La startup proptech Casavo ha chiuso un round di finanziamento in debito del valore di 25 milioni di euro. Nello specifico, la startup ha sottoscritto un contratto di finanziamento revolving assistito da garanzie reali con un importante fondo internazionale con focus sul settore tecnologico. L’operazione è stata conclusa grazie al supporto degli advisor Rödl & Partner e Chiomenti (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta del secondo round dell’anno per la startup e del quarto dalla sua fondazione nel 2017. Casavo aveva chiuso un round di serie A in azioni del febbraio scorso di circa 7 milioni di euro guidato da Project A Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). Al round avevano partecipato anche investitori che avevano già sostenuto Casavo, come Picus Capital, con sede a Monaco, e al fondo italo-francese 360 Capital Partners. Hanno partecipato al round del febbraio scorso anche Kervis Asset Management, Boost Heroes (holding di partecipazioni guidata da Fabio Cannavale), Marco Pescarmona (fondatore e presidente del Gruppo MutuiOnline) e Rancilio Cube, il family office e gruppo di impact investing fondato a Milano dalla famiglia Rancilio. In precedenza, la startup aveva raccolto un round pre-seed da 500 mila euro da Picus Capital nel settembre 2017 e un round seed da 1,4 milioni di euro nel marzo 2018, guidato da 360 Capital Partners e sottoscritto anche da Picus Capital e Rancilio Cube (si veda Crunchbase). Grazie all’ultimo round in debito, salgono a 50 milioni di euro i fondi raccolti da Casavo, tra azioni e debito, in meno di 2 anni.
Casavo è stata fondata nel 2017 da Giorgio Tinacci e Simon Specka. Offre un sistema di valutazione degli immobili automatizzato, che prende in considerazione oltre 70 variabili e offre in tempo reale ai potenziali venditori il valore delle loro proprietà e permette loro di venderla subito. Dopo l’accettazione dell’offerta, Casavo organizza un sopralluogo gratuito della proprietà, mentre il venditore riceve il pagamento entro 30 giorni, contro gli 8 mesi mediamente necessari per vendere una casa in Italia. Il servizio è gratuito: Casavo guadagna da uno sconto medio dell’8% applicato al prezzo di mercato dell’immobile. La startup poi ristruttura e a sua volta rivende l’immobile. Casavo non compete, bensì collabora con le agenzie immobiliari: oltre 700 hanno aderito al suo network a Milano e Roma e le segnalano gli immobili che hanno fretta di vendere. La startup attualmente è attiva a Milano e Roma, ma da aprile sarà presente anche a Torino e Firenze. Ad oggi Casavo ha chiuso più di 50 operazioni immobiliari investendo più di 11 milioni di euro ed è cresciuta da 2 a 30 dipendenti in poco più di un anno.