Manutencoop Società Cooperativa ha annunciato l’acquisto del 33,2% del capitale sociale di Manutencoop Facility Management dai restanti azionisti, dopo che l’operazione, pur annunciata nel giugno 2017, era rimasta in forse perché le dimensioni dell’emissione obbligazionaria che avrebbe dovuto portare al gruppo il denaro necessario all’operazione e contestualmente rifinanziare il debito, erano state inferiori alle attese.
Per questo motivo si era parlato di un interesse del fondo Elliott a concedere un finanziamento proprio per permettere alla holding di controllo, Manutencoop Società Cooperativa, di pagare l’uscita dal capitale degli azionisti finanziari di minoranza. Voci che erano state indirettamente confermate dalla stessa società con un comunicato stampa, che aveva precisato che Manutencoop Società Cooperativa stava continuando a valutare diverse soluzioni con l’obiettivo di consentire l’uscita delle minoranze dal capitale della controllata.
Nell’estate 2016 gli investitori finanziari (Private Equity Partners sgr, 21 Investimenti sgr, MPVenture sgr, Sviluppo Imprese Centro Italia sgr, NEIP II, DeA Capital Alternative Funds sgr e Cooperare spa, Unipol Banca e Mediobanca) avevano siglato l’accordo per salire 33,2% del capitale del gruppo, con il 66,8% che era rimasto appunto in mano a Manutencoop Società Cooperativa. Gli accordi prevedevano anche che a partire da gennaio 2017 potessero essere avviate le iniziative finalizzate all’exit. Da qui l’emissione del bond.
Alla fine, per concludere l’uscita della minoranza, non c’è comunque stato bisogno di Elliott e CMF ha comprato sia le azioni in portafoglio alla minoranza sia quelle prima direttamente detenute da Manutencoop Società Cooperativa.
Nel dettaglio, l’operazione è stata realizzata utilizzando i 360 milioni di euro di bond CMF, un finanziamento soci subordinato da 50 milioni di euro concesso da Manutencoop Società Cooperativa a CMF a scadenza successiva a quella del bond CMF, e parte delle disponibilità liquide di Manutencoop Facility Management. Non solo. Gli azionisti di minoranza hanno anche concesso una dilazione su una porzione del vendor loan concesso a Manutencoop Società Cooperativa per un 26 milioni che non sono stati oggetto di rifinanziamento. Tale vendor loan scadrà successivamente alla scadenza delle obbligazioni CMF. Manutencoop Società Cooperativa rimane, quindi, l’azionista di controllo di Manutencoop Facility Management attraverso CMF di cui detiene l’intero capitale sociale.
Nel corso dell’Assemblea tenuta ieri CMF ha poi designato Giuliano Di Bernardo, Aldo Chiarini, Rossella Fornasari, Paolo Leonardelli, Giuseppe Pinna, Gabriele Stanzani e Matteo Tamburini quali nuovi membri del Consiglio di amministrazione e ha nominato presidente Di Bernardo, mentre ha confermato Chiarini quale amministratore delegato.
Vitale & Co. ha svolto il ruolo di advisor finanziario di Manutencoop Società Cooperativa e di CMF. Lo Studio Gatti Pavesi Bianchi ha prestato assistenza legale per gli aspetti societari e lo studio Latham & Watkins per gli aspetti legali di diritto italiano, inglese e americano legati all’emissione obbligazionaria. Gli aspetti fiscali sono stati curati da Maisto e Associati.