Tikehau Capital ha completato la raccolta fondi per il suo T2 Energy Transition Fund, con oltre un miliardo di euro di impegni (si veda qui il comunicato stampa). Il fondo specializzato in aziende coinvolte nel macro-trend dell’energy transition era stato lanciato nel dicembre 2018 insieme a Total (si veda qui il comunicato stampa di allora) e ha l’obiettivo di supportare la crescita delle aziende il cui modello di business contribuisca alla riduzione delle emissioni di CO2 attraverso processi di produzione (energie rinnovabili), consumo (auto elettrica) e gestione dell’energia più efficienti e sostenibili. Al 31 dicembre 2019 Il fondo aveva annunciato un primo closing a 500 milioni da investitori istituzionali tra cui BPIfrance e Groupama. Il fondo a oggi ha già investito un totale di 440 milioni di euro in sei aziende europee: Green Yellow e Groupe Rougnon, in Francia, Crowley Carbon e Amarenco in Irlanda, Enso in Spagna e, nel luglio 2020, EuroGroup in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Mathieu Chabran, co-founder di Tikehau Capital, ha commentato:“La mission della nostra piattaforma focalizzata sulla transizione energetica è di effettuare investimenti di private equity in aziende profittevoli in questo settore, offrendo loro un forte stimolo affinché possano ridurre immediatamente le emissioni di gas serra. In linea con il nostro impegno ESG e soprattutto con il nostro desiderio di affrontare l’emergenza climatica, abbiamo deciso di lanciare il primo fondo di private equity di questa portata interamente focalizzato sulla transizione energetica. Tikehau Capital ha investito nel fondo 100 milioni di euro di capitali propri. Questo profondo allineamento di interessi con i nostri investitori, ai quali voglio rivolgere un sentito ringraziamento per la fiducia in noi riposta, ci ha permesso di coinvolgere un elevato numero di persone intenzionate a investire in una strategia che ha come obiettivo la decarbonizzazione della nostra economia. Questo ha reso la nostra iniziativa un vero successo ed è solo l’inizio. Possiamo raggiungere gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi nel 2015, a condizione che si inizi già oggi a investire in queste aziende che stanno trasformando il nostro sistema economico, aprendo la strada a un futuro decarbonizzato”.
Chorus Capital, gestore alternativo del credito con base a Londra, ha concluso la raccolta del suo Chorus Capital Credit Fund IV con 1,4 miliardi di dollari di impegni, ben oltre l’obiettivo iniziale di un miliardo (si veda qui il comunicato stampa). La raccolta fondi si è conclusa in poco più di 12 mesi. Sebbene il fondo abbia ricevuto un forte sostegno dagli investitori dei fondi precedenti, i nuovi investitori rappresentano circa il 70% degli impegni. Gli investitori sono fondi pensione, compagnie assicurative e family office in Europa, Nord America e Asia. Già investito per oltre il 60%, il fondo affianca le banche nel finanziamento delle aziende clienti. Sebbene i prestiti rimangano sui bilanci delle banche, il rischio di credito associato ai prestiti viene trasferito al fondo, migliorando la redditività delle banche e la capacità di erogare ulteriori prestiti all’economia. La condivisione del rischio è uno strumento di gestione del capitale efficace e flessibile adottato da un numero in rapida crescita di banche in Europa e sempre più in Nord America e Asia.
GTCR e Reverence Capital Partners hanno annunciato l’acquisizione da Wells Fargo & Co. per 2,1 miliardi di dollari di Wells Fargo Asset Management, una delle principali società di asset management con oltre 600 miliardi di dollari di asset in gestione (si veda qui il comunicato stampa). Il management, i gestori dei fondi e i dipendenti deterranno una partecipazione nel capitale della società, così come Wells Fargo che manterrà una partecipazione del 9,9% e continuerà a fungere da importante cliente e partner di distribuzione. La transazione dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2021.
KKR ha annunciato la sigla di un accordo con la spagnola Telefónica per portare la banda larga in tutto il territorio del Cile (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, verrà costituita una newco alla quale Telefónica Chile apporterà la sua rete in fibra ottica, con KKR che acquisirà il 60% della newco e Telefónica Chile che manterrà il 40%.. La nuova impresa fungerà da prima rete di infrastrutture digitali all’ingrosso del Cile aperta a tutti gli operatori di telecomunicazioni attuali e futuri in Cile, creando un mercato competitivo a vantaggio dei consumatori e delle imprese in tutto il paese.