a quello da 11 milioni al gennaio 2023 e cedola 5,2%, entrambi sottoscritti dai fondi di Anthilia in coinvestimento con Banca Popolare di Sondrio, Credito Valtellinese e Banca di Credito Popolare.
L’ultima precedente emissione, quella del 2016 per un totale di 16 milioni, era servita a finanziare in parte l’acquisizione da 50 milioni di euro della Brumado Talco sa, business unit “talco” del gruppo brasiliano Magnesita, società quotata sulla borsa brasiliana.
Imi Fabi, nata negli anni ’50 e di proprietà della famiglia Fabi, ha chiuso il 2017 con ricavi netti per 156,6 milioni, un ebitda di 30,5 milioni e un debito finanziario netto di 108,5 milioni. Il gruppo occupa oggi il primo posto a livello domestico e il secondo a livello globale e si compone di 10 società operative, di cui 4 in Europa, 2 in Asia, 2 in Nord America, 1 in Sud Ameria ed 1 in Australia, e può contare su 7 miniere.
(articolo modificato alle ore 9:40 del 14 marzo 2019, si aggiungono le informazioni relative ai sottoscrittori dei bond, contenute nel comunicato stampa diramato dopo la pubblicazione dell’articolo questa mattina)