A sottoscrivere il minibond da 12 milioni di euro del gruppo siderurgico campano Sideralba, quotato all’ExtraMot Pro3 a inizio agosto, come anticipato allora da BeBeez, sono stati Cassa Depositi e Prestiti (5 milioni di euro), Mediocredito Centrale (5 milioni di euro) e Banca di Credito Popolare (2 milioni di euro) (si veda qui il comunicato stampa).
Il bond, che paga una cedola del 1,75% e ha scadenza gennaio 2027, è coperto dalla garanzia SACE. Banca Finint ha svolto il ruolo di arranger dell’operazione e della garanzia SACE oltre ad aver ricoperto i ruoli di SACE Agent, Paying Agent e Issuing Agent dell’operazione. Lo studio legale NCTM ha agito in qualità di deal legal counsel e di advisor legale degli obbligazionisti.
Daniele Palombi, cfo di Sideralba ha dichiarato: “In un momento storico forse tra i più difficili e complessi a livello mondiale nella nostra storia recente, sono orgoglioso di poter annunciare che il nostro gruppo sia riuscito a mettere a segno un’importante operazione finanziaria a sostegno di un piano di crescita previsto per i prossimi anni che riteniamo ambizioso. Grazie a questa prima operazione di minibond, che rappresenta un punto di partenza per l’evoluzione della gestione finanziaria dell’azienda, il nostro gruppo potrà beneficiare di una maggiore diversificazione delle forme di finanziamento oltre che maturare un corporate brand nel mercato dei capitali che potrà aumentare la visibilità dell’azienda presso investitori e finanziatori. Si apre ora la possibilità di sviluppare e di dare continuità a una serie di progetti fondamentali per il nostro consolidamento e crescita internazionale e per questo ringrazio Banca Finint, tutti i sottoscrittori del minibond e SACE che hanno deciso di sposare il nostro progetto industriale”.
Fondata nel 1993, inizialmente l’attività di SIderalba era dedita all’asolatura di tubolari per la fabbricazione di infissi e finestre. Il gruppo nel tempo si è sviluppato ampliando la propria attività nel settore metalmeccanico e siderurgico con rilevanza sia nazionale che internazionale. Infatti, l’acquisizione dal Gruppo Ilva degli impianti di Ilva Maghreb e di Tunisacier, avvenuta nel novembre 2017, ha permesso a Sideralba di verticalizzare la propria offerta con la nuova trasformazione dei coils. Attualmente, Sideralba opera nel settore della produzione e commercializzazione di tubi, nastri e lamiere da coils. In Italia due sono gli stabilimenti in cui opera: lo stabilimento di Acerra (Napoli) specializzato nella divisione “tubolari, nastri e lamiere” e lo stabilimento di Basciano (Teramo) che si occupa di “profili aperti” di diversa qualità. Sideralba produce e commercializza su scala mondiale 600.000 tonnellate all’anno di prodotti d’acciaio tra coils, tubi, nastri, lamiere da coils e profili aperti.
Sideralba è controllata da Luigi e Tommaso Rapullino (con il 45,18% ciascuno) e partecipata al 9,64% da Rosanna Di Leonardo. La società ha chiuso il bilancio consolidato 2020 con 222,8 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 21 milioni e un debito finanziario netto di 22,8 milioni
Lo scorso giugno la società si è assicurata un finanziamento da 7 milioni di euro con garanzia SACE, erogato da Iccrea Banca in sinergia con BCC di Napoli, per sostenere l’azienda nel suo sviluppo internazionale (si veda qui il comunicato stampa).
I proventi del bond serviranno a supportare lo sviluppo della società come previsto dal Piano Industriale 2021-2024. Il focus della crescita prevede il consolidamento delle quote di mercato in Europa e in Italia.