Partirà lunedì prossimo 10 ottobre l’opa su Atlantia a 23 euro per azione, che si concluderà poi l’11 novembre. Lo ha comunicato ieri la società quotata a Piazza Affari, a valle del via libera di Consob alla pubblicazione del Documento di Offerta (si veda qui il comunicato stampa).
Ieri il titolo a Euronext Milan ha chiuso a 22,81 euro, in rialzo dai 22,61 euro di venerdì 30 settembre, pari a una capitalizzazione di mercato di oltre 18,7 miliardi.
Ricordiamo che un paio di settimane fa Schema Alfa spa, la società veicolo che lancerà l’offerta (ex Schemaquarantatre spa), aveva fatto sapere che era arrivata l’attesa autorizzazione da parte di Banca d’Italia all’acquisto di una “partecipazione qualificata indiretta” di Telepass (si veda altro articolo di BeBeez), via libera che era tra le condizioni sospensive indicate nella comunicazione dell’offerta diffusa lo scorso aprile e che era necessario perché il gruppo Telepass possiede la società di pagamento Telepass Pay spa. Il gruppo dei sistemi di pagamento automatico del pedaggio autostradale a sua volta dal 2020 controllato al 51% da Atlantia e per il restante 49% da Partners Group (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi, poi, è stata rilasciata un’analoga autorizzazione da parte della Banca di Spagna all’acquisto di una partecipazione qualificata indiretta nell’istituto di moneta elettronica spagnolo BIP&Drive (si veda qui il comunicato stampa).
Per ripercorrere le ultime tappe della storia, a inizio maggio Holding Reti Autostradali spa (HRA), il veicolo di investimento controllato da CDP Equity (51%) e dai fondi Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e Macquarie Asset Management (24,5%), ha finalizzato l’acquisizione della partecipazione dell’88,06% di Autostrade per l’Italia spa, detenuta da Atlantia (si veda altro articolo di BeBeez). Si è trattato del primo passo necessario affinché partisse la macchina dell’opa su Atlantia. Successivamente, lo scorso giugno la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva comunicato la propria decisione di non esercitare il Golden power (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Al netto dell’attività di Autostrade per l’Italia, Atlantia ha chiuso il primo semestre 2022 con 3,3 miliardi di euro di ricavi (+18% dai 2,8 miliardi del primo semestre 2021), un ebitda di 2,1 miliardi (+22%, da 1,7 miliardi) e un debito finanziario netto di 21,2 miliardi (dai 30 miliardi di fine 2021) (si veda qui la presentazione dei risultati semestrali agli analisti).
Come noto, l’opa su Atlantia, di cui già ora la famiglia Benetton possiede il 33,1%, sarà lanciata a 23 euro per azione (al netto del dividendo) e che quindi, in caso di adesione totale all’offerta, il prezzo massimo da sborsare sarà di circa 12,7 miliardi di euro, che sarà finanziato per circa 4,48 miliardi in equity e per 8,225 miliardi da un pool di banche. l’offerta sarà lanciata dalla newco Schema Alfa (BidCo), interamente controllata da Schemaquarantadue spa (Holdco), che a sua volta fa capo per il 65% a Sintonia spa (controllata al 100% da Edizione spa) e per il resto da Blackstone Infrastrucuture Partners, attraverso BIP-V Hogan (LUX) SCS (5,25%) e BIP Hogan (LUX) SCSp (29,75%).
Nel dettaglio, l’offerta ha per oggetto la totalità delle azioni di Atlantia in circolazione, cioé un massimo di circa 552,4 milioni di azioni, pari al 66,90% del capitale, ivi incluse le azioni proprie, con eccezione appunto dei circa 273,34 milioni di azioni, pari al 33,10% del capitale, già in possesso di Sintonia spa.
Schema Alfa è assistito nell’operazione da Goldman Sachs, Mediobanca, Bank of America, JPMorgan, UBS e UniCredit quali advisor finanziari e da Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, Legance – Avvocati Associati e Simpson Thacher & Bartlett quali advisor legali. Citigroup e Santander CIB hanno agiscono quali advisor finanziari di Edizione.