Gerry Cardinale, fondatore di RedBird Capital, a capo della cordata che nell’agosto 2022 ha comprato il controllo del Milan, già pensa a come rifinanziare il debito con Elliott Management, che al momento della vendita per 1,2 miliardi di euro, aveva concesso ai compratori un vendor loan da 550-600 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scrive il Sole 24 Ore, precisando che Cardinale avrebbe iniziato a contattare vari potenziali investitori che potrebbero affiancare RedBird e i suoi co-investitori ai piani alti della catena di controllo.
E il primo nome che circola è quello di Investcorp, l’operatore di private equity del Bahrein, che da tempo ha nel mirino il calcio italiano e che già aveva provato a comprare la squadra rossonera nel 2022, ma era poi stato appunto battuto da RedBird (si veda altro articolo di BeBeez). A quel punto aveva messo nel mirino l’Inter (si veda articolo di BeBeez), visto che a sua volta la famiglia Zhang già allora aveva iniziato a pensare a come affrontare nel marzo 2024 la scadenza del bond da 275 milioni di euro e cedola 12% emesso nel marzo 2021 e che era stato interamente sottoscritto da Oaktree Capital Management (si veda articolo di BeBeez). Di Investcorp e Inter però poi non si è più parlato sino allo scorso settembre, quando tutte le testate sportive hanno diffuso la notizia di una trattativa del club con un soggetto medio-orientale legato a investitori sauditi, avanzando l’ipotesi che si potesse trattare di Investcorp, che pur avendo sede in Bahrein raccoglie gran parte dei suoi capitali appunto da investitori sauditi (si veda articolo di BeBeez Magazine n. 13 del 25 settembre).
Come già riassunto nell’analisi dedicata al calcio di BeBeez Magazine n.15 del 25 novembre, i numeri del club rossonero sono in netto miglioramento (si veda qui il bilancio 2022-2023). Il club ha infatti messo a segno un aumento a tre cifre del risultato netto, tornato all’utile (6,1 milioni di euro) dopo diversi anni in rosso più o meno profondo (66,1 milioni nel solo esercizio 2021-2022), grazie soprattutto alla maggiore capacità di generare ricavi. A questo riguardo è degno di nota che nell’ultimo esercizio il Milan sia riuscito a ridurre, seppure di qualche punto percentuale, il peso dei diritti televisivi sul monte ricavi, pur in presenza di una sensibile crescita di questi ultimi, aumentando invece il flusso dei proventi da gare (biglietti e abbonamenti).
Nel frattempo i rossoneri sono riusciti quasi a raddoppiare i ricavi da merchandising, da 25 a 46 milioni di euro, avendo soprattutto reso più efficiente l’e-commerce, ceduto in gestione alla Epi srl, facente capo al gigante del merchandising sportivo Fanatics Inc, con sede a Jacksonville in Florida, che ha consentito di espandere in tutto il mondo la vendita di articoli legati al club rossonero. Nel frattempo AC Milan spa ha in essere con la controllata AC Milan (Shanghai) Sports Development Co. Ltd. un contratto finalizzato proprio allo sviluppo della vendita di materiali sportivi a marchio Milan nel mercato asiatico, e lo scorso luglio 2023 ha costituito a Dubai, la AC Milan Management Middle East, sempre per sviluppare le attività commerciali negli Emirati.
Sul versante dei costi operativi il Milan, dopo l’aumento pari al 19% registrato nel 2022-23, dovrebbe in futuro trarre beneficio dalla fusione nella capogruppo, avvenuta lo scorso agosto, delle due controllate Milan Entertainment e Casa Milan (cui faceva capo la sede del Portello, poi ceduta a fine 2021 a l fondo immobiliare di Inarcassa, si veda altro articolo di BeBeez), con conseguenti risparmi. Gli oneri finanziari nel frattempo sembrano sotto controllo. Se il saldo negativo si è ridotto a 1,6 milioni soprattutto grazie alla rivalutazione di alcune partecipazioni, tuttavia i debiti verso finanziatori sono rimasti praticamente costanti a 71 milioni rispetto al 30 giugno 2022, entrambi relativi a contratti di factoring e confirming rispettivamente con Unicredit Factoring e Factorit e il club dispone di liquidità netta per 10,8 milioni di euro, anche grazie al versamento di 40 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale sottoscritto dalla controllante ACM Bidco (il veicolo di acquisizione in club deal guidato da Cardinale) proprio per rafforzare il patrimonio e sostenere lo sviluppo del nuovo stadio di proprietà, progetto ai fini del quale AC Milan ha acquisito il 90% dello società Sport Life City, che si è vista approvare dal Comune di San Donato Milanese il programma di sviluppo del nuovo centro sportivo. Il risultato è un patrimonio netto consolidato al 30 giugno positivo per 177,2 milioni, in aumento dai 131,2 milioni del 30 giugno 2022.
Detto questo, in cima alla catena, come detto c’è un debito verso Elliott da circa 600 milioni (i documenti indicano un debito per ACM Bidco di 585 milioni) al 7% che andrà rimborsato nel 2025. Meglio quindi iniziare a prepararsi per tempo perché non si tratta di pochi soldi: 40 milioni all’anno per tre anni fanno 120 milioni solo di interessi. Da qui la ricerca di un investitore che possa rafforzare patrimonialmente la controllante.