Isaia e Isaia spa, noto sarto napoletano specializzato in abiti maschili di altissima qualità, ha rilevato il 100% della Tessitura di Quaregna, società che realizza tessuti innovativi per abbigliamento di lusso made in Italy. A vendere è stata la famiglia Ghione, fondatrice del marchio Tessitura di Quaregna. Contestualmente, Isaia ha lanciato il marchio Quaregna-La Tela di Penelope. Lo riferisce il quotidiano La Stampa.
La Tessitura di Quaregna, con sede a Quaregna (Biella), è stata fondata nel 1960 da Nello Ghione. L’azienda è un fornitore storico di Isaia e Isaia, per cui produceva tessuti in esclusiva. La società ha chiuso il 2018 con ricavi per 2,37 milioni di euro, un ebitda negativo di 95 mila euro e una posizione finanziaria netta di 283 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
L’operazione ha lo scopo di aumentare la produzione dell’azienda, che sarà guidata dal direttore creativo Guido Stupenengo, che dai primi anni ’80 è una vera e propria pietra miliare per i più importanti lanifici biellesi. Silvia Ghione, figlia del fondatore della Tessitura di Quaregna, ricoprirà un ruolo dirigenziale. PwC Tls ha agito in qualità di general advisor di Isaia e Isaia nell’acquisizione.
Fondata a Napoli nel 1920 da Enrico Isaia come negozio di tessuti pregiati destinati alle più rinomate sartorie della città, Isaia e Isaia si è dal canto suo trasformata essa stessa in sartoria e nel tempo si è industrializzata e internazionalizzata e ora è gestita dalla terza generazione della famiglia, con Gianluca Isaia presidente e amministratore delegato (al 16,92% del capitale). Il gruppo ha chiuso il 2018 con ricavi netti per 61,6 milioni di euro, un ebitda di 9,1 milioni e un debito finanziario netto di 36,1 milioni.
La società nel gennaio scorso ha ottenuto una multi-tranche facility bancaria da 10 milioni di euro da Banca Popolare di Torre del Greco, da Iccrea e da Bppb (si veda altro articolo di BeBeez). Isaia e Isaia inoltre il 12 dicembre 2019 ha quotato due minibond all’ExtraMot Pro3. Entrambi i titoli sono stati emessi per un massimo di 7,5 milioni di euro ciascuno, ma uno offre una cedola del 4,5% e scadrà il 1° gennaio 2027; l’altro paga una cedola del 5,2% e scadrà il 1° luglio 2027 (si veda altro articolo di BeBeez).
La società aveva già quotato all’ExtraMot Pro 2 minibond nel luglio 2015 (si veda altro articolo di BeBeez). Quell’emissione prevedeva inizialmente una tranche da 5 milioni di euro a scadenza 2020 e cedola 5,6% e un’altra tranche da 2,5 milioni, più eventuali altri 2,5 milioni da erogarsi al raggiungimento di determinati obiettivi economici, che aveva scadenza 2022 e pagava una cedola del 7,3%. I titoli erano stati sottoscritti per il 90% del valore dal fondo di minibond gestito da Anthilia Capital Partners sgr e per un 10% dallo sponsor e arranger Banca Popolare di Bari. Entrambi i bond sono stati poi rimborsati anticipatamente da Isaia a inizio 2018 (si veda qui la comunicazione di rimborso per il bond 2020 e qui quella per il bond 2022).
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