Alto Partners sgr, fondata da Stefano Scarpis e Raffaele de Courten, ha annunciato ieri che il prossimo 4 novembre siglerà il primo closing della raccolta del nuovo fondo Alto Capital V con 150 milioni di euro di impegni, rispetto a un target complessivo di 300 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Il nuovo fondo investirà in operazioni di buyout ed expansion capital, in società con sede in Italia, in crescita e profittevoli, nei settori dell’alimentare, del chimico-farmaceutico, della meccanica di precisione e del lusso/design/abbigliamento, così come ha sinora fatto il precedente fondo Alto Capital IV, che aveva chiuso invece la raccolta raggiungendo l’hard cap a 210 milioni di euro nell’aprile 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
A oggi il quarto fondo vanta un rendimento annuo medio ponderato del 41%, grazie a quattro disinvestimenti condotti sinora: Officina Farmaceutica Italiana (OFI) (nutraceutica), comprata da Procemsa, controllata da Investindustrial, in un’operazione annunciata nel dicembre 2020; CEI – Costruzione Emiliana Ingranaggi (ricambi automotive) ceduta a White Bridge Investments, in un’operazione annunciata lo scorso giugno, con Alto Capital che ha reinvestito per una minoranza; Tricobiotos (prodotti professionali per capelli), ceduta al gruppo Alfa Parf con una transazione annunciata lo scorso luglio; e BIA (couscous), ceduta al gruppo Bonifiche Ferraresi, con una transazione annunciata lo scorso luglio. A fronte di queste cessioni, Alto Capital IV ha rimborsato ai propri investitori circa il 90% degli importi richiamati, con un portafoglio residuo di cinque partecipazioni: Millefili (filati pregiati per maglieria), Diatech (diagnostica molecolare), Mipharm (CMO farmaceutico), Olimpia Splendid (HVAC); oltre come detto al reinvestimento per una minoranza di CEI.