C’è il noto gestore di fondi hedge John Paulson dietro la controfferta arrivata lunedì per aggiudicarsi il controllo di Steinway Musical Instruments. Lo ha scritto per primo il New York Post. Il produttore di strumenti musicali, tra cui i pianoforti a marchio Steinway & Sons, aveva detto di avere ricevuto un’offerta a 38 dollari per azione, superiore a quella di Kohlberg&Co a 35 dollari, senza però fare riferimento al nome di chi aveva sfidato il private equity fondato da Jerome Kohlberg dopo aver lasciato KKR, in disaccordo con gli altri soci cofondatori Henry Kravis e George Roberts (si veda altro articolo di BeBeez).
Kohlberg&Co ieri ha fatto sapere che intende lasciare spazio al nuovo offerente o a chiunque intende offrire un prezzo analogo o superiore. Intanto è ancora in corso il cosiddetto periodo da 45 giorni «go-shop» in cui Steinway può andare alla ricerca di offerte alternative. Il titolo ieri a Wall Street era in calo del 3,16% a 38,34 dollari, dopo che lunedì aveva superato i 39 dollari.
CVC Capital Partners ha annunciato ieri che comprerà Domestic & General Group da Advent International. Il management della società britannica specializzata nell’emissione di garanzie per elettrodomestici manterrà una quota nel capitale. Lo scrive Bloomberg, che precisa che il gruppo è stato valutato 750 milioni di sterline, quindi ben al di sotto dell’inizial obiettivo di Advent di un miliardo. Advent aveva acquisito il controllo di Domestic&General nel 2007 sulla base di una valutazione di 524 milioni. Il gruppo prevede un ebitda di 83 milioni quest’anno, a fronte di 600 milioni di ricavi, più del doppio dei 41 milioni di ebitda registrati nel 2008.
Il buyout sarà finanziato con l’emissione di 500 milioni di sterline di bond high yield in tre tranche (200 milioni secured a tasso fisso a 7 anni, 150 milioni secured a tasso variabile a 6 anni e 150 milioni a 8 anni unsecured) e con 80 milioni di linee di credito bancarie messe a disposizione da Goldman Sachs, Barclays, Credit Suisse, Bnp Paribas, Morgan Stanley, SocGen e Ubs.
Bain Capital ha ceduto il 75% di Domino’s Pizza Japan all’australiana Domino’s Pizza Enterprises per 12 miliardi di yen (123 milioni di dollari). Domino’s Pizza Enterprises possiede i diritti di franchising per il brand Domino’s Pizza in Nuova Zelanda, Francia, Belgio, Olanda e Monaco. Lo rivela il Wall Street Journal Online, che precisa che Bain resta nel capitale della catena di pizzerie in Giappone con il 25%.
Bain aveva acquisito il controllo di Domino’s Pizza in Giappone nel 2010 per l’equivalente di 50 milioni di dollari, mentre l’operazione annunciata ieri si basa su una valutazione di 250 milioni di dollari, cioé un su un multiplo di circa 10 volte l’ebitda. In Giappone Domino’s PIzza conta 259 pizzerie e conta di aprirne altre 600 nei prossimi 5 anni. Domino’s Pizza Enterprises, quotata a Sidney, finanzierà l’acquisizione con un’offerta pubblica di vendita di azioni da 156 milioni di dollari australiani a 1′,20 dollari per azione e con 101 milioni di debito.