Polynt-Reichhold, uno dei principali produttori di resine di rivestimento e composite, oltre che operatore globale della chimica specializzata, con una presenza significativa in Europa e nord America, ha emesso un bond high yield multi-tranche in dollari ed euro (si veda qui il comunicato stampa). L’emissione, nel dettaglio, è stata condotta da SCIL IV, controllante di Specialty Chemicals International, che a sua volta controlla il gruppo Polynt-Reichold. L’emissione è composta da una tranche a tasso fisso da 325 milioni di euro, una a tasso variabile da 325 milioni di euro, infine una tranche a tasso fisso da 760 milioni di dollari Usa. Il gruppo ha anche ottenuto una revolving credit facility da 85 milioni di euro. L’agenzia di rating Moody’s ha assegnato il rating B1 sia all’emittente sia ai bond.
Per Polynt-Reichhold l’operazione è stata coordinata da Alberto Carpani, general counsel del gruppo. Chiomenti ha assistito Polynt spa per i profili di diritto italiano. Skadden Arps Slate Meagher & Flom ha agito per i profili di diritto inglese e statunitense. Latham & Watkins ha prestato assistenza a JP Morgan (lead bank), Apollo Global Securities, Goldman Sachs e Intesa Sanpaolo.
L’emissione è connessa all’acquisizione, lo scorso luglio, da parte di Polynt-Reichold del 50% delle azioni precedentemente detenute da fondi gestiti da Investindustrial. Nel dettaglio, Global Chemicals sarl, veicolo del fondo Investindustrial V, ha venduto alla stessa Polynt Reichhold la sua quota del 50% di Specialty Chemicals International, la holding che controlla al 100% Polynt Reichhold, mentre Black Diamond Capital Management, controlla il 50% di Specialty Chemicals (si veda altro articolo di BeBeez).
L’acquisizione da parte di Polynt-Reichhold delle azioni di Investindustrial in Specialty Chemicals, unitamente al rifinanziamento del debito esistente, era stata finanziata con circa 1,3 miliardi di euro di nuove linee di credito senior garantite e non garantite erogate da JPMorgan e da alcuni fondi gestiti da Apollo Capital Management. E la somma espressa in euro degli importi dei bond appena emessi da Polynt- Reichold è appunto di poco superiore a 1,3 miliardi di euro.
Ricordiamo che l’operazione, annunciata nel luglio scorso (si veda altro articolo di BeBeez), è stata condotta sulla base di un enterprise value di 2,6 miliardi di euro, ossia 10 volte l’ebitda 2020 che è 261 milioni (in aumento dai 241 milioni del 2019) a fronte di ricavi in calo a 1,74 miliardi di euro (da 2 miliardi) e di un debito finanziario netto di 317 milioni (si veda qui la presentazione agli obbligazionisti).
Data la struttura dell’operazione, con Polynt-Reichold che deterrà così un corposo pacchetto di azioni della propria holding, si può immaginare che Black Diamond stia ipotizzando una successiva futura operazione di aggregazione.
Ricordiamo che nel febbraio 2020 Polynt-Reichhold aveva già rifinanziato il debito a lungo termine da 506 milioni di euro lordi con un nuovo prestito a medio lungo termine senior secured da 475 milioni di euro, erogato a Specialty Chemicals Holding I bv e di cui JPMorgan era stato unico bookrunner; con una nuova linea revolving da 100 milioni di euro; e con un nuovo prestito a medio lungo termine senior secured da 60 milioni di euro erogato a Polynt Composites Usa (si veda qui il report di Moody’s). L’operazione aveva permesso anche il pagamento di un dividendo straordinario agli azionisti da 125 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Polynt-Reichhold è nata nel 2017 a valle della fusione tra Polynt spa, società italiana leader nella produzione di polimeri intermedi e materiali compositi, controllata da Investindustrial dal 2008 tramite Polimeri Speciali Holding spa, e Reichhold Industries. Quest’ultimo era un gruppo chimico statunitense specializzato nella produzione di resine, a sua volta controllato da un gruppo di fondi di private equity guidato da Black Diamond Capital Management e che comprendeva anche JP Morgan Investment Management, Third Avenue Management e Simplon Partners. Questi ultimi fondi avevano investito nei bond senior di Reichold andati poi in default nel 2014 e avevano preso quindi il controllo del gruppo convertendo il loro credito in equity, supportando il rilancio del business (si veda altro articolo di BeBeez). Oggi Polynt-Reichhold gestisce 41 stabilimenti in tutto il mondo e ha una forte presenza in Europa e Nord America.
Investindustrial e Black Diamond avevano avviato un’ asta per cedere Polynt-Reichhold nel febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez), ma l’operazione era nell’aria dall’ottobre 2020, quando si diceva appunto che i fondi azionisti avrebbero avviato il processo di vendita a inizio 2021 sulla base di una valutazione di 1,5-2 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez). La valutazione che circolava nel febbraio scorso era invece già di 2,5 miliardi. Tra i potenziali interessati si diceva ci fossero gruppi strategici come Eastman Chemical Company e Lanxess e grandi fondi di private equity internazionali come Cinven, Lone Star e Apollo Global Management.
Ricordiamo che nello stesso settore a inizio febbraio Bain Capital e Cinven si sono aggiudicati l’asta per la divisione Specialty Ingredients del gruppo chimico svizzero quotato Lonza AG, per 4,2 miliardi di franchi svizzeri (si veda qui il comunicato stampa di allora), ben oltre le valutazioni che circolavano lo scorso ottobre 2020 di 3-3,5 miliardi di franchi svizzeri, sulla base di un multiplo di 10-12 volte l’ebitda atteso per il 2020, attorno ai 300 milioni di franchi (si veda altro articolo di BeBeez). La battaglia finale per Lonza Specialty Ingredients era tra il consorzio dei due fondi e la tedesca Lanxess. In ogni caso i partecipanti all’asta per la divisione di Lonza potrebbero ora essere interessati ad acquistare Polynt-Reichhold oppure gli stessi Bain Capital e Cinven potrebbero immaginare un’aggregazione con la divisione di Lonza appena acquisita.
Sempre nel settore chimico, nel settembre 2020 Investindustrial e Black Diamond avevano rilevato insieme Hexion PSR, società attiva su scala globale nella produzione di resine fenoliche speciali, composti per stampaggio termoindurenti ingegnerizzati e formaldeide, e vanta un forte posizionamento sia in Europa sia in Nord America. A vendere è il gruppo quotato a Wall Street Hexion Inc. La società è passata di mano per per 425 milioni di dollari, di cui 335 pagati al closing e inclusivi di alcune passività assunte dal compratore e la restante parte relativa a proventi futuri basati sulla performance della società per la restante (si veda altro articolo di BeBeez).
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