Autotorino spa, il più grande gruppo privato in Italia attivo nella vendita di auto nuove e usate, ha quotato da questa mattina all’ExtraMot Pro 10 milioni di euro di nuovi minibond a scadenza 12 settembre 2026 e cedola 3%. Il titolo si affianca così alla precedente emissione da 6 milioni di euro, quotata nel febbraio 2017 che ha scadenza nel febbraio 2022 con cedola 5,20% che era stato interamente sottoscritto dal fondo Anthilia Bond Impresa Territorio gestito da Anthilia Capital Partners sgr insieme a Banca Popolare di Sondrio e a Credito Valtellinese (si veda altro articolo di BeBeez).
Autotorino ha annunciato lo scorso aprile la fusione con Autostar spa, a sua volta la più grande concessionaria auto del Veneto e Friuli Venezia Giulia (si veda qui il comunicato stampa). La fusione, operativa dallo scorso 1° settembre, come indicato nel Documento di ammissione del bond, ha dato luogo a una realtà composta da 1.500 collaboratori, oltre 260 mila clienti, 53 mila auto vendute e un fatturato aggregato pro-forma 2018 di 1,2 miliardi di euro, con un target di ricavi per il 2019 in crescita del 10-15% e un target di ebitda di 47 milioni (+12% sul 2018). Gli advisor legali dell’operazione sono stati lo studio Osborne Clarke di Milano (Autotorino) e Ponti & Partners di Udine (Autostar).
Tecnicamente Autotorino ha acquistato il 100% di Autostar, con la famiglia del fondatore, Arrigo Bonutto, che ha reinvestito per il 17% nella nuova realtà tramite la holding Vittorio Investimenti srl. Per il resto, il capitale fa capo al fondatore di Autotorino Plinio Vanini (direttamente al 10,43% e indirettamente tramite Vanini holding spa, al 43,93%), al direttore generale Stefano Martinalli (8,75%) e da Gerolamo e Luigi Malvestiti (6,34% ciascuno).
Autotorino è concessionario ufficiale di 14 brand (hyundai, Mercedes Benz, Lexus, Toyota, Smart, Mitsubishi, KIA, Jeep, Subaru, Mini, BMW, BMW motorroad, Alfa Romeo, Fiat) e ha chiuso il 2018 con 880,8 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 32,2 milioni e un debito finanziario netto di 81,9 milioni, mentre Autostar, concessionaria Mercedes e BMW/Mini, ha raggiunto un fatturato di 317,7 milioni (+22% dal 2017), un ebitda di 10,8 milioni (+24,8%) e un debito finanzario netto di x milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Il Documento di ammissione spiega che i proventi del bond saranno “utilizzati dall’emittente per finanziare i progetti di crescita del gruppo anche in orizzonte pluriennale, sia per linee interne sia per linee esterne (mediante l’acquisizione di aziende e/o partecipazioni, anche di controllo, in player di mercato che per dimensioni, caratteristiche e offerta commerciale siano funzionali e coerenti con il business del gruppo). Parte di tali proventi potranno essere, inoltre, destinati a finalità di gestione operativa generale del gruppo, ivi incluso eventualmente il rifinanziamento del debito e la diversificazione delle fonti di finanziamento rispetto al tradizionale canale bancario. L’obiettivo del gruppo è quello di consolidare la propria posizione di leader di settore in Italia, accrescendo ulteriormente la propria quota di mercato in uno scenario di progressiva concentrazione del settore sugli operatori maggiormente strutturati e con capacità di investimento”.
I proventi dell’emissione del minibond del 2017 erano stati utilizzati per finanziare l’acquisizione di 23 concessionarie del Gruppo TT Holding, dopo che nell’aprile 2015 Autotorino aveva affittato il ramo d’azienda di cinque società del gruppo nell’ambito di un accordo di ristrutturazione dei debiti sulla base dell’art. 182-bis della Legge fallimentare.