di Alessandro Albano
Dopo una telenovela durata più di due anni, Unione Calcio Sampdoria potrebbe finalmente passare di mano. Stando a più fonti, la società britannica Redstone Capital e il fondo di private equity statunitense Cerberus Capital Management sarebbero al lavoro su un’offerta per il club blu-cerchiato, con la proposta ufficiale che dovrebbe essere presentata nei prossimi giorni. Alla finestra non c’è solo la cordata angloamericana, che però al momento resta la più accreditata. Si parla infatti anche di un interessamento della famiglia Al-Thani, la stessa dell’emiro del Qatar (sebbene un suo diretto coinvolgimento non sia stato confermato).
Redstone ha una vasta conoscenza dell’ambiente sportivo internazionale visto che sta contribuendo alla realizzazione di alcuni dei maggiori impianti sportivi statunitensi, come l’arena della squadra NBA Golden State Warriors, e annovera tra i propri manager figure con esperienze pregresse nelle più importanti leghe sportive del mondo.
Cerberus, invece, con sede a New York, fondata nel 1992 da Steve Feinberg, gestisce attualmente un portafoglio di circa 60 miliardi di dollari e opera in diversi settori dall’immobiliare al private equity con focus sui distressed asset. In Italia ha già investito più volte sia sul fronte del private equity sia su quello degli NPL. A quest’ultimo proposito ricordiamo la cessione a Banca Ifis del portafoglio da 2,8 miliardi di euro di sofferenze nel novembre 2021, acquisiti da banche e finanziarie italiane di crediti al consumo e personali non garantiti (si veda altro articolo di BeBeez). Non a caso, senior advisor di Cerberus in Italia è l’ex banchiere Roberto Nicastro (si veda altro articolo di BeBeez). Ma ricordiamo anche l’interesse mostrato anni fa per Alitalia.
Al momento non sono trapelate notizie a proposito del valore dell’eventuale offerta, ma ricordiamo che a inizio 2021 EY aveva valutato il club 182 milioni di euro, mentre in un suo studio sui club europei pubblicato nel dicembre dello scorso anno, KPMG aveva valutato la squadra 141 milioni di euro (circa 6,2 milioni per giocatore). L’ultima offerta di cui si era parlato, invece, risale al dicembre 2020 da parte di un investitore di cui non era trapelato il nome, che si diceva avesse messo sul piatto 110 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), senza poi però chiudere l’operazione.
Ricordiamo che il bilancio 2021 della Sampdoria si è chiuso con una perdita netta di 24,4 milioni di euro, il terzo esercizio consecutivo chiuso in rosso per il club ligure (-14,7 milioni nel 2020), a fronte di un valore della produzione di 76,3 milioni (dai 75,7 milioni del 2020) e di un ebitda negativo per 81,2 milioni (negativo per 14,9 milioni nello schema Asset quality Review 2), con un debito finanziario netto di 66,4 milioni (90,4 milioni nello schema Asset Quality Review 2) (si vedano qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente; e qui il bilancio ufficiale).
Oltre alla proprietà, con gli angloamericani arriverebbe anche un cambio di dirigenza e struttura della società, mentre l’offerta verrebbe poi recapitata alla banca d’investimento Lazard, l’advisor finanziario scelto lo scorso maggio da Gianluca Vidal, braccio destro di Massimo Ferrero, per gestire la cessione del club genovese.
La nomina di Lazard ha di fatto accelerato molto il processo di vendita della società, dopo le tensioni giudiziarie che hanno interessato Ferrero, che da fine 2020 non ricopre più alcun ruolo nel club, e le sue società (si veda altro articolo di BeBeez). Per salvare Eleven Finance e Farvem Real Estate, entrambe allora entrate in concordato, Ferrero aveva infatti messo in vendita la società sportiva già nel gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), costituendo Rosan Trust, un trust regolato dalla legge di Jersey, Isole del Canale della Manica, e trasferendo al trustee Trust Services di Venezia, rappresentato sempre da Vidal, il 100% di Spettacolo Holding, che detiene fra l’altro il 99,9% della Unione Calcio Sampdoria ed è controllata al 100% da Holding Max srl, che a sua volta è detenuta da Vanessa Ferrero (figlia di Massimo) all’80%, da Giorgio Ferrero (nipote di Massimo) al 15,24% e da Unione Fiduciaria per il restante 4,76%. L’omologa dei due piani concordatari, arrivata lo scorso maggio, ha di fatto spianato la strada per la cessione del club, visto che la stessa Sampdoria è stata messa come collaterale per i creditori.
Ricordiamo che il primo tentativo di vendita risale al 2019, quando, per salvare i propri business, Ferrero era stato in trattative con la cordata Usa guidata da Gianluca Vialli (leggenda di Juventus, Sampdoria e Chelsea), Alex Knaster (finanziere ebreo russo fondatore del private equityPamplona) e Jamie Dinan (fondatore di York Capital). Il consorzio aveva offerto quasi 90 milioni di euro per acquistare la Sampdoria nell’agosto 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), ma la trattativa era naufragata nell’ottobre 2019.